lunedì 29 ottobre 2012

Happy birthday Cuggino Italiano!


Sei mesi fa abbiamo osservato come il clone italiano del portafoglio raccomandato da  Michael Cuggino avesse iniziato molto bene il 2012dopo un 2011 positivo . La performance del portafoglio era stata così buona nei suoi quasi cinque anni di esistenza da superare due terzi dei fondi con una volatilità confrontabile e classificati da Morningstar con cinque stelle. Come si è comportato da fine aprile ad oggi? Dal 27 aprile al 26 ottobre ha avuto un rendimento positivo pari al 3,98%. 

Vi ricordo che il clone, costruito in questo post utilizzando ETF armonizzati negoziati alla borsa di Milano, è così costituito:
Dal  30 dicembre 2011 al 26 ottobre 2012 il portafoglio ha avuto un rendimento pari al 7,9%. 
La tabella qui sotto riassume il comportamento del cuggino italiano nei suoi cinque anni di vita, dal 24 ottobre 2007 al 26 ottobre 2012


mentre il grafico mostra l'evoluzione di un investimento di 1000 euro nello stesso periodo. 


E' davvero sorprendente come una strategia così semplice possa produrre una equity curve così regolare. Confrontiamo i risultati conseguiti con quelli relativi alle strategie managed futures seguite da Altegris, uno dei principali player del mercato (in queste tabelle la valuta di riferimento è il dollaro USA): 




Solo le obbligazioni USA hanno avuto un rendimento risk-adjusted superiore. Ma in questo caso il segreto si chiama quantitative easing. In tutti gli altri casi i rendimenti ottenuti dal Cuggino italiano sono stati superiori sia in termini nominali sia tenendo conto del rischio. Davvero niente male i primi cinque anni del Cuggino!

domenica 28 ottobre 2012

Aggiornamento al 26 ottobre 2012

Una settimana all'insegna del rosso: tutti gli asset seguiti settimanalmente da Alfa o Beta? hanno chiuso l'ottava con il segno meno. Era quasi un anno (per la precisione dal 28 novembre 2011) che non capitava.  

La maglia nera spetta alle materie prime, che hanno perso il 2,4%. In forte calo (-1,7%) anche le azioni europee mentre quelle statunitensi hanno perso solo lo 0,8% in euro, aiutate dalla debolezza della moneta unica che si è svalutata dello 0,7% sul dollaro. Più contenute le correzioni delle obbligazioni trentennali dell'eurozona e dell'indice immobiliare globale: -0,5%.
La debolezza è stata così diffusa da interessare anche la maggior parte dei futures. Solamente il legno (+8,4% in dollari) e la soia hanno segnato rialzi considerevoli, insieme alle azioni giapponesi.  Molto deboli il gas naturale, il cotone, il platino e il petrolio.

La strategia  top2 ha perso lo 0,6%, mentre la  top3 ha perso l'1%. Nel 2012 i rendimenti rispettivi sono stati finora pari al +5,3% e al +7,8%.  Nel 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4%, nel 2010 il 22.4% e il 18.2% mentre hanno chiuso negativamente il 2011 (-13,2% e -6,6%). Il rendimento composto annualizzato dal 1 gennaio del 2009 ad oggi è rispettivamente pari a +6,2% e +5,2% con massimo drawdown 16,9% e 15,1% e volatilità  11% e 10,6%. Negli ultimi dodici mesi entrambe le strategie sono state considerevolmente meno volatili: la volatilità della  top2 è stata del 7,4% e quella della  top3 il 7%.

La strategia che investe negli asset con  tendenza di medio periodo positiva questa settimana ha perso l'1,1%. Nel 2012 il rendimento finora è stato pari al +5,6%. Positivo il 2009 +11,7%  e il 2010 con un rendimento pari al +12.1% leggermente negativo invece il 2011 con un -3,3%.  Il rendimento composto annualizzato dal 1 gennaio del 2009 ad oggi è  pari al  +6,6%, con un massimo drawdown del 9,2% e volatilità 10,0%. Anche in questo caso gli ultimi 12 mesi sono stati considerevolmente più tranquilli, con una volatilità pari all'8%. 

