domenica 3 aprile 2011

Aggiornamento all'1 aprile 2011

Giovedì prossimo si consumerà il divorzio tra la BCE e la Fed: secondo il giudizio pressochè unanime degli analisti la Banca centrale europea innalzerà il costo del denaro all’1,25% dopo un lungo periodo schiacciato
al minimo storico dell’1 per cento. Il dato provvisorio dell’inflazione di marzo nell’Eurozona (+2,6% a fronte di attese a +2,4%) hanno sicuramente cancellato gli ultimi dubbi tra i membri del board della BCE.

Come sempre i mercati hanno giocato d'anticipo e l'euro questa settimana si è rinforzato sul dollaro mettendo a segno un +1,1%. Tra gli asset seguiti da Alfa o Beta? hanno chiuso la settimana in rialzo anche l'indice Eurostoxx (+1,7%, il migliore per la seconda settimana consecutiva),  l'indice immobiliare globale (+1,1% in euro) e l'indice S&P500 (+0,3% in euro). Negativi invece l'indice di materie prime CRB (-0,7% in euro) e le obbligazioni governative trentennali dell'eurozona che perdono lo 0,6% dopo una settimana di ripetuti downgrade del rating del debito di Portogallo, Irlanda e Grecia.

Questa settimana la strategia top2 perde lo 0,2%, mentre la top3 guadagna lo 0,2%: la strategia top2 si allontana leggermente dal massimo di quattro settimane fa con un drawdown pari al 3,5%; il drawdown della top3 dal massimo del 7 gennaio 2011 scende al 2%.

Non ci sono cambiamenti nell'ordine in classifica degli asset e così le composizioni dei portafoglio delle strategie top2 (materie prime e indice S&P500) e top3 (materie prime, indice S&P500 e cambio euro/dollaro) sono invariate. Anche questa settimana l'unico asset con tendenza a medio termine negativa sono le obbligazioni governative europee a scadenza trentennale.

In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande  più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.

In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.

Dall'inizio del 2011 il rendimento (valutato in euro) di un portafoglio che ogni settimana investe nei primi 2 asset (top2) della tabella è pari al -1,4%, se investito nei primi tre asset (top3) il rendimento è stato del  +0,3%. Nell'intero 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4% e nel 2010 il 22.4% e il 18.2%. I rendimenti nei primi tre mesi del 2011 della top2 e della top3 hanno risentito negativamente della forza dell'euro. Chi volesse coprire il rischio di cambio ha ora a disposizione anche due ETN negoziati a Milano: EUS3.MI consente di prendere una posizione al rialzo sul cambio dollaro/euro con leva 3x, mentre USE3.MI corrisponde a una posizione rialzista sul cambio euro/dollaro con leva 3x.

Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle due strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.


Il rendimento annuale composto della strategia top2 è del 14.6%, con una volatilità del 12.1%, un massimo drawdown del 7.6% e un indice di Sharpe circa 1.1

Il rendimento annuale composto della strategia top 3 è pari all'8.9%, con una volatilità del 12.1%, un massimo drawdown del 15.1% e un indice di Sharpe superiore a  0.5.

La strategia che investe nei primi due asset a condizione che la tendenza di medio periodo sia positiva, e in contanti nel caso contrario, ha reso nell'intero 2009 il 13.9%. Nel 2010 ha coinciso con la top2 con l'eccezione di due sole settimane (questa e questa): la performance complessiva per il 2010 è stata leggermente peggiore della top2, con un +18.6%.

La strategia che semplicemente investe in parti uguali in tutti e 6 gli asset seguiti settimanalmente da Alfaobeta
ha chiuso la settimana in positivo con un +0.5%. La strategia ha reso nel 2010 il 12.6% con una volatilità del 10% mentre dall'1 gennaio 2009 ad oggi ha reso il 34.2% con un massimo drawdown del 14.8%: l'ultimo massimo è stato raggiunto il 21 febbraio scorso e da allora il drawdown è pari allo 0.7%. Nello stesso periodo il portafoglio top2 ha reso il 36.2% con un massimo drawdown del 7.6%: l'ultimo massimo è stato raggiunto il 7 marzo scorso e da allora il drawdown è del 3.5%. La strategia che settimanalmente investe il capitale dividendolo in parti uguali negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva (una versione più aggressiva della strategia di Faber che invece ripartisce il capitale tra liquidità e gli asset con tendenza di medio periodo positivo) ha chiuso questa settimana con un +0.7%, nel 2010 ha avuto un rendimento pari al 12.1% e da inizio 2009 ad oggi ha reso il 27.4%, con un massimo drawdown inferiore al 7%: l'ultimo massimo si è avuto il 21 febbraio scorso e il drawdown attuale è pari allo 0.7%.

E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.

Ecco l'aggiornamento all'1 aprile 2011.

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