La forza dell'euro ha penalizzato gli asset denominati in dollari in una settimana positiva per chi avesse coperto il richio valuta. L'euro ha guadagnato il 2,4% sul dollaro. Positive anche le obbligazioni dell'eurozona (+0,7%), le materie prime (+0,3% in euro) e l'indice EUrostoxx (+0,1%). Negativi invece l'indice SP500 (-2% in euro) e l'indice immobiliare globale (-2,4% in euro).
Le strategie top2 e top3 questa settimana hanno segnato rispettivamente un -0,6% e -1,2%. Nel 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4%, nel 2010 il 22.4% e il 18.2% mentre hanno chiuso negativamente il 2011 (-13,2% e -6,6%).
La strategia che investe negli asset con tendenza di medio periodo positiva questa settimana ha perso lo 0,9%. Positivo il 2009 +11,7% e il 2010 con un rendimento pari al +12.1% leggermente negativo invece il 2011 con un -3,3%. Il rendimento annualizzato composto nel triennio è pari al +6,6%, con un massimo drawdown del 9.2% e volatilità 10.4%.
La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle tre strategie negli ultimi 3 anni:
Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle tre strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.
E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.
Non ci sono cambiamenti di rilievo nella classifica settimanale degli asset: l'ultimo posto è ora occupato ex-aequo dalle materie prime e dal cambio euro/dollaro. Anche le materie prime hanno ora la tendenza di medio periodo positiva: rimane solo l'euro con la tendenza negativa (di un soffio). Il primo posto è occupato dalle obbligazioni trentennali dell'eurozona mentre al secondo posto troviamo l'indice SP500 e al terzo l'indice immobiliare globale. Tutti gli asset hanno la tendenza di breve periodo positiva. Invariati i portafogli delle strategie top2 e top3: la top2 investe il capitale dividendolo al 50% nelle obbligazioni trentennali dell'eurozona e al 50% nell'indice SP500 mentre la top3 riserva 1/3 del capitale all'indice SP500, 1/3 alle obbligazioni trentennali dell'eurozona e 1/3 all'indice immobiliare globale. La strategia che investe negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva divide invece il capitale in cinque parti uguali tra obbligazioni trentennali dell'eurozona, indice SP500, indice immobiliare globale, indice Eurostoxx e materie prime.
In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.
Ecco l'aggiornamento al 24 febbraio 2012.
domenica 26 febbraio 2012
domenica 19 febbraio 2012
Aggiornamento al 17 febbraio 2012
Una settimana tutto sommato positiva, con tutti gli asset seguiti settimanalmente da Alfa o Beta? che hanno chiuso in positivo con l'unica eccezione del cambio euro/dollaro, in calo dello 0,4%. Il maggiore progresso lo hanno messo a segno le materie prime +2,1% seguite dagli indici azionari (+1,8% sia l'indice SP500 che l'indice Eurostoxx).
Le strategie top2 e top3 questa settimana hanno segnato rispettivamente un +1,2% e +0,9%. Nel 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4%, nel 2010 il 22.4% e il 18.2% mentre hanno chiuso negativamente il 2011 (-13,2% e -6,6%).
La strategia che investe negli asset con tendenza di medio periodo positiva questa settimana ha guadagnato l'1,1%. Positivo il 2009 +11,7% e il 2010 con un rendimento pari al +12.1% leggermente negativo invece il 2011 con un -3,3%. Il rendimento annualizzato composto nel triennio è pari al +6,9%, con un massimo drawdown del 9.2% e volatilità 10.4%.
La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle tre strategie negli ultimi 3 anni:
Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle tre strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.
E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.
Non ci sono cambiamenti di rilievo nella classifica settimanale degli asset tranne il ritorno del cambio euro/dollaro all'ultimo posto. Il primo posto è occupato dalle obbligazioni trentennali dell'eurozona mentre al secondo posto troviamo l'indice SP500 e al terzo l'indice immobiliare globale. Anche l'indice Eurostoxx ha la tendenza di medio periodo positiva. Tutti gli asset hanno la tendenza di breve periodo positiva. Invariati i portafogli delle tre strategie: la top2 investe il capitale dividendolo al 50% nelle obbligazioni trentennali dell'eurozona e al 50% nell'indice SP500m la top3 riserva 1/3 del capitale all'indice SP500, 1/3 alle obbligazioni trentennali dell'eurozona e 1/3 all'indice immobiliare globale; infine la strategia che investe negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva divide il capitale in quattro parti uguali tra obbligazioni trentennali dell'eurozona, indice SP500, indice immobiliare globale e indice Eurostoxx.
In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.
Ecco l'aggiornamento al 17 febbraio 2012.