La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle tre strategie negli ultimi 3 anni:



Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle tre strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.


E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.

La debolezza è evidente anche nella classifica settimanale degli asset: le materie prime non hanno più la tendenza di medio periodo positiva, e tutti gli asset tranne le obbligazioni trentennali dell'eurozona hanno la tendenza di breve periodo negativa. 

Invariate le prime due posizioni  mentre la terza è ora occupata dall'indice immobiliare globale.  Invariato quindi il   portafoglio della strategia  top2 che divide il capitale in due parti uguali tra  le obbligazioni trentennali dell'eurozona e il cambio euro/dollaro, mentre nel  portafoglio della strategia  top3 il capitale sarà diviso per  1/3 nelle obbligazioni trentennali dell'eurozona,  per 1/3 nel cambio euro/dollaro e il rimanente 1/3 nell'indice Ftse EPRA/NAREIT Developed Dividend +. La strategia che investe negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva divide il capitale in cinque parti uguali: cambio euro/dollaro,  indice immobiliare globale, indice Eurostoxx, azioni USA e obbligazioni trentennali dell'eurozona. 

In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande  più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.

Ecco l'aggiornamento al 26 ottobre 2012. 


mercoledì 24 ottobre 2012

I mercati instabili su YouTube: dall'HFT al contagio del debito sovrano

Il simposio su Instabilities in Financial Markets è stato interamente videoregistrato e lo potete vedere sia sul sito della Scuola Normale (per la precisione qui) sia sul canale YouTube della SNS (ecco il link). Io mi sono molto divertito, ho imparato molto e ho avuto l'occasione di approfondire la conoscenza di alcuni colleghi davvero molto bravi. Dai modelli di instabilità finanziaria alla Minsky alla analisi delle bolle finanziarie, passando per l'analisi della microstruttura dei mercati, la discussione del trading ad alta frequenza e diversi metodi per analizzare il rischio sistemico e prevenire i fenomeni di contagio non ci siamo fatti mancare davvero nulla. Come bonus qui sotto potete vedere l'intervento di Loriana Pelizzon, dedicato alla misura del contagio nel debito sovrano. Buon divertimento!

ore 15.30: Loriana Pelizzon, 
Measuring Sovereign Contagion


domenica 21 ottobre 2012

Ottobre è pericoloso, ma anche gli altri mesi non scherzano. Aggiornamento al 19 ottobre 2012



La settimana era iniziata davvero bene, con le borse europee e statunitensi in netto rialzo, e l'euro che allungava sul dollaro, confermando la fase di risk-on sui mercati. Poi qualcosa si è rotto, forse le cattive notizie che venivano dal summit dell'unione europea con una nuova rottura sull'unione bancaria e lo scontro tra il cancelliere tedesco Merkel e il presidente francese Hollande.
Il 19 ottobre poi era il venticinquesimo anniversario del Black Monday: New York non ha festeggiato alla grande ma ha comunque perso l'1,7% in una sola seduta (il Nasdaq ha fatto considerevolmente peggio, -2,2%, trascinato al ribasso da Apple, -3,6% e Microsoft, -2,9%). Pessima anche la performance di Google, sia per la perdita di oltre il 13% in una settimana, sia per la figuraccia con la diffusione degli earnings prima della conference call prevista dopo la chiusura di giovedì.
E' andata molto meglio a yours truly: il simposio sull'instabilità dei mercati è stato un successo, tra qualche giorno vi darò il link alla pagina web con tutte le presentazioni e i video delle conferenze.
Ma forse a dominare i mercati è stata la paura di ottobre, che come scriveva Mark Twain in Pudd'nhead Wilson quasi 120 anni fa è un mese particolarmente pericoloso per investire in azioni. Gli altri mesi pericolosi sono luglio, gennaio, settembre aprile, novembre, maggio, marzo, giugno, dicembre, agosto e febbraio. Storicamente ottobre è stato un mese di grandi turbolenze finanziarie, turbolenze alle quali occorre forse prepararsi perchè non è detto che sia possibile eliminarle definitivamente dai mercati. Il perchè lo potete leggere nell'articolo che vi riporto qui sotto



La migliore performance tra gli asset seguiti settimanalmente da Alfa o Beta è stata quella delle azioni europee (anche perchè le borse erano già chiuse quando venerdì sera Wall Street ha imboccato con ancora più decisione la strada del ribasso) che hanno chiuso l'ottava con un eccellente +2,4%. Tutti gli altri asset hanno avuto variazioni frazionarie comprese tra il -0,7% delle materie prime in euro e il +0,8% dell'indice immobiliare globale in euro.


