(i giovani invece non lo sono, almeno secondo il rapporto sulla disoccupazione giovanile della Banca d'Italia). Il declino del nostro paese è purtroppo sotto gli occhi di tutti, e per chi non ne fosse convinto basta dare un'occhiata ai tre grafici trovate qui.
La rielezione di Obama, l'avvicinarsi della scadenza dei tagli sulle tasse negli USA (il cosiddetto fiscal cliff) con repubblicani e democratici che sembrano incapaci di trovare un compromesso che eviti una nuova recessione, le parole del presidente della BCE che ha sottolineato la persistente debolezza dell'economia europea hanno messo in confusione e di cattivo umore i mercati. Le azioni europee hanno perso il 2,5%, quelle americane hanno fatto uguale (in dollari, mentre in euro hanno perso solo l'1,5% aiutate dal rafforzamento del biglietto verde sull'euro, +1%). Debole anche l'indice immobiliare globale (-0,9%) mentre hanno chiuso positivamente l'ottava le obbligazioni dell'eurozona (+0,7%) e le materie prime (+1% in euro).
Se negli USA si raggiungerà in tempi rapidi un accordo che eviti il disastro fiscale del primo gennaio 2013 potremmo anche assistere a una reazione positiva dei mercati in tempo per il tradizionale rally di fine anno. Sempre sperando che l'Europa riesca a mantenere la calma apparentemente ristabilita negli ultimi tre mesi, mentre i segnali di tensione crescente non mancano. Altrimenti chissà...
Questa settimana strategia top2 ha perso lo 0,9%, così come la top3. Nel 2012 i rendimenti rispettivi sono stati finora pari al +4,3% e al +7,6%. Nel 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4%, nel 2010 il 22.4% e il 18.2% mentre hanno chiuso negativamente il 2011 (-13,2% e -6,6%). Il rendimento composto annualizzato dal 1 gennaio del 2009 ad oggi è rispettivamente pari a +5,9% e +5,2% con massimo drawdown 16,9% e 15,1% e volatilità 11% e 10,6%. Negli ultimi dodici mesi entrambe le strategie sono state considerevolmente meno volatili: la volatilità della top2 è stata del 7,4% e quella della top3 il 7%.
La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle tre strategie negli ultimi 3 anni:
Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle tre strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.
E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.
La classifica settimanale mostra vistosi segni di indebolimento: oltre alle materie prime anche l'indice azionario USA ha ora la tendenza di medio periodo negativa. Tutti gli asset hanno la tendenza di breve periodo negativa con l'unica eccezione delle obbligazioni trentennali dell'eurozona.
Il rimbalzo delle borse europee ha permesso all'indice Eurostoxx di risalire la classifica e occupare la seconda posizione. Il portafoglio della strategia top2 dividerà quindi il capitale in due parti uguali tra le obbligazioni trentennali dell'eurozona e azioni europee, mentre nel portafoglio della strategia top3 il capitale sarà diviso per 1/3 nelle obbligazioni trentennali dell'eurozona, per 1/3 nelle azioni europee e il rimanente 1/3 nell'indice Ftse EPRA/NAREIT Developed Dividend +. La strategia che investe negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva divide il capitale in cinque parti uguali: cambio euro/dollaro, indice immobiliare globale, indice Eurostoxx, azioni USA e obbligazioni trentennali dell'eurozona.
In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.
Ecco l'aggiornamento al 9 novembre 2012.
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