Le strategie top2 e top3 questa settimana hanno segnato rispettivamente un +1,2% e +0,9%. Nel 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4%, nel 2010 il 22.4% e il 18.2% mentre hanno chiuso negativamente il 2011 (-13,2% e -6,6%).
La strategia che investe negli asset con tendenza di medio periodo positiva questa settimana ha guadagnato l'1,1%. Positivo il 2009 +11,7% e il 2010 con un rendimento pari al +12.1% leggermente negativo invece il 2011 con un -3,3%. Il rendimento annualizzato composto nel triennio è pari al +6,9%, con un massimo drawdown del 9.2% e volatilità 10.4%.
La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle tre strategie negli ultimi 3 anni:
Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle tre strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.
E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.
Non ci sono cambiamenti di rilievo nella classifica settimanale degli asset tranne il ritorno del cambio euro/dollaro all'ultimo posto. Il primo posto è occupato dalle obbligazioni trentennali dell'eurozona mentre al secondo posto troviamo l'indice SP500 e al terzo l'indice immobiliare globale. Anche l'indice Eurostoxx ha la tendenza di medio periodo positiva. Tutti gli asset hanno la tendenza di breve periodo positiva. Invariati i portafogli delle tre strategie: la top2 investe il capitale dividendolo al 50% nelle obbligazioni trentennali dell'eurozona e al 50% nell'indice SP500m la top3 riserva 1/3 del capitale all'indice SP500, 1/3 alle obbligazioni trentennali dell'eurozona e 1/3 all'indice immobiliare globale; infine la strategia che investe negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva divide il capitale in quattro parti uguali tra obbligazioni trentennali dell'eurozona, indice SP500, indice immobiliare globale e indice Eurostoxx.
In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.
Ecco l'aggiornamento al 17 febbraio 2012.
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domenica 12 febbraio 2012
Aggiornamento al 10 febbraio 2012
L'incertezza sulle trattative relative alla ristrutturazione del debito greco e alle misure di austerity insieme alla sensazione che i mercati abbiano corso molto dai minimi dell'ottobre scorso hanno fornito una scusa per una pausa. L'indice Eurostoxx questa settimana ha perso l'1,3%, le materie prime l'1% e le obbligazioni dell'eurozona hanno perso lo 0,5%. Poco mosse le azioni americane (-0,1% in euro) e il cambio euro/dollaro (+0,3%) mentre l'unico significativo progresso è venuto dall'indice immobiliare globale (+0,8%): c'è da sperare che davvero si sia visto il minimo per molti anni, una ripresa del real estate negli U.S.A. e nel mondo aiuterebbe considerevolmente a uscire dalla crisi (ma non mi pare verosimile che si possa estendere alla zona euro, almeno per ora).
Le strategie top2 e top3 questa settimana hanno segnato rispettivamente un -0,3% e +0,1%. Nel 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4%, nel 2010 il 22.4% e il 18.2% mentre hanno chiuso negativamente il 2011 (-13,2% e -6,6%).
La strategia che investe negli asset con tendenza di medio periodo positiva questa settimana ha perso lo 0,3%. Positivo il 2009 +11,7% e il 2010 con un rendimento pari al +12.1% leggermente negativo invece il 2011 con un -3,3%. Il rendimento annualizzato composto nel triennio è pari al +6,6%, con un massimo drawdown del 9.2% e volatilità 10.4%.
La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle tre strategie negli ultimi 3 anni:
Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle tre strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.
E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.
Non ci sono cambiamenti di rilievo nella classifica settimanale degli asset tranne il sorpasso del cambio euro/dollaro ai danni delle materie prime che scivolano all'ultimo posto. Il primo posto è occupato dalle obbligazioni trentennali dell'eurozona mentre al secondo posto troviamo l'indice SP500 e al terzo l'indice immobiliare globale. Anche l'indice Eurostoxx ha la tendenza di medio periodo positiva. Tutti gli asset hanno la tendenza di breve periodo positiva. Invariati i portafogli delle tre strategie: la top2 investe il capitale dividendolo al 50% nelle obbligazioni trentennali dell'eurozona e al 50% nell'indice SP500m la top3 riserva 1/3 del capitale all'indice SP500, 1/3 alle obbligazioni trentennali dell'eurozona e 1/3 all'indice immobiliare globale; infine la strategia che investe negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva divide il capitale in quattro parti uguali tra obbligazioni trentennali dell'eurozona, indice SP500, indice immobiliare globale e indice Eurostoxx.
In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.
Ecco l'aggiornamento al 10 febbraio 2012.
