domenica 5 giugno 2011

Aggiornamento al 3 giugno 2011

Ancora una brutta settimana per gli asset che segue settimanalmente Alfa o Beta? Il deterioramento del quadro complessivo è sensibile: ora due asset su sei hanno la tendenza di medio periodo negativo (obbligazioni di lungo periodo europee e indice eurostoxx) e tre hanno la tendenza di breve periodo negativa (indice S&P500, indice di materie prime CRB e indice eurostoxx). E adesso? Secondo Alessandro Fugnoli, che scrive il settimanale di strategia Il Rosso e il Nero, un raro esempio di commento intelligente e divertente in un  panorama italiano di analisi dei mercati di straordinaria monotonia, le aspettative sono una questione di framing e in questo momento si potrebbero rivelare un po' troppo rosee. Fugnoli non crede a un terzo round di quantitative easing e vede quindi un'estate in salita per le azioni:  


Il vecchio Sell in May, giusto nel 2010, potrebbe rivelarsi altrettanto corretto nel 2011. Sarebbe in fondo positivo, perché sarebbe un segno che viviamo in tempi normali. Nel 2008 e nel 2009 il Sell in May fu completamente rovesciato. Si sarebbe dovuto vendere nell’ottobre 2008 per comprare nell’aprile 2009.
Se la crisi greca troverà una soluzione decente (come continua a parerci ben possibile) non bisognerà esagerare con la prudenza e le paure. Benché venga da otto mesi di rialzo, l’azionario non è particolarmente sovrappesato nei portafogli. Se lo fosse, a quest’ora avremmo già visto ribassi maggiori e volatilità più elevata.
Un grande scettico come El Erian, teorico del nuovo mondo grigio della new normal, è il primo a non credere a una discesa pesante degli asset di rischio. C’è troppa liquidità perché questo accada, dice.



L'indice di materie prime CRB (in euro) ha chiuso la settimana con un -1.5%, l'indice immobiliare (in euro) con un -1.8%, l'indice S&P500 (in euro) con un -4.4% e l'indice eurostoxx con un -0.9%. Decisamente
positivo invece l'andamento del cambio euro/dollaro +2.2%. In leggero progresso anche le obbligazioni governative trentennali dell'eurozona +0.1%. 
Questa settimana la strategia top2 perde l'1.1% e la top3 perde l'1.2%: il drawdown della strategia top2 dal massimo di tredici settimane fa è pari al 10.7%; il drawdown della top3 dal massimo del 7 gennaio 2011 è  pari al 5.7%.

Le strategie top2 e top3 con copertura del rischio di cambio effettuata da quando il 14 gennaio 2011 la tendenza di medio periodo dell'euro è diventata positiva avrebbero reso rispettivamente il +2.6% e +4.3%. 
Il crollo delle borse fa scivolare l'indice S&P500 dalla seconda alla quarta posizione. Il secondo posto è ora occupato dall'indice CRB mentre al terzo posto si trova l'indice immobiliare FTSE EPRA-NAREIT Global.  La  strategia top 2 suddivide quindi il capitale equipesando l'indice CRB e il cambio euro/dollaro mentre la top 3 aggiunge al paniere anche l'indice FTSE EPRA-NAREIT Global. Chi volesse utilizzare le due strategie con la copertura del rischio di cambio utilizzando una leva 3x per il cambio può costruire un portafoglio in questo modo:

top2: 37.5% FTSE EPRA-NAREIT, 37,5% CRB, 25% copertura cambio
top3: 25% S&P500, 25% CRB, 25% FTSE EPRA-NAREIT, 25% copertura cambio

L'indice eurostoxx e le obbligazioni governative europee a scadenza trentennale hanno tendenza a medio termine negativa. L'indice eurostoxx, l'indice CRB e l'indice S&P500 hanno la tendenza a breve termine negativa.

In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande  più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.

In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.

Dall'inizio del 2011 il rendimento (valutato in euro) di un portafoglio che ogni settimana investe nei primi 2 asset (top2) della tabella è pari al -8.8%, se investito nei primi tre asset (top3) il rendimento è stato del  -3.6%. Nell'intero 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4% e nel 2010 il 22.4% e il 18.2%.

Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle due strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.

Il rendimento annuale composto della strategia top2 è del 9.9%, con una volatilità del 12.2%, un massimo drawdown del 10.7% e un indice di Sharpe di poco superiore a 0.7.

Il rendimento annuale composto della strategia top 3 è pari al 6.5%, con una volatilità dell'11.9%, un massimo drawdown del 15.1% e un indice di Sharpe poco superiore a  0.4.

La strategia che investe nei primi due asset a condizione che la tendenza di medio periodo sia positiva, e in contanti nel caso contrario, ha reso nell'intero 2009 il 13.9%. Nel 2010 ha coinciso con la top2 con l'eccezione di due sole settimane (questa e questa): la performance complessiva per il 2010 è stata leggermente peggiore della top2, con un +18.6%.

La strategia che semplicemente investe in parti uguali in tutti e 6 gli asset seguiti settimanalmente da Alfaobeta
ha chiuso la settimana con una perdita dell'1% allontanandosi così dal massimo raggiunto cinque settimane fa: il il drawdown è ora pari al 2.1%.  La strategia ha reso nel 2010 il 12.6% con una volatilità del 10% mentre dall'1 gennaio 2009 ad oggi ha reso il 32.5% con un massimo drawdown del 14.8%. Il rendimento dal primo gennaio 2011 è stato dello 0.3%. Il portafoglio top2 ha reso il 25.7% dall'1 gennaio 2009 a oggi, con un massimo drawdown del 10.7%: l'ultimo massimo è stato raggiunto il 7 marzo scorso e da allora il drawdown è proprio pari al 10.7%. Il rendimento del portafoglio top2 dal primo gennaio 2011 a oggi è stato pari al -8.8%.
La strategia che settimanalmente investe il capitale dividendolo in parti uguali negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva (una versione più aggressiva della strategia di Faber che invece ripartisce il capitale tra liquidità e gli asset con tendenza di medio periodo positivo) ha chiuso questa settimana con un -1.3% anch'essa allontanandosi dal massimo storico raggiuntoquattro settimane fa. Nel 2010 ha avuto un rendimento pari al 12.1% e da inizio 2009 ad oggi ha reso il 24.4%, con un massimo drawdown inferiore al 7%. La volatilità è ben inferiore al 10%.  Il rendimento dal primo gennaio 2011 a oggi è stato pari al -0.6%.

E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.

Ecco l'aggiornamento al 3 giugno 2011.

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