domenica 14 novembre 2010

Aggiornamento al 12 novembre 2010

Una brutta settimana per i mercati azionari (e non solo per loro) con quasi tutti gli indici che hanno cancellato
i progressi compiuti a inizio mese. Solo il dollaro ha benificiato del ritorno della paura guadagnando terreno
su tutte le altre valute e persino sull'oro, che è crollato dopo aver segnato un massimo infrasettimanale oltre quota 1400 dollari l'oncia. 
L'euro ha chiuso la settimana in notevole ribasso sul dollaro ( -3.2%) ritornando sui livelli di fine settembre: la crisi dell'Irlanda e i rinnovati dubbi sull'eurozona hanno trascinato al ribasso anche l'indice delle obbligazioni governative europee con scadenza trentennale (-1.9%) e l'indice Eurostoxx (-1.5%).
Fortemente negativi anche gli indici di materie prime, l'indice S&P500 e l'indice immobiliare U.S.A.
se valutati in dollari. Grazie al rafforzamento del dollaro il quadro è molto meno drammatico se invece si valutano questi indici in euro: l'indice CRB e l'indice immobiliare sono praticamente invariati (variazioni percentuali in valore assoluto inferiori allo 0.1%) mentre l'indice S&P500 continua ad avantaggiarsi dell'anticorrelazione con il dollaro così il suo controvalore in euro questa settimana è aumentato di circa l'1%.
Il forte ribasso dell'euro e delle materie prime ha penalizzato la strategia top 2 che ha chiuso la settimana con un -1.6% mentre ha fatto leggermente meglio (-1.1%)  la strategia top 3 che continua a investire anche nell'indice immobiliare.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.

Dall'inizio del 2010 il rendimento (valutato in euro) di un portafoglio ribilanciato settimanalmente e investito nei primi 2 asset (top2) della tabella è stato di circa il 17.0%, se investito nei primi tre asset (top3) il rendimento scende al 12.8%. Nell'intero 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4%. 

Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle due strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.
Il rendimento annuale composto della strategia top2 è del 14.9%, con una volatilità del 12.5%, un massimo drawdown del 7.6% e un indice di Sharpe intorno a 1.1. 
Il rendimento annuale composto della strategia top 3 è del 7.3%, con una volatilità del 12.4%, un massimo drawdown del 15.1% e un indice di Sharpe intorno a 0.5


La strategia che investe nei primi due asset a condizione che la tendenza di medio periodo sia positiva, e in contanti nel caso contrario, ha reso nell'intero 2009 il 13.9%.

La strategia che semplicemente investe in parti uguali in tutti e 6 gli asset seguiti settimanalmente da Alfaobeta ha reso nel 2010 il 10.4% con una volatilità del 10.3%. La stessa strategia dall'1 gennaio 2009 ad oggi ha reso il 30.1% (contro il 29.4% del portafoglio top2) con un massimo drawdown del 14.8%.

E' bene ricordare che i rendimenti calcolati  non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.

Ecco l'aggiornamento al 12 novembre 2010.


Asset valuta tendenza  pendenza  tendenza pendenza   valore



medio medio breve  breve 



periodo periodo periodo periodo
1. Eur/USD N/A POS NEU NEG NEG 1,3696
2. CRB USD POS POS POS POS 303,60
3. Ftse EPRA/NAREIT Global USD POS POS POS NEU 2104,23
4. S&P500 USD POS POS POS POS 1199,21
5. EuroStoxx EUR POS POS POS NEU 272,92
6. Euro Government Bond 30yr EUR POS NEG NEG NEG 196,48
































5 commenti:

marco ha detto...

Salve.

Come avviene il bilanciamento settimanale con le due strategie proposte?

Stefano Marmi ha detto...

Il rendimento è calcolato facendo la media equipesata dei rendimenti settimanali dei singoli asset che costituiscono il portafoglio delle strategie. Dunque idealmente alla fine di ogni settimana ogni asset in portafoglio dovrebbe essere equipesato, vendendo una parte dell'allocazione dei vincenti e acquistando quote dei perdenti. In pratica scostamenti del 5-10% dall'allocazione neutra (ad esempio 55-45 o 60-40 per la top2 invece di 50-50) non cambiano in modo considerevole i rendimenti ottenuti e non occorre ribilanciare ogni settimana. E' necessario però verificare settimanalmente quali sono gli asset che la strategia seleziona, seguendo la classifica pubblicata su Alfa o beta?

Anonimo ha detto...

grazie anche da parte mia.

gg ha detto...

Carissimo Prof Marmi,
non pensa che dopo l'Irlanda la situazione dell'Europa si stia facendo grave...per cui le obbligazioni governative europee con scadenza trentennale non avranno un rendimento solo per questa settimana? sembra si possa dire con Flaiano, di cui ricorre il centenario dalla nascita, che la situazione sia grave ma non seria.

Anonimo ha detto...

Salve professor Marmi sarebbe possibile spiegarci la differenza tra "Tendenza" e "Pendenza" tramite un l'ausilio di un grafico? in maniera tale da capire meglio.
ho letto già il suo post di luglio 2009 dove lei spiegava la differenza tra pendenza e tendenza, ma a causa della mia non adeguta preparazione non sono riuscito a capire bene il significato di "Pendenza".

Siccome sto adottando la strategia vorrei capire il più possibile...
ho ancora poca esperienza,(stò studiando adesso per il futuro) è capire perchè anlcuni asset si portano ai primi 2 posti è importante, se nò si potrebbe dire di seguire i segnali ad occhi chiusi.
Il bambino prima o poi dovrà pur camminare da solo.
grazie della disponibilità che lei offre sul suo blog.