Le strategie top2 e top3 questa settimana hanno segnato rispettivamente un -0,3% e +0,1%. Nel 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4%, nel 2010 il 22.4% e il 18.2% mentre hanno chiuso negativamente il 2011 (-13,2% e -6,6%).
La strategia che investe negli asset con tendenza di medio periodo positiva questa settimana ha perso lo 0,3%. Positivo il 2009 +11,7% e il 2010 con un rendimento pari al +12.1% leggermente negativo invece il 2011 con un -3,3%. Il rendimento annualizzato composto nel triennio è pari al +6,6%, con un massimo drawdown del 9.2% e volatilità 10.4%.
La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle tre strategie negli ultimi 3 anni:
Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle tre strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.
E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.
Non ci sono cambiamenti di rilievo nella classifica settimanale degli asset tranne il sorpasso del cambio euro/dollaro ai danni delle materie prime che scivolano all'ultimo posto. Il primo posto è occupato dalle obbligazioni trentennali dell'eurozona mentre al secondo posto troviamo l'indice SP500 e al terzo l'indice immobiliare globale. Anche l'indice Eurostoxx ha la tendenza di medio periodo positiva. Tutti gli asset hanno la tendenza di breve periodo positiva. Invariati i portafogli delle tre strategie: la top2 investe il capitale dividendolo al 50% nelle obbligazioni trentennali dell'eurozona e al 50% nell'indice SP500m la top3 riserva 1/3 del capitale all'indice SP500, 1/3 alle obbligazioni trentennali dell'eurozona e 1/3 all'indice immobiliare globale; infine la strategia che investe negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva divide il capitale in quattro parti uguali tra obbligazioni trentennali dell'eurozona, indice SP500, indice immobiliare globale e indice Eurostoxx.
In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.
Ecco l'aggiornamento al 10 febbraio 2012.
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martedì 7 febbraio 2012
L'investitore quantitativo sopravvive, lo scommettitore forse no.
Il commento settimanale di Bill Dirlam, il creatore di Decision Moose, è una delle mie abituali letture del finesettimana che a volte ripropongo ai lettori di Alfa o Beta? In questo post di un paio di anni fa, discutendo di derivati e della loro regolamentazione si affonta il tema della trasparenza nel mondo della finanza, mentre qui ho discusso il Fed Check, un indicatore tecnico creato da Dirlam basato sul confronto dell'andamento dei prezzi delle obbligazioni del Tesoro USA con l'andamento dei prezzi delle materie prime che cerca di prevedere in qualche modo le prossime mosse della politica monetaria USA. Questa settimana Dirlam prende spunto dal Super Bowl per parlare di scommesse e di investimenti, e di come gli scommettitori che seguono un "sistema" spesso finiscano a gambe all'aria, mentre gli investitori, a volte, no. Lo riproduco qui sotto, con il permesso dell'autore. Le considerazioni finali sono state evidenziate da me: il tempo è dalla parte dell'investitore, ma non dello scommettitore. O almeno così si spera...
America's Games
Every year, I have a Super Bowl party, and every year I invite my friend, JT. I know he won't come because he hasn't for about five years now. As he regularly reminds me, it is the biggest sports gambling day of the year. Not only can he bet on the outcome of the game in a variety of forms, he can bet on Madonna's hair color at halftime, the over-under on how long it takes Kelly Clarkson to sing the National Anthem, and the color of the Gatorade that will be dumped on the winning coach.
JT would prefer to be alone while all these weighty decisions are playing themselves out. I understand his point. He either gets drunk, hoots, and dances obnoxiously, blocking the TV when his bets are going well, or he gets drunk, blasphemes, and throws large objects at the TV when they aren't. Either way, his attendance at public functions is always somewhat problematic.
As Thomas Jefferson once remarked,"Gaming corrupts our disposition and teaches us a habit of hostility against all mankind." (Jefferson also kept a careful tabulation of his backgammon and cards winnings-- a good gloat now and then evidently being a perfectly acceptable form of hostility.)
But my friend JT gets it, as do I. He doesn't want to risk further harm to his public reputation any more than I want to risk harm to my new TV.
Ambrose Bierce, a 19th century American humorist, once observed that, "The gambling known as business looks with austere disfavor upon the business known as gambling." His point was that most things we try in life are a gamble-- whether it's starting a business, joining the marines, writing a novel, getting a degree, getting married, investing in the stock market-- or any number of things that require expenditure of one's time and resources in return for an uncertain outcome. In that sense, most of us are gamblers in some form, but as a society we nevertheless look down on the gambling industry, and we decry what wagering does to addicted gamblers like my friend.
American humorist, Mark Twain, was a gambler himself, having grown up on the Mississippi River and later piloting river boat gamblers up and down the waterway. In later years, his weakness drifted toward business speculation rather than games of chance, but they were, in his mind, the same.