La strategia  top2 ha recuperato questa settimana lo 0,2%, interrompendo una serie negativa durata cinque settimane. Meglio ancora ha fatto ltop3 che ha guadagnato lo 0,4%. Nel 2012 i rendimenti rispettivi sono stati finora pari al +5,9% e al +8,8%.  Nel 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4%, nel 2010 il 22.4% e il 18.2% mentre hanno chiuso negativamente il 2011 (-13,2% e -6,6%). Il rendimento composto annualizzato dal 1 gennaio del 2009 ad oggi è rispettivamente pari a +6,4% e +5,5% con massimo drawdown 16,9% e 15,1% e volatilità  11,1% e 10,6%. Negli ultimi dodici mesi entrambe le strategie sono state considerevolmente meno volatili: la volatilità della  top2 è stata del 7,4% e quella della  top3 il 6,9%.

La strategia che investe negli asset con  tendenza di medio periodo positiva questa settimana ha guadagnato lo 0,5%. Nel 2012 il rendimento finora è stato pari al +6,8%. Positivo il 2009 +11,7%  e il 2010 con un rendimento pari al +12.1% leggermente negativo invece il 2011 con un -3,3%.  Il rendimento composto annualizzato dal 1 gennaio del 2009 ad oggi è  pari al  +7%, con un massimo drawdown del 9,2% e volatilità 10,0%. Anche in questo caso gli ultimi 12 mesi sono stati considerevolmente più tranquilli, con una volatilità pari al 7,9%. 

La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle tre strategie negli ultimi 3 anni:



Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle tre strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.


E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.

Tutti gli asset hanno la tendenza di medio periodo positiva.  Le azioni statunitensi e le materie prime hanno la tendenza di breve periodo negativa. 

Al primo posto nella classifica degli asset troviamo sempre le obbligazioni trentennali dell'eurozona e al secondo posto il cambio euro/dollaro. Il terzo è ora occupato dalle azioni europee. Invariato il   portafoglio della strategia  top2 che divide il capitale in due parti uguali tra  le obbligazioni trentennali dell'eurozona e il cambio euro/dollaro, mentre nel  portafoglio della strategia  top3 il capitale sarà diviso per  1/3 nelle obbligazioni trentennali dell'eurozona,  per 1/3 nel cambio euro/dollaro e il rimanente 1/3 nell'indice Eurostoxx. La strategia che investe negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva divide il capitale in sei parti uguali tra tutti gli asset della classifica.

In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande  più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.

Ecco l'aggiornamento al 19 ottobre 2012. 



domenica 14 ottobre 2012

Aggiornamento al 12 ottobre 2012

Ancora una settimana poco entusiasmante per gli asset seguiti settimanalmente da Alfa o Beta? La migliore performance è stata quella delle obbligazioni trentennali dell'eurozona, in rialzo di oltre l'1,4%. Hanno chiuso l'ottava in positivo anche le materie con un +0,3% (in euro) mentre l'indice immobiliare globale (in euro) e il cambio euro/dollaro hanno avuto leggere correzioni (rispettivamente il -0,1% e -0,7%). E' andata molto peggio per le borse: le azioni USA hanno perso l'1,6% (in euro) e quelle europee il 2,3%.

La strategia  top2 ha perso questa settimana lo 0,1%, la quinta settimana consecutiva chiusa con il segno meno. E' andata peggio per ltop3 che ha perso lo 0,8%. Nel 2012 i rendimenti rispettivi sono stati finora pari al +5,6% e al +8,4%.  Nel 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4%, nel 2010 il 22.4% e il 18.2% mentre hanno chiuso negativamente il 2011 (-13,2% e -6,6%). Il rendimento composto annualizzato dal 1 gennaio del 2009 ad oggi è rispettivamente pari a +6,4% e +5,5% con massimo drawdown 16,9% e 15,1% e volatilità  11,1% e 10,6%. Negli ultimi dodici mesi entrambe le strategie sono state considerevolmente meno volatili: la volatilità della  top2 è stata del 7,4% e quella della  top3 il 6,9%.

