In prima pagina il Sole 24 Ore oggi ospita un ariticolo di Nassim Taleb intitolato Dieci regole esclusive per stregare il cigno nero. L'ho letto sull'aereo che mi riportava a casa dalle vacanze (purtroppo finite) e mi chiedo se la redazione del giornale abbia fatto attenzione a quello che scrive Taleb oppure se siano stati un po' distratti, contando sul prolungarsi del balletto degli equivoci che permette a banchieri e gestori distratti e/o poco coscienziosi di invocare cigni neri ogniqualvolta le cose vanno (prevedibilmente, per chi non smette di ragionare) male. Ecco qualcuna delle 10 regole di Taleb
2. No alla socializzazione delle perdite e alla privatizzazione dei guadagni
Qualunque cosa possa aver bisogno di essere salvata da un dissesto dovrebbe essere nazionalizzata; qualsiasi cosa non abbia bisogno di essere salvata da un fallimento dev'essere libera, piccola e in grado di affrontare rischi. Noi siamo entrati nelle manifestazioni peggiori del capitalismo e del socialismo. In Francia, negli anni 80 del Novecento, i socialisti hanno assunto il controllo delle banche. Negli Stati Uniti, nel decennio 2001-2010 le banche hanno assunto il controllo del governo. Questa è una cosa surreale.
3. A coloro che hanno guidato uno scuolabus a occhi bendati (e lo hanno distrutto) non si dovrebbe mai affidare un altro autobus
L'establishment economico (le università, i regolamentatori, le banche centrali, i funzionari governativi, varie organizzazioni dotate di un personale formato in gran parte da economisti) perse la sua legittimità in coincidenza con il fallimento del sistema nel 2008. Sarebbe irresponsabile e folle riporre la nostra fiducia nella loro capacità di guidarci fuori da questo disastro. E da irresponsabili anche ascoltare consigli dagli "esperti di rischi" e dagli istituti di scienze commerciali che sostengono ancora le loro misurazioni e che ci hanno ridotto sul lastrico (come il metodo di misurazione del rischio value-at-risk). Scovate le persone intelligenti che hanno le mani pulite.
4. Non lasciare che una persona che si assicura un bonus di incentivazione possa gestire una centrale nucleare, e nemmeno i tuoi rischi finanziari
È molto probabile che una tale persona sia incline a fare tagli sulla sicurezza per presentare questi risparmi come "profitti", sostenendo di essere "prudente".
I bonus non si conciliano con i rischi nascosti di gravi imprevisti. È stata l'asimmetria del sistema dei bonus a condurci alla situazione attuale. Non ci sono incentivi senza disincentivi: il capitalismo distribuisce premi e punizioni, non solo premi.
martedì 31 agosto 2010
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