"A dollar picked up in the road", he once said, "is more satisfaction to us than the 99 which we had to work for, and the money won at Faro or in the stock market snuggles into our hearts in the same way."
It is the prospect of getting something for nothing that is so appealing to the gambler. Unfortunately, the more likely outcome-- getting nothing for something-- is most often ignored.
His speculations eventually cost Twain everything he'd earned from his writings and lectures, putting him into bankruptcy in his old age. He embarked on a world lecture tour to repay his creditors, during which he offered the following advice on speculation: "There are two times in a man's life when he should not speculate: when he can't afford it and when he can." (He paid everyone back in full, while proving that you haven't lost everything while you still have a sense of humor.)
Twain was a venture capitalist before the term was coined. He was used to unbridled success in his literary endeavors, and thus unprepared for the 70% failure rate that even the best venture capitalists experience today. As a result, he did not diversify his portfolio and minimize his exposures. He eventually wound up betting the house on one project and lost big. Like gambling, investing is often more about managing your money properly than it is about guessing right every time.
I'm not a gambler in the casino-poker-slots-sports-betting sense of the word. I've never even bought a lottery ticket. I do speculate in the investment markets, however, but I like to imagine that what I do takes both skill and a knowledge of probabilities, and is not merely a matter of chance. My conceit in this respect, I must note, is not uncommon to many gamblers, especially poker players. Indeed, the notion that poker is a game of skill-- and not really gambling-- is the primary rationale behind the recent push to legalize it on the internet. (I do not profess to know whether poker is all about skill or not, but if it is, I do know I don't have any.)
Traditionally, the available information one has prior to taking a position impacts the risk (chance) associated with it. Assessing that information and arriving at the right conclusion is where the skill comes in. The more relevant information, the more skill required. The less advance information-- imagine a coin toss-- the more it becomes a game of chance.
"A gambler with a system must be, to a greater or lesser extent, insane." --George Augustus Sala (1828-95)
Back in 2004, Mark Cuban, venture capitalist and owner of the Dallas Mavericks, noting the burgeoning availability of injury reports and team-related news in professional sports, suggested in his blog that, with all the sports information and talk shows on radio and TV, there should be a hedge fund to "invest" in sports bets. He never acted on it personally (since he owns a team and gambling is frowned upon in such circles), but one was started in London in 2010, Centaur Galileo, and it closed down this week.
The idea that bit-heads can throw all kinds of computing power at the data around sporting contests and beat the bookies proved to be a bust. That is because bookies already use the same information to
handicap the outcomes, creating a 50-50 bet. Not only do they do it best, they let "the smart money" adjust their odds. That makes beating them a coin toss, a game of chance, not skill.
Most of you have endured my incessant whining about our recent lack of political and economic
transparency, and how that has turned the markets into a casino. 2011 was particularly volatile and largely trend-less. Not good for us trend followers, although we did manage to outperform the S&P in 2011. Stocks finished the year where they started. Bonds were the big winner, with gold coming in second, but big corrections periodically interrupted those trends.
I've gotten several emails lately expressing surprise that the model hasn't abandoned its latest switch to bonds, despite a nice run in stocks and gold in 2012, and despite a relatively flat return on bonds since the switch. First off, while the gain or loss in the chosen asset is important-- it isn't the only consideration. In this case, switching from gold into bonds avoided a steep loss (and a lot of heartburn) in gold at the end of 2011.
I know this, because, as I wrote at the time, I didn't switch to bonds. Yes, I rode gold into the abyss and back again. To my credit, I never got drunk and threw large objects at Maria Bartiromo on the Closing Bell, even as my bullion bet screamed south over the holidays, but there were times when I thought about it. Now, when I find myself dancing obnoxiously in front of the TV, celebrating gold's success, I make it a point to tell myself to shut up, sit down, and take some profits. This too shall pass.
All of which points up the big difference between gambling and investing. The difference is hardly in the emotional response, which can be just as gut wrenching or euphoric. The difference, quite simply, is time.
Bets have a fixed beginning and end-- when the game, the hand, or the race starts and finishes. An investor, conversely, determines when his wager begins and ends-- when he takes or abandons his position out of fear or greed. That is a power that the gambler doesn't have-- that he cedes to the bookie. Timing is the great advantage that allows bookies-- and investors who can curb both fear and greed-- to make money, while gamblers invariably languish.
And it is why, unlike a gambler, an investor with a system is not necessarily, to a greater or lesser extent, insane.