La strategia che investe negli asset con  tendenza di medio periodo positiva questa settimana ha perso lo 0,5%. Nel 2012 il rendimento finora è stato pari al +6,3%. Positivo il 2009 +11,7%  e il 2010 con un rendimento pari al +12.1% leggermente negativo invece il 2011 con un -3,3%.  Il rendimento composto annualizzato dal 1 gennaio del 2009 ad oggi è  pari al  +6,9%, con un massimo drawdown del 9,2% e volatilità 10,0%. Anche in questo caso gli ultimi 12 mesi sono stati considerevolmente più tranquilli, con una volatilità pari al 7,9%. Nella figura qui accanto potete vedere la distribuzione dei rendimenti mensili della strategia dal gennaio del 2009 fino alla fine di settembre 2012.

La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle tre strategie negli ultimi 3 anni:



Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle tre strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.


E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.

Tutti gli asset hanno la tendenza di medio periodo positiva ma le correzioni di questa settimana hanno lasciato il segno sulla tendenza di breve periodo che è ora negativa per le azioni europee e per le materie prime. 

Mentre il primo posto nella classifica degli asset è sempre saldamente occupato dalle obbligazioni trentennali dell'eurozona, al secondo posto troviamo ora il cambio euro/dollaro e al terzo l'indice immobiliare globale. Il  portafoglio della strategia  top2 dividerà  quindi il capitale in due parti uguali tra  le obbligazioni trentennali dell'eurozona e il cambio euro/dollaro, mentre nel  portafoglio della strategia  top3 il capitale sarà diviso per  1/3 nelle obbligazioni trentennali dell'eurozona,  per 1/3 nel cambio euro/dollaro e il rimanente 1/3 nell'indice  FTSE EPRA/NAREIT Devoloped Dividend +. La strategia che investe negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva divide il capitale in sei parti uguali tra tutti gli asset della classifica. 

In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande  più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.

Ecco l'aggiornamento al 12 ottobre 2012. 



giovedì 11 ottobre 2012

Le serie storiche dei fattori di Fama French per sedici mercati azionari. Piccolo è bello, specialmente se è a buon mercato

Da qualche settimana potete trovare sulla mia pagina web personale alla Scuola Normale le serie temporali relative a selezioni di portafoglio quantitative costruite in collaborazione con Flavia Poma di Factset



seguendo la metodologia descritta nell'articolo di Eugene Fama e Kenneth French Common Risk Factors in the Returns on Stocks and Bonds. In estrema sintesi abbiamo costruito dei portafogli selezionando i titoli azionari in base alla capitalizzazione di borsa, al valore di libro e al rendimento negli ultimi 12 mesi. Dalle differenze dei rendimenti di questi portafogli si definiscono tre fattori: SMB (SmallMinusBig), HML (HighMinusLow) e WML (WinnersMinusLosers). Questi fattori rispettivamente misurano l'effetto che la capitalizzazione (piccola o grande), il carattere value o growth di un titolo e il momento hanno avuto nell'influenzare i rendimenti storici del mercato.

Ogni mese aggiorniamo i rendimenti dei portafogli e i fattori per quattro mercati emergenti (Brasile, Cina, India e Corea) e per dodici mercati più maturi (Australia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Hong Kong, Italia, Regno Unito, Singapore, Svizzera, Svezia, USA) mettendo a disposizione nuovi files.

Nel grafico qui accanto per esempio potete seguire per esempio l'andamento che i sei portafogli costruiti selezionando titoli sulla base della capitalizzazione e del valore di libro hanno avuto sul mercato Italiano negli ultimi 24 anni. Il sovrarendimento delle azioni value di piccola capitalizzazione è spettacolare...chi poi fosse riuscito a costruire un portafoglio long/short vendendo allo scoperto le azioni growth sarebbe attraversato pressochè indenne persino la crisi degli ultimi cinque anni!

