martedì 6 dicembre 2011

Chi risica non sempre rosica: l'edizione 2011 del Global Investment Yearbook

Ogni anno Dimson, Marsh e Staunton, tre economisti della LBS  autori di The triumph of the optimists, un'analisi dei rendimenti di azioni e obbligazioni nel ventesimo secolo che confronta 16 paesi (UK, USA, Canada, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Svezia, Svizzera, Australia, Giappone e Sud Africa), aggiornano il loro database e le conclusioni del loro studio. Il Global Investment Yearbook 2011, edito da Credit Suisse, analizza i rendimenti di 19 paesi (ai 16 originari si sono aggiunti la Nuova Zelanda, la Norvegia e la Finlandia) dal 1900 ad oggi.  L'apertura di quest'anno è dedicata ai rendimenti delle obbligazioni del debito sovrano, un tema ovviamente molto caldo...Contrariamente a quanto accaduto nel ventesimo secolo, che ha visto gli investimenti azionari garantire rendimenti reali positivi e superiori a quelli delle obbligazioni, il decennio appena trascorso ha visto le azioni deludere e le obbligazioni dare rendimenti considerevolmente superiori . Non è chiaro però che il prossimo decennio possa assicurare le stesse soddisfazioni a chi oggi sceglie le obbligazioni al posto delle azioni. E' comunque abbastanza impressionante confrontare l'equity risk premium calcolato sui rendimenti del ventesimo secolo con quello calcolato sulla base dei rendimenti dell'ultimo decennio: la media nel ventesimo secolo è stata un bel +3,8%, nel decennio appena trascorso crolla a -3,2%. Gli ottimisti devono essere pazienti e sperare che il futuro veda una robusta mean reversion...

Potete leggere il GIRY 2011 qui sotto, grazie a scribd.com

Credit Suisse Global Investment Yearbook 2011

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