America's Games
Every year, I have a Super Bowl party, and every year I invite my friend, JT. I know he won't come because he hasn't for about five years now. As he regularly reminds me, it is the biggest sports gambling day of the year. Not only can he bet on the outcome of the game in a variety of forms, he can bet on Madonna's hair color at halftime, the over-under on how long it takes Kelly Clarkson to sing the National Anthem, and the color of the Gatorade that will be dumped on the winning coach.
JT would prefer to be alone while all these weighty decisions are playing themselves out. I understand his point. He either gets drunk, hoots, and dances obnoxiously, blocking the TV when his bets are going well, or he gets drunk, blasphemes, and throws large objects at the TV when they aren't. Either way, his attendance at public functions is always somewhat problematic.
As Thomas Jefferson once remarked,"Gaming corrupts our disposition and teaches us a habit of hostility against all mankind." (Jefferson also kept a careful tabulation of his backgammon and cards winnings-- a good gloat now and then evidently being a perfectly acceptable form of hostility.)
But my friend JT gets it, as do I. He doesn't want to risk further harm to his public reputation any more than I want to risk harm to my new TV.
Ambrose Bierce, a 19th century American humorist, once observed that, "The gambling known as business looks with austere disfavor upon the business known as gambling." His point was that most things we try in life are a gamble-- whether it's starting a business, joining the marines, writing a novel, getting a degree, getting married, investing in the stock market-- or any number of things that require expenditure of one's time and resources in return for an uncertain outcome. In that sense, most of us are gamblers in some form, but as a society we nevertheless look down on the gambling industry, and we decry what wagering does to addicted gamblers like my friend.
American humorist, Mark Twain, was a gambler himself, having grown up on the Mississippi River and later piloting river boat gamblers up and down the waterway. In later years, his weakness drifted toward business speculation rather than games of chance, but they were, in his mind, the same.
"A dollar picked up in the road", he once said, "is more satisfaction to us than the 99 which we had to work for, and the money won at Faro or in the stock market snuggles into our hearts in the same way."
It is the prospect of getting something for nothing that is so appealing to the gambler. Unfortunately, the more likely outcome-- getting nothing for something-- is most often ignored.
His speculations eventually cost Twain everything he'd earned from his writings and lectures, putting him into bankruptcy in his old age. He embarked on a world lecture tour to repay his creditors, during which he offered the following advice on speculation: "There are two times in a man's life when he should not speculate: when he can't afford it and when he can." (He paid everyone back in full, while proving that you haven't lost everything while you still have a sense of humor.)
Twain was a venture capitalist before the term was coined. He was used to unbridled success in his literary endeavors, and thus unprepared for the 70% failure rate that even the best venture capitalists experience today. As a result, he did not diversify his portfolio and minimize his exposures. He eventually wound up betting the house on one project and lost big. Like gambling, investing is often more about managing your money properly than it is about guessing right every time.
I'm not a gambler in the casino-poker-slots-sports-betting sense of the word. I've never even bought a lottery ticket. I do speculate in the investment markets, however, but I like to imagine that what I do takes both skill and a knowledge of probabilities, and is not merely a matter of chance. My conceit in this respect, I must note, is not uncommon to many gamblers, especially poker players. Indeed, the notion that poker is a game of skill-- and not really gambling-- is the primary rationale behind the recent push to legalize it on the internet. (I do not profess to know whether poker is all about skill or not, but if it is, I do know I don't have any.)
Traditionally, the available information one has prior to taking a position impacts the risk (chance) associated with it. Assessing that information and arriving at the right conclusion is where the skill comes in. The more relevant information, the more skill required. The less advance information-- imagine a coin toss-- the more it becomes a game of chance.
"A gambler with a system must be, to a greater or lesser extent, insane." --George Augustus Sala (1828-95)
Back in 2004, Mark Cuban, venture capitalist and owner of the Dallas Mavericks, noting the burgeoning availability of injury reports and team-related news in professional sports, suggested in his blog that, with all the sports information and talk shows on radio and TV, there should be a hedge fund to "invest" in sports bets. He never acted on it personally (since he owns a team and gambling is frowned upon in such circles), but one was started in London in 2010, Centaur Galileo, and it closed down this week.
The idea that bit-heads can throw all kinds of computing power at the data around sporting contests and beat the bookies proved to be a bust. That is because bookies already use the same information to
handicap the outcomes, creating a 50-50 bet. Not only do they do it best, they let "the smart money" adjust their odds. That makes beating them a coin toss, a game of chance, not skill.
Most of you have endured my incessant whining about our recent lack of political and economic
transparency, and how that has turned the markets into a casino. 2011 was particularly volatile and largely trend-less. Not good for us trend followers, although we did manage to outperform the S&P in 2011. Stocks finished the year where they started. Bonds were the big winner, with gold coming in second, but big corrections periodically interrupted those trends.