Riporto qui di seguito una descrizione molto sintetica ma leggermente meno criptica della metodologia che abbiamo seguito

Description of Fama/French Factors
Monthly and Annual Returns
Construction: SMB and HML factors are constructed using the 6 value-weight portfolios formed on size and book-to-market (see the description of the 6 size/book-to-market portfolios). WML factor is constructed using the 6 value-weight portfolios formed on size and momentum (see the description of the 6 size/momentum portfolios).
Rm-Rf, the excess return on the market, is the value-weight return on all stocks minus the risk free rate.
SMB (Small Minus Big) is the average return on the three small portfolios minus the average return on the three big portfolios, SMB = 1/3 (Small Value + Small Neutral + Small Growth) - 1/3 (Big Value + Big Neutral + Big Growth).
HML (High Minus Low) is the average return on the two value portfolios minus the average return on the two growth portfolios, HML = 1/2 (Small Value + Big Value) - 1/2 (Small Growth + Big Growth).
WML (Winners Minus Losers) is the average return on the two winner portfolios minus the average return on the two loser portfolios, WML = 1/2 (Small High + Big High) - 1/2 (Small Low + Big Low).
Stocks: Rm-Rf, SMB and HML for July of year t to June of t+1 include all stocks for which we have market equity data for the last fiscal year end before March and June of t, and (positive) book equity data for the last fiscal year end before March t. The six portfolios used to construct WML each month include stocks with prior return data. To be included in a portfolio for month t (formed at the end of the month t-1), a stock must have a price for the end of month t-13 and a good return for t-2.
Detail for 6 Portfolios Formed on Size and Book-to-Market
Monthly and Annual Returns
Construction: The portfolios, which are constructed at the end of each June, are the intersections of 2 portfolios formed on size (market equity, ME) and 3 portfolios formed on the ratio of book equity to market equity (BE/ME). The size breakpoint for year t is the median market equity for the last fiscal year end before June of year t. BE/ME for June of year t is the book equity for the last fiscal year end before March t-1 divided by ME for March of t-1. The BE/ME breakpoints are the 30th and 70th percentiles. The independent 2x3 sorts on size and B/M produce six value-weight portfolios, SG, SN, SV, BG, BN, and BV, where S and B indicate small or big and G, N, and V indicate growth (low B/M), neutral, and value (high B/M).
Stocks: The portfolios for July of year t to June of t+1 include all stocks for which we have market equity data for the last fiscal year end before March and June of t, and (positive) book equity data for the last fiscal year end before March t.
Detail for 6 Portfolios Formed on Size and Momentum
Monthly and Annual Returns
Construction: The portfolios, which are constructed monthly, are the intersections of 2 portfolios formed on size (market equity, ME) and 3 portfolios formed on momentum. The monthly size breakpoint is the median market equity. For portfolios formed at the end of month t–1, the lagged momentum return is a stock's cumulative return for t–12 to t–2. The monthly momentum breakpoints are the 30th and 70th percentiles. The independent 2x3 sorts on size and momentum produce six value-weight portfolios, SL, SN, SW, BL, BN, and BW, where S and B indicate small or big and L, N, and W indicate losers (low momentum), neutral, and winners (high momentum).
Stocks: The six portfolios constructed each month include stocks with prior return data. To be included in a portfolio for month t (formed at the end of the month t-1), a stock must have a price for the end of month t-13 and a good return for t-2.

domenica 7 ottobre 2012

Aggiornamento al 5 ottobre 2012


La forza dell'euro è sconcertante: i fondamentali economici dell'eurozona sono molto peggiori di quelli statunitensi. Certamente l'iniziativa di un nuovo round di quantitative easing da parte della Fed ha notevolmente contribuito alla debolezza del biglietto verde. Mi sembra però chiaro che il rinnovato ottimismo sulla moneta europea sia destinato a nuove delusioni. Nel frattempo però la forza dell'euro cancella i progressi delle azioni Usa, che hanno messo a segno un rialzo di oltre l'1,4% in dollari ma sono rimaste piatte se valutate in euro. Analogamente il rimbalzo dell'indice immobiliare globale è stato annullato dalla debolezza del dollaro.
A proposito di rimbalzi: il più vistoso questa settimana è stato messo a segno dalle azioni dell'eurozona, con un progresso superiore al 3%. Tra le materie prime in forte rialzo il platino (+2,8% in USD e +15,9% negli ultimi tre mesi) e il gas naturale (+2,3% in USD e +15,3% negli ultimi 3 mesi). 

