Negli USA il crack di MF Global non sembra minacciare il sistema bancario ma ha comunque scosso il mercato, con Jefferies (un altro storico broker americano) che nella seduta di giovedì è arrivato a perdere il 20% sui timori associati al portafoglio obbligazionari secondo un analista troppo esposto ai PIIGS.
Le incertezze europee sono costate care all'indice Eurostoxx, che in settimana ha perso il 6%, e alla valuta europea che ha perso il 2.5% sul dollaro.
Le due posizioni ex aequo (al primo e terzo posto) nella classifica degli asset della settimana scorsa non sono più in parità: il primo posto è ora occupato solamente dalle obbligazioni trentennali dell'eurozona, l'unico asset ad avere anche la tendenza di medio periodo positiva. L'indice immobiliare globale è al secondo posto mentre il terzo posto è occupato dall'indice SP500, dopo il calo dell'euro di questa settimana che conserva comunque la quarta posizione. Il mini-rally di ottobre mantiene però tutti gli asset con la tendenza di breve periodo positiva tranne le obbligazioni trentennali dell'eurozona. La strategia top2 suddivide il capitale in parti uguali tra l'indice Euro Government Bond 30yr e la liquidità. La top3 suddivide il capitale in tre parti eguali: per 1/3 investe nell'indice Euro Government Bond 30yr mentre 2/3 del capitale sono mantenuti in liquidità. Le strategie top2 e top3 di Alfa o Beta riprendono dunque il profilo molto prudente che avevano assunto dal 2 settembre fino alla settimana scorsa mantenendo una parte sostanziale del capitale parcheggiata in liquidità.
In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.
Dall'inizio del 2011 il rendimento (valutato in euro) di un portafoglio che ogni settimana investe nei primi 2 asset (top2) della tabella (se hanno la tendenza di medio periodo positiva, in liquidità altrimenti) è pari al
-13.8%, se investito nei primi tre asset (top3) il rendimento è stato del -7%. Questa settimana la top2 ha guadagnato lo 0.1% e la top3 ha perso lo 0.3%.
Nell'intero 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4% e nel 2010 il 22.4% e il 18.2%.
Cambia la composizione della strategia che settimanalmente investe il capitale dividendolo in parti uguali negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva: la settimana scorsa divideva il capitale in parti uguali tra le obbligazioni governative dell'eurozona e l'indice SP500 e ha segnato un progresso dello 0.1%. Questa settimana avrà solo un asset in portafoglio: le obbligazioni trentennali dell'eurozona. Nel 2010 ha avuto un rendimento pari al 12.1% e da inizio 2009 ad oggi ha reso il 19.9%, con un massimo drawdown pari al 7.3% e una volatilità del 10.5%. Il rendimento dal primo gennaio 2011 a oggi è stato però negativo (-4.2%).
Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle tre strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.
E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.
Ecco l'aggiornamento al 4 novembre 2011.
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