I've gotten several emails lately expressing surprise that the model hasn't abandoned its latest switch to bonds, despite a nice run in stocks and gold in 2012, and despite a relatively flat return on bonds since the switch. First off, while the gain or loss in the chosen asset is important-- it isn't the only consideration. In this case, switching from gold into bonds avoided a steep loss (and a lot of heartburn) in gold at the end of 2011.
I know this, because, as I wrote at the time, I didn't switch to bonds. Yes, I rode gold into the abyss and back again. To my credit, I never got drunk and threw large objects at Maria Bartiromo on the Closing Bell, even as my bullion bet screamed south over the holidays, but there were times when I thought about it. Now, when I find myself dancing obnoxiously in front of the TV, celebrating gold's success, I make it a point to tell myself to shut up, sit down, and take some profits. This too shall pass.
All of which points up the big difference between gambling and investing. The difference is hardly in the emotional response, which can be just as gut wrenching or euphoric. The difference, quite simply, is time.
Bets have a fixed beginning and end-- when the game, the hand, or the race starts and finishes. An investor, conversely, determines when his wager begins and ends-- when he takes or abandons his position out of fear or greed. That is a power that the gambler doesn't have-- that he cedes to the bookie. Timing is the great advantage that allows bookies-- and investors who can curb both fear and greed-- to make money, while gamblers invariably languish.
And it is why, unlike a gambler, an investor with a system is not necessarily, to a greater or lesser extent, insane.
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Decision Moose
lunedì 6 febbraio 2012
Aggiornamento al 3 febbraio 2012
Davvero un buon inizio d'anno: negli USA da inizio anno l'indice Dow Jones ha guadagnato il 4% ma le Small Caps (indice Russell 2000) hanno guadagnato il 9,7%. Ancora meglio il Nasdaq con un +9,8% e una chiusura ai massimi dal dicembre 2000. In Europa l'indice Stoxx 600 ha guadagnato l'8,2% da inizio anno e l'indice Eurostoxx il 9,7%. Sembra che i mercati si siano convinti che il peggio della crisi sia alle nostre spalle. Non la pensa così Martin Wolf che scriveva così sul Financial Times qualche giorno fa:
Il miglioramento della situazione è però stato sostanziale, con le banche europee che dopo mesi di astinenza forzata sembrano nuovamente capaci di finanziarsi anche sul mercato obbligazionario. In ripresa anche alcune materie prime, in primo luogo i metalli. Secondo il Wall Street Journal Copper, aluminum and other industrial metals that can serve as manufacturing barometers shot up by double digits in percentage terms in January, led by tin's 29% gain. Precious metals also have climbed sharply, with gold up 11% and silver 19% in 2012. And prices for vital crops are rising, with corn up 10% and wheat 15% since mid-December.
The gains are a striking reversal from last year's fourth quarter, when commodity prices tanked along with other risky assets as concern mounted about Europe's troubles. At their December lows, copper and corn had both fallen 12% from their peaks for the quarter, oil had dropped 9%, and gold was down 14%. Tin had shed 19% of its value.
La sensazione di miglioramento della crisi dell'eurozona ha premiato l'indice Eurostoxx, questa settimana in rialzo del 3,4%, e le obbligazioni dell'eurozona (+2,6%) ma non l'euro, in leggero ribasso sul dollaro (-0,5%). Buoni i progressi anche dell'indice SP500 (+1,5% in euro) e dell'indice immobiliare globale (+1,3% in euro) mentre le materie prime hanno chiuso pressochè invariate in dollari, registrando un calo dello 0,7% in euro.
Le strategie top2 e top3 questa settimana hanno rispettivamente guadagnato l'1,7% e l'1,8%. Nel 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4%, nel 2010 il 22.4% e il 18.2% mentre hanno chiuso negativamente il 2011 (-13,2% e -6,6%).
La strategia che investe negli asset con tendenza di medio periodo positiva questa settimana ha guadagnato l'1,8%. Positivo il 2009 +11,7% e il 2010 con un rendimento pari al +12.1% leggermente negativo invece il 2011 con un -3,3%. Il rendimento annualizzato composto nel triennio è pari al +6,7%, con un massimo drawdown del 9.2% e volatilità 10.4%.
La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle tre strategie negli ultimi 3 anni:
Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle tre strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.
E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.
