Per la prima volta nella sua storia l'indice Dow Jones ha superato quota 15000. Vi ricordate il libro Dow 36,000: The New Strategy for Profiting From the Coming Rise in the Stock Market? Un best seller del 1999 precedette di pochi mesi lo scoppio della bolla internet e l'avvio di oltre un decennio di rendimenti negativi...Chi è superstizioso incroci le dita, tenga stretto ferri di cavallo e zampe di coniglio, e soprattutto approffitti della bassa volatilità (il VIX è poco sopra 12) per comprare un po' di put sugli indici, magari con scadenza a 1-2 anni giusto nel caso il toro avesse un po' di gambe, come pensa Jeremy Siegel e la copertina di Barron's qui accanto. D'altronde finchè le banche centrali prestano denaro a tassi reali abbondantemente negativi sembra possibile che la corsa degli indici azionari sia destinagta a proseguire. Si chiude così un'altra settimana molto
positiva per quasi tutti gli asset: maglia rosa per l'indice Standard and Poor's 500 (+ 2,2%), favorito anche dalla debolezza dell'euro che ha perso quasi l'1% sul dollaro. Molto buono anche il rendimento delle azioni europee (+1,2%) mentre il sell-off sulle obbligazioni trentennali dell'eurozona (-1,4%) se confermato nelle prossime settimana potrebbe buttare ulteriore benzina sul fuoco dei bulls confermando il rafforzamento della fase di risk-on anche sui mercati europei. La migliore strategia questa settimana è stata l'asset allocation passiva con un progresso dello 0,7%, mentre altre sono state penalizzate dalla debolezza delle eurobbligazioni. Le peggiori sono state la tendenza di medio periodo positiva e la top2 (+0,4%).
La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle cinque strategie ( top2, top3, tendenza di medio periodo positiva, momentum and mean reversion e asset allocation passiva) negli ultimi 4 anni:positiva per quasi tutti gli asset: maglia rosa per l'indice Standard and Poor's 500 (+ 2,2%), favorito anche dalla debolezza dell'euro che ha perso quasi l'1% sul dollaro. Molto buono anche il rendimento delle azioni europee (+1,2%) mentre il sell-off sulle obbligazioni trentennali dell'eurozona (-1,4%) se confermato nelle prossime settimana potrebbe buttare ulteriore benzina sul fuoco dei bulls confermando il rafforzamento della fase di risk-on anche sui mercati europei. La migliore strategia questa settimana è stata l'asset allocation passiva con un progresso dello 0,7%, mentre altre sono state penalizzate dalla debolezza delle eurobbligazioni. Le peggiori sono state la tendenza di medio periodo positiva e la top2 (+0,4%).
Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle cinque strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.
E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.
Nella classifica settimanale ci sono due cambiamenti da segnalare: l'indice azionario USA è salito al primo posto, superando l'indice obbligazionario dell'eurozona e il cambio euro/dollaro continua il suo balletto sulla media mobile di medio periodo e ha nuovamente la tendenza di medio periodo negativa. I portafogli della strategie seguite hanno le composizioni seguenti (tutti i portafogli sono equipesati):
- top2: indice SP500 e obbligazioni trentennali dell'eurozona (invariato);
- top3: indice SP500, obbligazioni trentennali dell'eurozona e indice immobiliare globale (invariato);
- tendenza di medio periodo positiva: indice immobiliare globale, indice Eurostoxx, indice Standard and Poor's 500 e obbligazioni trentennali dell'eurozona (esce l'euro);
- momentum and mean reversion: obbligazioni trentennali dell'eurozona e cambio euro-dollaro (le obbligazioni hanno sostituito l'indice azionario USA);
- strategia passiva: indice immobiliare globale, materie prime, indice Eurostoxx, indice Standard and Poor's 500 e obbligazioni trentennali dell'eurozona (invariato per costruzione).
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.
Ecco l'aggiornamento al 10 maggio 2013
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