La strategia  top2 ha perso questa settimana lo 0,2%, appena un po' peggio ha fatto ltop3 che ha perso lo 0,3%. Nel 2012 i rendimenti rispettivi sono stati finora pari al +5,7% e al +9,2%.  Nel 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4%, nel 2010 il 22.4% e il 18.2% mentre hanno chiuso negativamente il 2011 (-13,2% e -6,6%). Il rendimento composto annualizzato dal 1 gennaio del 2009 ad oggi è rispettivamente pari a +6,4% e +5,7% con massimo drawdown 16,9% e 15,1% e volatilità  11,1% e 10,6%. Negli ultimi dodici mesi entrambe le strategie sono state considerevolmente meno volatili: la volatilità della  top2 è stata del 7,5% e quella della  top3 il 6,9%.

La strategia che investe negli asset con  tendenza di medio periodo positiva questa settimana ha avuto un progresso dello 0,3%. Nel 2012 il rendimento finora è stato pari al +6,8%. Positivo il 2009 +11,7%  e il 2010 con un rendimento pari al +12.1% leggermente negativo invece il 2011 con un -3,3%.  Il rendimento composto annualizzato dal 1 gennaio del 2009 ad oggi è  pari al  +7,0%, con un massimo drawdown del 9,2% e volatilità 10,0%. Nella figura qui accanto potete vedere la distribuzione dei rendimenti mensili della strategia dal gennaio del 2009 fino alla fine di settembre 2012.

La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle tre strategie negli ultimi 3 anni:



Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle tre strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.


E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.

Tutti gli asset hanno la tendenza di medio periodo positiva. Tutti gli  asset hanno la  tendenza di breve periodo positiva. 

La classifica degli asset è sempre alla ricerca di un equilibrio e ci sono nuovi sorpassi nelle posizioni intermedie: l'indice Eurostoxx sale alla terza posizione scalzando l'indice immobiliare globale che scivola alla quinta posizione superato anche dal cambio euro/dollaro. Le prime due posizioni sono occupate dalle obbligazioni trentennali dell'eurozona e dall'indice SP500, chiudono la classifica e le materie prime al sesto e ultimo posto. Invariato dunque il  portafoglio della strategia  top2 che dividerà  il capitale in due parti uguali tra  le obbligazioni trentennali dell'eurozona e l'indice Sp500, mentre nel  portafoglio della strategia  top3 il capitale sarà diviso per  1/3 nelle obbligazioni trentennali dell'eurozona,  per 1/3 nelle azioni U.S.A. (indice SP500) e il rimenente 1/3 nelle azioni europee (indice Eurostoxx). La strategia che investe negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva divide il capitale in sei parti uguali: cambio euro/dollaro, materie prime, indice immobiliare globale, indice SP500,  obbligazioni trentennali dell'eurozona e indice Eurostoxx. 

In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande  più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.

Ecco l'aggiornamento al 5 ottobre 2012. 


sabato 6 ottobre 2012

I mercati instabili: un flash crash a Mumbai e un convegno a Pisa

Dal Financial Times di ieri: un flash crash indiano!

October 5, 2012 10:45 am

Indian shares suffer $60bn ‘flash crash’


Almost $60bn was wiped from the stock market value of India’s biggest companies on Friday when a “flash crash” on the country’s stock exchange triggered a near 16 per cent slide in the main index.
India’s National Stock Exchange, Asia’s fourth largest bourse based in Mumbai, was forced to halt trading briefly after 59 erroneous orders from a basket of trades caused the so-called “Nifty Fifty” index to drop as much as 15.6 per cent within minutes.
The index recovered after mistaken orders were cancelled but the huge swing is the latest in a string of such moves on global exchanges and comes as regulators are stepping up their scrutiny of new trading technology and its impact on market stability. It follows a glitch this week on New York’s Nasdaq when shares in Kraft Foods soared as much as 28.9 per cent in the first minute of trading...


