giovedì 27 ottobre 2011

La strategia Value e Growth: una sorgente di alfa?

In questo post completo l'analisi  delle strategie che da ormai quasi due anni Alfa o Beta?  in collaborazione con Factset e con l'AIAF pubblica settimanalmente a pagina 31 del supplemento Plus24 del Sole 24 Ore (i quattro post precedenti dedicati a queste strategie li trovate qui: uno - dedicato alla strategia prezzo/utili - due - strategia prezzo/ricavi -  tre - dedicato alla strategia forza relativa - e quattro - dedicato alla strategia crescita degli utili ). Dalla prossima settimana riprenderò il ciclo dalla strategia prezzo/utili aggiornandovi sui rendimenti e sulla composizione del portafoglio.

La strategia Value e Growth seleziona tutti i titoli che abbinano ad almeno un criterio value (avere il rapporto P/E oppure P/Ricavi tra i 100 più bassi) almeno un criterio growth (cioè essere tra i primi 100 per forza relativa oppure per crescita stimata degli utili più alta).

Il grafico qui accanto confronta l'andamento della strategia Value e Growth (in blu) negli ultimi dodici mesi con quello (in rosso) dell'indice Stoxx600 "equipesato" (cioè nel quale ognuna delle 600 azioni componenti ha lo stesso peso, anzichè pesare in modo proporzionale alla capitalizzazione di borsa come accade nell'indice Stoxx600 usuale). La strategia ha amplificato sia le fasi al rialzo che quelle al ribasso con un rendimento finale allineato a quello dell'indice. Ampliando l'orizzonte temporale a 3 e a 5 anni la strategia ha avuto rendimenti superiori a quelli dell'indice (rispettivamente +40% contro il +17%   e -7% contro il -12% dell'indice) anche se con una volatilità leggermente superiore. Ciononostante l'indice di Sharpe a 3 anni della strategia è un incoraggiante 0.94 (0.56 per l'indice di riferimento).

Qui potete scaricare un file excel che contiene:

- un foglio denominato Portafoglio_20111020 con i  titoli che la strategia Value e Growth ha selezionato il 20 ottobre: per questi titoli oltre alla crescita stimata degli utili nel prossimo triennio, trovate la  forza relativa, il rapporto P/Ricavi FY1, il  P/E FY1.
- un foglio denominato Portafoglio precedente con i selezionati a inizio settembre e in portafoglio per le cinque settimane precedenti il 20 ottobre.

Entrambe le selezioni sono state effettuate da Factset.

Una simulazione sul mercato americano mostra come combinare elementi growth (come il momento e la crescita degli utili) con un fattore value (come il rapporto prezzo/utili) possa essere una strategia semplice ma con rendimenti significativamente superiori a quelli dell'indice. Infatti un portafoglio costruito selezionando  i 600 titoli azionari statunitensi in ordine decrescente di capitalizzazione e tra questi i 25 titoli con maggiore rendimento nei sei mesi precedenti la selezione e infine i 10 titoli per il quale il rapporto
(prezzo/utili) / (crescita attesa degli utili nei 3-5 anni seguenti) è il più basso e ribilanciando il portafoglio una volta al mese ha avuto la seguente performance


        Strategia Value
e Growth
S&P

CAGR22%10%
Dev. Standard30%18%
Sharpe 0.750.43


Qui sotto potete vedere il confronto dei rendimenti tra la strategia e l'indice dal 1986 al 2010: la strategia si comporta un po' peggio dell'indice Standard and Poor's 500 nelle fasi di ribasso dei mercati, ma amplifica consistentemente i rendimenti negli anni positivi. L'impressione è complessivamente molto favorevole e il risultato di una regressione del rendimento annuale del portafoglio relativamente a quello dell'indice SP500 conferma la maggiore volatilità con un  beta della strategia di circa 1.3. Al contrario di quanto accadeva però per la strategia CAGR utili esaminata la scorsa settimana, pure con un beta di circa 1.3 ma con un alfa negativo, per la strategia Value e Growth  l'alfa è un eccellente +11% (!!). 



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