domenica 17 aprile 2011

Aggiornamento al 15 aprile 2011

Il primo decennio del nuovo millennio sarà sicuramente ricordato come il decennio della corsa all'oro! Bene rifugio per definizione, dal 2001 l'oro è l’oggetto di desiderio di qualsiasi investitore e ha quintuplicato il suo valore (in dollari, un po' meno in euro). Gli esperti assicurano che la tendenza rialzista proseguirà per tutto il 2011: staremo a vedere. Gli asset seguiti settimanalmente da Alfa o Beta? purtroppo non comprendono il metallo giallo se non per la sua partecipazione al paniere delle materie prime, stabilmente al primo posto nella classifica dal 26 novembre scorso: da allora l'indice CRB ha guadagnato oltre il 20% in dollari, assai meno (+10,9%) in euro. Questa settimana però il ribasso del prezzo del petrolio (il Brent ha perso il 2.5%) ha tuttavia penalizzato l'indice CRB che ha lasciato sul terreno l'1.5% in euro. Ha fatto peggio solo l'indice Eurostoxx (-1.9%) mentre l'indice S&P500 in euro ha perso lo 0.5%. Pressochè invariato il cambio euro/dollaro (-0.1%) hanno chiuso la settimana in positivo solo l'indice immobiliare globale (+0.6% in euro) 
e le obbligazioni governative trentennali dell'eurozona ( +0,4%).

Questa settimana la strategia top2 perde lo 0,8%, mentre la top3 perde lo 0,7%: la strategia top2 si allontana ulteriormente dal massimo di cinque settimane fa con un drawdown pari al 4,8%; il drawdown della top3 dal massimo del 7 gennaio 2011 risale al 2,6%.

Questa settimana non ci sono cambiamenti nell'ordine in classifica degli asset e la strategia top2 continua ad equipesare materie prime e cambio euro/dollaro mentre il portafoglio top3 investe in parti eguali in materie prime, indice S&P500 e cambio euro/dollaro. Anche questa settimana l'unico asset con tendenza a medio termine negativa sono le obbligazioni governative europee a scadenza trentennale mentre l'indice Eurostoxx ha la tendenza di breve termine negativa ma quella di lungo termine positiva.

In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande  più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.

In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.

Dall'inizio del 2011 il rendimento (valutato in euro) di un portafoglio che ogni settimana investe nei primi 2 asset (top2) della tabella è pari al -2,7%, se investito nei primi tre asset (top3) il rendimento è stato del  -0.3%. Nell'intero 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4% e nel 2010 il 22.4% e il 18.2%. Nel 2011 i rendimenti della top2 e della top3 hanno risentito negativamente della forza dell'euro. Ad esempio il rialzo dell'euro nel primo trimestre di quest'anno è stato tale da annullare completamente la buona performance della borsa statuinitense: se ne sono accorti i grandi gestori di ETF che hanno immesso sul mercato ben tre prodotti che replicano l'indice S&P500 con una copertura (parziale) del rischio cambio:
Rbs Market Access S&P 500 Eur Hedged, , Db X-Trackers S&P500 Eur Hedged Etf (3c) e Ishares S&P500 Monthly Eur Hedged.
Chi volesse coprire il rischio di cambio ha ora a disposizione anche due ETN negoziati a Milano: EUS3.MI consente di prendere una posizione al rialzo sul cambio dollaro/euro con leva 3x, mentre USE3.MI corrisponde a una posizione rialzista sul cambio euro/dollaro con leva 3x.
Ci sono due scelte possibili: la prima, meno aggressiva, è di effettuare la copertura del rischio cambio ogniqualvolta l'euro si colloca nel portafoglio della strategia top2 o top 3. Una seconda possibilità è quella di
coprire il rischio cambio se l'euro ha tendenza di medio periodo positiva. L'assoluta mancanza di tempo in questo periodo mi ha impedito di fare un backtest ma spero di farlo in un prossimo futuro e non mancherò di aggiornarvi sui risultati.

Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle due strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.


Il rendimento annuale composto della strategia top2 è del 13.8%, con una volatilità del 12%, un massimo drawdown del 7.6% e un indice di Sharpe superiore a 1.

Il rendimento annuale composto della strategia top 3 è pari all'8.5%, con una volatilità del 12%, un massimo drawdown del 15.1% e un indice di Sharpe superiore a  0.5.

La strategia che investe nei primi due asset a condizione che la tendenza di medio periodo sia positiva, e in contanti nel caso contrario, ha reso nell'intero 2009 il 13.9%. Nel 2010 ha coinciso con la top2 con l'eccezione di due sole settimane (questa e questa): la performance complessiva per il 2010 è stata leggermente peggiore della top2, con un +18.6%.

La strategia che semplicemente investe in parti uguali in tutti e 6 gli asset seguiti settimanalmente da Alfaobeta
ha chiuso la settimana con un -0.5%. La strategia ha reso nel 2010 il 12.6% con una volatilità del 10% mentre dall'1 gennaio 2009 ad oggi ha reso il 33.4% con un massimo drawdown del 14.8%: l'ultimo massimo è stato raggiunto il 21 febbraio scorso e da allora il drawdown è pari all'1.4%. Il rendimento dal primo gennaio 2011 è stato dell'1%. Il portafoglio top2 ha reso il 34.1% dall'1 gennaio 2009 a oggi, con un massimo drawdown del 7.6%: l'ultimo massimo è stato raggiunto il 7 marzo scorso e da allora il drawdown è del 4.8%. Il rendimento del portafoglio top2 dal primo gennaio 2011 a oggi è stato pari al -2.7%.
La strategia che settimanalmente investe il capitale dividendolo in parti uguali negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva (una versione più aggressiva della strategia di Faber che invece ripartisce il capitale tra liquidità e gli asset con tendenza di medio periodo positivo) ha chiuso questa settimana con un -0.7%, nel 2010 ha avuto un rendimento pari al 12.1% e da inizio 2009 ad oggi ha reso il 26.4%, con un massimo drawdown inferiore al 7%: l'ultimo massimo si è avuto il 21 febbraio scorso e il drawdown attuale è pari all'1.5%. Il rendimento dal primo gennaio 2011 a oggi è stato pari al +1%.

E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.

Ecco l'aggiornamento al 15 aprile 2011.

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