Dunque tutto bene? Leggendo il Sole 24 Ore di ieri si direbbe di sì, con una serie monotona di articoli per convincere gli italiani che il downgrade di Moody's è un'ingiustizia, magari non proprio un complotto del corrotto capitalismo speculativo di stampo anglosassone ma poco ci manca, che l'Italia è un paese ingiustamente punito dai mercati e che le prospettive di medio-lungo termine sono rosee. Quindi: italiani! Comprate BTP e BOT! Forza!
E giù a spiegare sul supplemento Plus come i portafogli ideali contengano una buona dose di obbligazioni del tesoro - magari accompagnate da fondi Absolute Return (che nella maggior parte dei casi si chiamano così perchè sono Absolute Return per i gestori...). Mah...Io ricorderei agli italiani che quando il debito pubblico sarà in gran parte preso in carico dalle famiglie e dalle banche italiane sarà più facile uscire dall'euro...e svalutare. Uomo avvisato...
Di tutt'altra opinione l'Economist che la scorsa settimana recensendo il libro che Bill Emmott ha dedicato all'Italia ricorda come il debito pubblico del Bel Paese sfiori i 2000 miliardi di euro - il terzo al mondo dopo gli U.S.A. e il Giappone - e come l'Italia sia l'unico paese sviluppato il cui G.D.P. si è contratto in termini reali dal 2001 al 2012. Due temi che saranno naturalmente completamente ignorati nel dibattito pre-elettorale...Il settimanale britannico - certamente complice anzi portabandiera del complotto plutocratico angloassone - ricorda alcune questioncine irrisolte: an inefficient public sector, a poor demographic outlook, lousy universities, a calamitously slow judicial system. Ma anche lo stesso Sole 24 Ore, se si saltavano le pagine di inutili e stucchevoli autoincensi riportava ieri notizie sufficienti a ricordare perchè la crisi sia lungi dall'essere risolta: ad esempio a pagina 25 la notizia che la Regione Sicilia sia vicina al default, con solo 3 milioni di euro in cassa contro un fabbisogno di 3,7 miliardi di euro...Secondo voi chi pagherà?
La strategia top2 questa settimana ha avuto un rendimento pari al +1,0% e la top3 pari al +0,8%
Nel 2012 i rendimenti rispettivi sono stati finora pari al +10,0% e al +10,5%. Nel 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4%, nel 2010 il 22.4% e il 18.2% mentre hanno chiuso negativamente il 2011 (-13,2% e -6,6%). Il rendimento composto annualizzato dal 1 gennaio del 2009 ad oggi è rispettivamente pari a +8,0% e +6,4% con massimo drawdown 16,9% e 15,1% e volatilità 11,3% e 10,9%. Negli ultimi dodici mesi entrambe le strategie sono state considerevolmente meno volatili: la volatilità della top2 è stata del 9,4% e quella della top3 un (relativamente) tranquillo 8,5%.
La composizione del portafoglio della strategia che investe negli asset con tendenza di medio periodo positiva questa settimana era la stessa della top3 e ha così guadagnato lo 0,8%. Nel 2012 il rendimento finora è stato pari al +5,7%. Positivo il 2009 +11,7% e il 2010 con un rendimento pari al +12.1% leggermente negativo invece il 2011 con un -3,3%. Il rendimento composto annualizzato dal 1 gennaio del 2009 ad oggi è pari al +7,2%, con un massimo drawdown del 9,2% e volatilità 10,2%.
La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle tre strategie negli ultimi 3 anni:
Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle tre strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.
E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.
Tutti gli asset hanno la tendenza di breve periodo positiva tranne il cambio euro-dollaro, tre asset hanno la tendenza di medio periodo positiva: l'indice immobiliare globale, l'indice SP500 e le obbligazioni trentennali dell'eurozona.
Il portafoglio della strategia top2 dividerà il capitale in due parti uguali tra l'indice immobiliare globale e le obbligazioni governative dell'eurozona. Invariato il portafoglio della strategia top3 che investe il capitale dividendolo per 1/3 nell'indice SP500, per 1/3 nelle obbligazioni trentennali dell'eurozona e il rimenente 1/3 nell'indice immobiliare globale. La strategia che investe negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva divide il capitale nello stesso modo della strategia top3.
In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.
Ecco l'aggiornamento al 13 luglio 2012.
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