Non ci sono cambiamenti di rilievo nella classifica settimanale degli asset: il primo posto è occupato dalle obbligazioni trentennali dell'eurozona mentre al secondo posto troviamo l'indice SP500 e al terzo l'indice immobiliare globale. Da questa settimana anche l'indice Eurostoxx ha la tendenza di medio periodo positiva. Tutti gli asset hanno la tendenza di breve periodo positiva. Il portafoglio della strategia top2 investe il capitale dividendolo al 50% nelle obbligazioni trentennali dell'eurozona e al 50% nell'indice SP500. La top3 mantiene la composizione della settimana scorsa e riserva 1/3 del capitale all'indice SP500, 1/3 alle obbligazioni trentennali dell'eurozona e 1/3 all'indice immobiliare globale. La strategia che investe negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva dividerà il capitale in quattro parti uguali tra obbligazioni trentennali dell'eurozona, indice SP500, indice immobiliare globale e indice Eurostoxx.
In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.
Ecco l'aggiornamento al 3 febbraio 2012.
Does this mean the eurozone crisis is over? Absolutely not. The ECB has saved the eurozone from a heart attack. But its members face a long convalescence, made worse by the insistence that fiscal starvation is the right remedy for feeble patients.
Last week’s downgrading of its forecasts by the International Monetary Fund shows the dangers. The IMF now forecasts a recession in the eurozone this year, with a decline of 0.5 per cent in overall gross domestic product. GDP is forecast to fall sharply in Italy and Spain, and stagnate in France and Germany. This is a terrible environment for countries seeking to cut fiscal deficits. Forecasts are far from satisfactory for other high-income countries. But the eurozone is the most dangerous part of the world economy: only there do we see important governments – Italy and Spain – menaced by a loss of creditworthiness.
Elsewhere, governments of high-income countries can continue to support their economies, largely because they possess a central bank and an adjustable exchange rate. This combination has given them the ability to run large fiscal deficits. In post-crisis conditions, such deficits are both the natural counterpart and the principal facilitator of necessary private sector deleveraging.
Il miglioramento della situazione è però stato sostanziale, con le banche europee che dopo mesi di astinenza forzata sembrano nuovamente capaci di finanziarsi anche sul mercato obbligazionario. In ripresa anche alcune materie prime, in primo luogo i metalli. Secondo il Wall Street Journal Copper, aluminum and other industrial metals that can serve as manufacturing barometers shot up by double digits in percentage terms in January, led by tin's 29% gain. Precious metals also have climbed sharply, with gold up 11% and silver 19% in 2012. And prices for vital crops are rising, with corn up 10% and wheat 15% since mid-December.
The gains are a striking reversal from last year's fourth quarter, when commodity prices tanked along with other risky assets as concern mounted about Europe's troubles. At their December lows, copper and corn had both fallen 12% from their peaks for the quarter, oil had dropped 9%, and gold was down 14%. Tin had shed 19% of its value.
La sensazione di miglioramento della crisi dell'eurozona ha premiato l'indice Eurostoxx, questa settimana in rialzo del 3,4%, e le obbligazioni dell'eurozona (+2,6%) ma non l'euro, in leggero ribasso sul dollaro (-0,5%). Buoni i progressi anche dell'indice SP500 (+1,5% in euro) e dell'indice immobiliare globale (+1,3% in euro) mentre le materie prime hanno chiuso pressochè invariate in dollari, registrando un calo dello 0,7% in euro.
Le strategie top2 e top3 questa settimana hanno rispettivamente guadagnato l'1,7% e l'1,8%. Nel 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4%, nel 2010 il 22.4% e il 18.2% mentre hanno chiuso negativamente il 2011 (-13,2% e -6,6%).
La strategia che investe negli asset con tendenza di medio periodo positiva questa settimana ha guadagnato l'1,8%. Positivo il 2009 +11,7% e il 2010 con un rendimento pari al +12.1% leggermente negativo invece il 2011 con un -3,3%. Il rendimento annualizzato composto nel triennio è pari al +6,7%, con un massimo drawdown del 9.2% e volatilità 10.4%.
La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle tre strategie negli ultimi 3 anni:
Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle tre strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.
E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.
Non ci sono cambiamenti di rilievo nella classifica settimanale degli asset: il primo posto è occupato dalle obbligazioni trentennali dell'eurozona mentre al secondo posto troviamo l'indice SP500 e al terzo l'indice immobiliare globale. Da questa settimana anche l'indice Eurostoxx ha la tendenza di medio periodo positiva. Tutti gli asset hanno la tendenza di breve periodo positiva. Il portafoglio della strategia top2 investe il capitale dividendolo al 50% nelle obbligazioni trentennali dell'eurozona e al 50% nell'indice SP500. La top3 mantiene la composizione della settimana scorsa e riserva 1/3 del capitale all'indice SP500, 1/3 alle obbligazioni trentennali dell'eurozona e 1/3 all'indice immobiliare globale. La strategia che investe negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva dividerà il capitale in quattro parti uguali tra obbligazioni trentennali dell'eurozona, indice SP500, indice immobiliare globale e indice Eurostoxx.
