domenica 14 agosto 2011

Aggiornamento al 12 agosto 2011


Cosa è capitato questa settimana?  Le borse in picchiata poi in risalita e poi in picchiata di nuovo per finire con un piccolo rally di due giorni: a guardare i grafici sembra più di assistere a una coreografia delle frecce tricolori piuttosto che a una settimana di borsa. Per la prima volta nei suoi 115 anni di storia l'indice Dow Jones ha avuto movimenti (al ribasso o al rialzo) di oltre 400 punti per quattro giorni consecutivi: non era accaduto neppure nell'ottobre 2008! Se però si guardano le cose da un altro punto di vista, e si considera la media settimanale dello spread massimo-minimo giornaliero per l'indice S&P500, il picco raggiunto questa settimana è del 5.3% contro il quasi 10% dell'ottobre 2008. La cattiva notizia è che la volatilità ha lunga memoria e ci vorrà ancora un po' di tempo perchè le acque si calmino.


Secondo il WSJ i mercati hanno sfiduciato i politici in Europa così come negli U.S.A.:

The panic in 2008 represented a crisis in markets. What's happening now seems to be a crisis in government. In 2008, the world's richest countries embarked on a series of unprecedented interventions to stop financial markets from seizing. Today, the tables are reversed: Financial markets have lost confidence in politicians' ability to master their problems. In 2008, countries united in response. This year has been marked by tensions and misunderstanding, including those between the U.S. and Europe over the continent's response to its debt crisis.
"What we are seeing in the financial markets reflects to a large extent the inability of governments to put their fiscal house in order and even to cooperate among themselves," said Domenico Lombardi, a former executive board member at the World Bank and the International Monetary Fund.
Added Neel Kashkari, a former Bush administration Treasury official: "Washington has told markets: 'You are on your own now.'"



Fondamentalmente dello stesso avviso anche l'Economist che correttamente da molte settimane punta il dito contro gli atteggiamenti irresponsabili dei politici su ambedue le sponde dell'Atlantico.


Sui rating del debito sovrano il WSJ fa le pulci a Standard and Poors


out of the 15 government defaults S&P has tracked since 1975 … the firm rated 12 of the countries single-B or higher one year before the event. Yet S&P says historically a single-B rating has had just a 2% average chance of default within a year. Put another way, S&P drastically underestimated one-year default risk in 80% of those cases.” S&P isn’t alone, though. “Of the 13 governments rated by Moody’s Investors Service within one year of a default, 11 were rated B or higher.

La settimana ha visto tutti gli asset più rischiosi chiudere in negativo, mentre hanno segnato un progresso di oltre il 2% le obbligazioni trentennali dell'eurozona:


Euro Government Bond 30yr 2,42%
CRB 0,16%
Eur/USD -0,24%
S&P500 -1,48%
EuroStoxx -1,50%
Ftse EPRA/NAREIT Global -2,92%

La  strategia top2 suddivide il capitale equipesando   l'indice Euro Government Bond 30yr e il cambio euro/dollaro. La top3 suddivide il capitale in tre parti eguali: per 2/3 investe come la top2 mentre un terzo del capitale è mantenuto in liquidità.

In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande  più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.

In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.

Dall'inizio del 2011 il rendimento (valutato in euro) di un portafoglio che ogni settimana investe nei primi 2 asset (top2) della tabella è pari al -13.6%, se investito nei primi tre asset (top3) il rendimento è stato del  -6.4%. Questa settimana la top2 ha guadagnato l'1.1% e la top3 lo 0.7%.
Nell'intero 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4% e nel 2010 il 22.4% e il 18.2%.
Da quattro settimane ho aggiunto al grafico la strategia che settimanalmente investe il capitale dividendolo in parti uguali negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva: dalla scorsa settimana questa strategia ha gli stessi asset in portafoglio della top2 e ha dunque segnato un progresso dell'1.1%. Nel 2010 ha avuto un rendimento pari al 12.1% e da inizio 2009 ad oggi ha reso il 20.8%, con un massimo drawdown inferiore al 7%. La volatilità è ben inferiore al 10%.  Il rendimento dal primo gennaio 2011 a oggi è stato pari al -3.5%.

Questi risultati negativi vanno tuttavia confrontati con i rendimenti degli asset che seguiamo settimanalmente da inzio anno ad oggi (in euro): 



Eur/USD 6,76%
Euro Government Bond 30yr 3,00%
CRB -8,10%
Ftse EPRA/NAREIT Global -8,57%
S&P500 -12,20%
EuroStoxx -16,44%

Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle tre strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.



La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle tre strategie negli ultimi 31 mesi:


strategia rendimento dall'1.1.2009 volatilità massimo drawdown dall'1.1.2009 indice di Sharpe indice CALMAR (rendimento/drawdown)
top2 6,93% 12,37% 16,31% 0,4593 0,4248
top3 4,78% 11,97% 15,09% 0,2953 0,3171
medio termine positivo 7,50% 10,33% 6,88% 0,6054 1,0911
 E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.

Ecco l'aggiornamento al 12 agosto 2011.


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