domenica 7 ottobre 2012

Aggiornamento al 5 ottobre 2012


La forza dell'euro è sconcertante: i fondamentali economici dell'eurozona sono molto peggiori di quelli statunitensi. Certamente l'iniziativa di un nuovo round di quantitative easing da parte della Fed ha notevolmente contribuito alla debolezza del biglietto verde. Mi sembra però chiaro che il rinnovato ottimismo sulla moneta europea sia destinato a nuove delusioni. Nel frattempo però la forza dell'euro cancella i progressi delle azioni Usa, che hanno messo a segno un rialzo di oltre l'1,4% in dollari ma sono rimaste piatte se valutate in euro. Analogamente il rimbalzo dell'indice immobiliare globale è stato annullato dalla debolezza del dollaro.
A proposito di rimbalzi: il più vistoso questa settimana è stato messo a segno dalle azioni dell'eurozona, con un progresso superiore al 3%. Tra le materie prime in forte rialzo il platino (+2,8% in USD e +15,9% negli ultimi tre mesi) e il gas naturale (+2,3% in USD e +15,3% negli ultimi 3 mesi). 

La strategia  top2 ha perso questa settimana lo 0,2%, appena un po' peggio ha fatto ltop3 che ha perso lo 0,3%. Nel 2012 i rendimenti rispettivi sono stati finora pari al +5,7% e al +9,2%.  Nel 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4%, nel 2010 il 22.4% e il 18.2% mentre hanno chiuso negativamente il 2011 (-13,2% e -6,6%). Il rendimento composto annualizzato dal 1 gennaio del 2009 ad oggi è rispettivamente pari a +6,4% e +5,7% con massimo drawdown 16,9% e 15,1% e volatilità  11,1% e 10,6%. Negli ultimi dodici mesi entrambe le strategie sono state considerevolmente meno volatili: la volatilità della  top2 è stata del 7,5% e quella della  top3 il 6,9%.

La strategia che investe negli asset con  tendenza di medio periodo positiva questa settimana ha avuto un progresso dello 0,3%. Nel 2012 il rendimento finora è stato pari al +6,8%. Positivo il 2009 +11,7%  e il 2010 con un rendimento pari al +12.1% leggermente negativo invece il 2011 con un -3,3%.  Il rendimento composto annualizzato dal 1 gennaio del 2009 ad oggi è  pari al  +7,0%, con un massimo drawdown del 9,2% e volatilità 10,0%. Nella figura qui accanto potete vedere la distribuzione dei rendimenti mensili della strategia dal gennaio del 2009 fino alla fine di settembre 2012.

La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle tre strategie negli ultimi 3 anni:



Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle tre strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.


E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.

Tutti gli asset hanno la tendenza di medio periodo positiva. Tutti gli  asset hanno la  tendenza di breve periodo positiva. 

La classifica degli asset è sempre alla ricerca di un equilibrio e ci sono nuovi sorpassi nelle posizioni intermedie: l'indice Eurostoxx sale alla terza posizione scalzando l'indice immobiliare globale che scivola alla quinta posizione superato anche dal cambio euro/dollaro. Le prime due posizioni sono occupate dalle obbligazioni trentennali dell'eurozona e dall'indice SP500, chiudono la classifica e le materie prime al sesto e ultimo posto. Invariato dunque il  portafoglio della strategia  top2 che dividerà  il capitale in due parti uguali tra  le obbligazioni trentennali dell'eurozona e l'indice Sp500, mentre nel  portafoglio della strategia  top3 il capitale sarà diviso per  1/3 nelle obbligazioni trentennali dell'eurozona,  per 1/3 nelle azioni U.S.A. (indice SP500) e il rimenente 1/3 nelle azioni europee (indice Eurostoxx). La strategia che investe negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva divide il capitale in sei parti uguali: cambio euro/dollaro, materie prime, indice immobiliare globale, indice SP500,  obbligazioni trentennali dell'eurozona e indice Eurostoxx. 

In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande  più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.

Ecco l'aggiornamento al 5 ottobre 2012. 


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