In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.
Ecco l'aggiornamento al 3 febbraio 2012.
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asset allocation
sabato 4 febbraio 2012
Aggiornamento del portafoglio Benjamin Graham
Ribilanciamo il porafoglio Benjamin Graham descritto in questo post e già ribilanciato il 25 febbraio, il 31 marzo , il 29 aprile, il 30 maggio il primo luglio, il 22 agosto, il primo ottobre, il 12 novembre e il 17 dicembre.
Ecco la composizione attuale del portafoglio:
Appuntamento a tra circa un mese.
Secondo lo screener del Nasdaq la composizione aggiornata con i prezzi i chiusura di venerdì 3 febbraio vede 16 titoli in portafoglio:
Value Investor Either Interest LevelBased on our analysis of the book by Benjamin Graham | ||||||||||
Guru(s) Strong | Guru(s) Some | Symbol | Company | Previous Close | Mkt Value $(Mil) | Rel. Strength | P/E | P/E/G | Proj P/E 12 mo. |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 0 | ADM | ARCHER DANIELS MIDLAND COMPANY | 29.19 | 19498 | 39 | 12.97 | -25.63 | 10.53 |
1 | 0 | BGFV | BIG 5 SPORTING GOODS CORPORATION | 8.12 | 179 | 23 | 11.35 | -32.03 | 14.09 |
1 | 1 | CFK | CE FRANKLIN LTD. (USA) | 8.41 | 151 | 69 | 13.27 | 202.36 | 12.91 |
1 | 0 | CHEUY | CHEUNG KONG (HOLDINGS) LIMITED (ADR) | 13.46 | 30912 | 5.06 | 133.88 | ||
2 | 0 | CDEVY | CITY DEVELOPMENTS LIMITED (ADR) | 7.79 | 7177 | 10.59 | 23.54 | 14.7 | |
3 | 0 | FRX | FOREST LABORATORIES, INC. | 31.78 | 8490 | 55 | 8 | 55.79 | 8.56 |
1 | 1 | FSTR | L.B. FOSTER COMPANY | 30.15 | 303 | 30 | 13.57 | 26.16 | 13.15 |
1 | 0 | LHCG | LHC GROUP, INC. | 15.47 | 291 | 19 | -118.2 | 9.11 | |
2 | 1 | LPH | LONGWEI PETROLEUM INVESTMENT HOLD LTD | 1.46 | 147 | 21 | 1.99 | 197.83 | 2.25 |
1 | 1 | MKTAY | MAKITA CORPORATION (ADR) | 37.82 | 5246 | 41 | 12.61 | 10.6 | |
2 | 1 | DCM | NTT DOCOMO, INC. (ADR) | 17.82 | 77515 | 58 | 12.76 | -14.8 | 11.32 |
1 | 0 | RS | RELIANCE STEEL & ALUMINUM | 54.53 | 4088 | 63 | 12.97 | 26.32 | 12.26 |
1 | 1 | SEB | SEABOARD CORPORATION | 1960 | 2376 | 54 | 6.44 | 93.7 | |
1 | 1 | SKX | SKECHERS USA, INC. | 12.11 | 604 | 20 | -104.42 | ||
2 | 0 | SUHJY | SUN HUNG KAI PROPERTIES LIMITED (ADR) | 14 | 36219 | 5.8 | 59.78 | 12.39 | |
1 | 2 | YONG | YONGYE INTERNATIONAL INC | 4.05 | 205 | 20 | 2.38 | 69.01 |
Escono dal portafoglio di dicembre BKR, CRDN, GIL, MOS, MTRX, PLPC e UNF mentre si aggiunge ADM. |
Qui sotto potete vedere in un grafico il rendimento del portafoglio (in rosso) negli ultimi sei mesi, confrontato con quello dell'indice SP500 (in azzurro). Il valore in dollari USA del portafoglio è pari a 11025,56 USD con un rendimento totale dalla data di creazione (31 dicembre 2010) di circa +1025 dollari pari al
+10,25%, leggermente superiore al rendimento dell'indice di riferimento che dal 1 gennaio 2011 ad oggi ha guadagnato circa il 9,2% (sia per l'indice che per il portafoglio i rendimenti tengono conto dei dividendi). Il portafoglio ha battuto ampiamente l'indice nell'ultimo trimestre e nell'ultimo semestre.
Ecco la composizione attuale del portafoglio:
Appuntamento a tra circa un mese.
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