Il crash di Mumbai, così come il lunedì nero del 1987, e il flash crash del 6 maggio 2010, sono solo alcuni esempi tra i tanti di eventi nei quali i mercati si muovono di oltre 20-25 deviazioni standard!

Ne parleremo il 18 e il 19 ottobre prossimi in un simposio alla Scuola Normale Superiore, nel 202esimo anniversario della sua fondazione...e anche in occasione del 25esimo anniversario del lunedì nero.

mercoledì 3 ottobre 2012

Aggiornamento del portafoglio Benjamin Graham


Con circa un mese di ritardo oggi ribilanciamo il porafoglio Benjamin Graham descritto in questo post. Il portafoglio è al suo quattordicesimo ribilanciamento: i precedenti sono stati nel 2011 il  25 febbraioil 31 marzo , il 29 aprile, il 30 maggio il primo luglio, il 22 agosto il primo ottobre, il 12 novembre e il 17 dicembre e nel 2012 il 4 febbraio, il 24 marzo,  il 29 maggio e il 16 luglio.

Da oggi introduciamo anche una novità: anzichè utilizzare lo stock screener disponibile sul sito del Nasdaq
selezionerò 10 titoli utilizzando il sito (a pagamento) www.stockscreen123.com. Oltre a individuare le azioni utilizzando dei criteri value (che descriverò qui sotto) richiederò anche una liquidità minima giornaliera di 1 milione di dollari. I dieci titoli sono selezionati imponendo i seguenti criteri (per una descrizione generale vi invito a leggere questo post).

- current ratio almeno pari a 1,5. Il current ratio è il rapporto tra attività correnti e passività correnti e misura in un certo senso la solvibilità e la solidità finanziaria (a breve termine) dell'azienda.

- il debito di lungo termine non può superare il capitale circolante (working capital) più del 10%. Il capitale circolante è la differenza tra le attività correnti e le passività correnti.

- gli utili per azione (earnings per share, EPS) devono essere positivi negli ultimi quattro trimestri così come in ciascuno degli ultimi cinque anni fiscali

- gli EPS negli ultimi 12 mesi non devono essere inferiori agli EPS dell'ultimo anno fiscale e neppure a quelli di cinque anni fa

- il titolo ha pagato un dividendo negli ultimi 12 mesi

A questo punto si impone il vincolo minimo di liquidità e si ordinano i titoli ottenuti secondo una graduatoria ottenuta impiegando un metodo di valutazione che impiega in parte criteri di valutazione e in parte criteri di qualità per gli utili: a ogni azione viene attribuito un punteggio calcolato a partire dai multipli prezzo/utili, prezzo/valore di libro, prezzo/ valore di libro tangibile, prezzo / utili operativi e dalla crescita storica degli utili negli ultimi 5 anni combinata con la stabilità degli utili stessi (deviazione standard degli utili trimestrali).

Un portafoglio equipesato investito nei 10 titoli così individuati e ribilanciato alla chiusura di borsa ogni 6 settimane ha prodotto un rendimento spettacolare dal 1999 ad oggi:


I titoli selezionati in questo modo alla data del 30 settembre sono


Il rendimento del portafoglio dalla sua nascita all'inizio del 2011 ad oggi è stato del 21,54%, leggermente superiore al rendimento dell'indice di riferimento che dal 1 gennaio 2011 ad oggi ha guadagnato circa  il 19% (sia per l'indice che per il portafoglio i rendimenti tengono conto dei dividendi). Il portafoglio ha avuto rendimenti migliori dell'indice nell'ultimo semestre.Qui sotto potete vedere in un grafico il rendimento del portafoglio (in rosso) negli ultimi sei mesi, confrontato con quello dell'indice SP500 (in azzurro). Il valore in dollari USA del portafoglio è pari a 12154 USD con un rendimento totale dalla data di creazione (31 dicembre 2010) di circa +2154 dollari.



Appuntamento a metà novembre.