La polemica tra la Bundesbank e la BCE si infiamma ogni giorno di più alimentando le incertezze. Personalmente non mi stupirei se il 12 settembre la Corte Costituzionale tedesca giudicasse inammissibile il fondo Salva-stati Esm. Il clima è diventato rovente in questi giorni, con attacchi personali dal Frankfurter Allgemeine Zeitung che in un editoriale in prima pagina accusa Draghi di ispirarsi alla Banca d'Italia per asservire la banca centrale europea alle necessità di cassa degli Stati membri. Il destino dell'eurozona è dunque segnato: la politica di Draghi ci condurrà a tassi di inflazione e di deficit a due cifre che paralizzeranno l'economia e logoreranno il benessere.Il quotidiano bavarese Sueddeutsche Zeitung ha addirittura evocato vecchi fantasmi: Draghi rischierebbe di condurre con la sua politica finanziaria la Germania ai livelli di inflazione della Repubblica di Weimar e per questo va fermato.
Le polemiche hanno però aiutato l'euro a riprendere un po' di fiato sul dollaro, con una rivalutazione dell'1,5%, complice anche le attese per un terzo round di quantitative easing da parte della Fed, alimentate dalle minute dell'ultima riunione del FOMC rese pubbliche mercoledì. Oltre all'euro, e alle obbligazioni trentennali dell'eurozona, ha chiuso in positivo l'ottava l'indice CRB in dollari, alimentato da un mini-rally dei metalli preziosi e di molti prodotti agricoli, complice la siccità estiva negli USA e altrove.
La strategia top2 questa settimana ha avuto un rendimento pari al +0,1%, la top3 ha perso -0,6% penalizzata dalla debolezza del dollaro. Nel 2012 i rendimenti rispettivi sono stati finora pari al +10,7% e al +11,4%. Nel 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4%, nel 2010 il 22.4% e il 18.2% mentre hanno chiuso negativamente il 2011 (-13,2% e -6,6%). La strategia top3 ritraccia dunque lo 0,6% dal massimo storico raggiunto la scorsa settimana; la top2 deve ancora recuperare circa il 6% dal massimo raggiunto un anno e mezzo fa. Il rendimento composto annualizzato dal 1 gennaio del 2009 ad oggi è rispettivamente pari a +8,0% e +6,5% con massimo drawdown 16,9% e 15,1% e volatilità 11,3% e 10,8%. Negli ultimi dodici mesi entrambe le strategie sono state considerevolmente meno volatili: la volatilità della top2 è stata del 7,5% e quella della top3 il 7%.
La strategia che investe negli asset con tendenza di medio periodo positiva questa settimana ha chiuso in negativo -0,8%, la prima correzione dopo aver raggiunto e ritoccato al rialzo per sette settimane consecutive il massimo storico. Nel 2012 il rendimento finora è stato pari al +6,8%. Positivo il 2009 +11,7% e il 2010 con un rendimento pari al +12.1% leggermente negativo invece il 2011 con un -3,3%. Il rendimento composto annualizzato dal 1 gennaio del 2009 ad oggi è pari al +7,3%, con un massimo drawdown del 9,2% e volatilità 10,2%.
La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle tre strategie negli ultimi 3 anni:
Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle tre strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.
E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.
Tutti gli asset hanno la tendenza di medio periodo positiva tranne il cambio euro/dollaro. Tutti gli asset hanno la tendenza di breve periodo positiva.
Non ci sono cambiamenti nella posizione in classifica degli asset. Invariato dunque sia il portafoglio della strategia top2 (che dividerà il capitale in due parti uguali tra l'indice immobiliare globale e le obbligazioni governative dell'eurozona) sia il portafoglio della strategia top3 (che investe il capitale dividendolo per 1/3 nell'indice SP500, per 1/3 nelle obbligazioni trentennali dell'eurozona e il rimenente 1/3 nell'indice immobiliare globale). Invariato anche il portafoglio della strategia che investe negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva e che questa settimana divide il capitale in cinque parti uguali: le materie prime, l'indice immobiliare globale, l'indice SP500, le obbligazioni trentennali dell'eurozona e l'indice Eurostoxx.
In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.
Ecco l'aggiornamento al 24 agosto 2012.
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