sabato 10 novembre 2012

Draghi batte Bernanke. Aggiornamento al 9 novembre 2012

Gli Stati Uniti confermano Barack Obama presidente per i prossimi 4 anni mentre in Cina con il congresso del partito comunista si celebra il passaggio di consegne da una classe dirigente alla successiva. E in Italia? Ci si prepara alle elezioni, sperando che gli elettori per una volta siano choosy
(i giovani invece non lo sono, almeno secondo il rapporto sulla disoccupazione giovanile della Banca d'Italia). Il declino del nostro paese è purtroppo sotto gli occhi di tutti, e per chi non ne fosse convinto basta dare un'occhiata ai tre grafici trovate qui.
La rielezione di Obama, l'avvicinarsi della scadenza dei tagli sulle tasse negli USA (il cosiddetto fiscal cliff) con repubblicani e democratici che sembrano incapaci di trovare un compromesso che eviti una nuova recessione, le parole del presidente della BCE che ha sottolineato la persistente debolezza dell'economia europea hanno messo in confusione e di cattivo umore i mercati. Le azioni europee hanno perso il 2,5%, quelle americane hanno fatto uguale (in dollari, mentre in euro hanno perso solo l'1,5% aiutate dal rafforzamento del biglietto verde sull'euro, +1%). Debole anche l'indice immobiliare globale (-0,9%) mentre hanno chiuso positivamente l'ottava le obbligazioni dell'eurozona (+0,7%) e le materie prime (+1% in euro).
Ciononostante il 2012 è stato finora un anno positivo per molte tipologie di investimento. Dopo un inizio di estate preoccupante, i banchieri centrali sono andati all'attacco, e le conseguenze si sono sentite. Se confrontiamo i rendimenti dei mercati dopo il discorso di Draghi a Londra il 25 luglio scorso (credetemi, sarà abbastanza...) con la reazione all'annuncio da parte della Fed di un terzo round di quantitative easing, la vittoria di Draghi su Bernanke è schiacciante: date un'occhiata ai grafici qui sotto


Se negli USA si raggiungerà in tempi rapidi un accordo che eviti il disastro fiscale del primo gennaio 2013 potremmo anche assistere a una reazione positiva dei mercati in tempo per il tradizionale rally di fine anno. Sempre sperando che l'Europa riesca a mantenere la calma apparentemente ristabilita negli ultimi tre mesi, mentre i segnali di tensione crescente non mancano. Altrimenti chissà...

Questa settimana strategia  top2 ha perso lo 0,9%, così come la  top3Nel 2012 i rendimenti rispettivi sono stati finora pari al +4,3% e al +7,6%.  Nel 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4%, nel 2010 il 22.4% e il 18.2% mentre hanno chiuso negativamente il 2011 (-13,2% e -6,6%). Il rendimento composto annualizzato dal 1 gennaio del 2009 ad oggi è rispettivamente pari a +5,9% e +5,2% con massimo drawdown 16,9% e 15,1% e volatilità  11% e 10,6%. Negli ultimi dodici mesi entrambe le strategie sono state considerevolmente meno volatili: la volatilità della  top2 è stata del 7,4% e quella della  top3 il 7%.

La strategia che investe negli asset con  tendenza di medio periodo positiva questa settimana ha perso l'1%. Nel 2012 il rendimento finora è stato pari al +5,6%. Positivo il 2009 +11,7%  e il 2010 con un rendimento pari al +12.1% leggermente negativo invece il 2011 con un -3,3%.  Il rendimento composto annualizzato dal 1 gennaio del 2009 ad oggi è  pari al  +6,5%, con un massimo drawdown del 9,2% e volatilità 10,0%. Anche in questo caso gli ultimi 12 mesi sono stati considerevolmente più tranquilli, con una volatilità pari all'8,1%. 

La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle tre strategie negli ultimi 3 anni:



Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle tre strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.


E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.

La classifica settimanale mostra vistosi segni di indebolimento: oltre alle materie prime anche l'indice azionario USA ha ora la tendenza di medio periodo negativa. Tutti gli asset hanno la tendenza di breve periodo negativa con l'unica eccezione delle obbligazioni trentennali dell'eurozona.

Il rimbalzo delle borse europee ha permesso all'indice Eurostoxx di risalire la classifica e occupare la seconda posizione. Il portafoglio della strategia  top2 dividerà quindi il capitale in due parti uguali tra  le obbligazioni trentennali dell'eurozona e azioni europee, mentre nel  portafoglio della strategia  top3 il capitale sarà diviso per  1/3 nelle obbligazioni trentennali dell'eurozona,  per 1/3 nelle azioni europee e il rimanente 1/3 nell'indice Ftse EPRA/NAREIT Developed Dividend +. La strategia che investe negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva divide il capitale in cinque parti uguali: cambio euro/dollaro,  indice immobiliare globale, indice Eurostoxx, azioni USA e obbligazioni trentennali dell'eurozona. 

In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande  più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.

Ecco l'aggiornamento al 9 novembre 2012. 


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