La debolezza è stata così diffusa da interessare anche la maggior parte dei futures. Solamente il legno (+8,4% in dollari) e la soia hanno segnato rialzi considerevoli, insieme alle azioni giapponesi. Molto deboli il gas naturale, il cotone, il platino e il petrolio.
La strategia top2 ha perso lo 0,6%, mentre la top3 ha perso l'1%. Nel 2012 i rendimenti rispettivi sono stati finora pari al +5,3% e al +7,8%. Nel 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4%, nel 2010 il 22.4% e il 18.2% mentre hanno chiuso negativamente il 2011 (-13,2% e -6,6%). Il rendimento composto annualizzato dal 1 gennaio del 2009 ad oggi è rispettivamente pari a +6,2% e +5,2% con massimo drawdown 16,9% e 15,1% e volatilità 11% e 10,6%. Negli ultimi dodici mesi entrambe le strategie sono state considerevolmente meno volatili: la volatilità della top2 è stata del 7,4% e quella della top3 il 7%.
La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle tre strategie negli ultimi 3 anni:
Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle tre strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.
E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.
La debolezza è evidente anche nella classifica settimanale degli asset: le materie prime non hanno più la tendenza di medio periodo positiva, e tutti gli asset tranne le obbligazioni trentennali dell'eurozona hanno la tendenza di breve periodo negativa.
Invariate le prime due posizioni mentre la terza è ora occupata dall'indice immobiliare globale. Invariato quindi il portafoglio della strategia top2 che divide il capitale in due parti uguali tra le obbligazioni trentennali dell'eurozona e il cambio euro/dollaro, mentre nel portafoglio della strategia top3 il capitale sarà diviso per 1/3 nelle obbligazioni trentennali dell'eurozona, per 1/3 nel cambio euro/dollaro e il rimanente 1/3 nell'indice Ftse EPRA/NAREIT Developed Dividend +. La strategia che investe negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva divide il capitale in cinque parti uguali: cambio euro/dollaro, indice immobiliare globale, indice Eurostoxx, azioni USA e obbligazioni trentennali dell'eurozona.
In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.
Ecco l'aggiornamento al 26 ottobre 2012.
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