domenica 19 giugno 2011

Aggiornamento al 17 giugno 2011

Prosegue il deterioramento del quadro complessivo: come osservato già la scorsa settimana cinque asset su sei hanno la tendenza di breve periodo negativa e due di questi sono a un passo dall'avere la tendenza di medio periodo pure negativa.

Questa settimana la maglia nera spetta all'indice di materie prime CRB (in euro) che ha chiuso con un -3.3%. Negativi anche l'indice immobiliare che in euro ha perso l'1%, le obbligazioni trentennali dell'eurozona e il cambio euro/dollaro che hanno perso lo 0.3%. Leggermente positivi invece gli indici azionari (+0.3% per lo Standard and Poors 500 in euro e +0.6% per l'indice Eurostoxx).
La strategia top2 perde l'1.8% e la top3 perde l'1.6%: il drawdown della strategia top2 dal massimo di quattodici settimane fa è pari al 12.4%; il drawdown della top3 dal massimo del 7 gennaio 2011 è  pari al 7%.

Le strategie top2 e top3 con copertura del rischio di cambio effettuata da quando il 14 gennaio 2011 la tendenza di medio periodo dell'euro è diventata positiva avrebbero reso rispettivamente il -0.5% e +1.3%. 

Questa settimana l'ordine in classifica degli asset vede l'indice FTSE EPRA-NAREIT Global sorpassare l'indice CRB e occupare la seconda posizione, dietro al cambio euro/dollaro. La  strategia top 2 suddivide quindi il capitale equipesando l'indice FTSE EPRA-NAREIT Global e il cambio euro/dollaro mentre la top 3 aggiunge al paniere anche l'indice CRB. Chi volesse utilizzare le due strategie con la copertura del rischio di cambio utilizzando una leva 3x per il cambio può costruire un portafoglio in questo modo:

top2: 37.5% FTSE EPRA-NAREIT, 37,5% CRB, 25% copertura cambio
top3: 25% S&P500, 25% CRB, 25% FTSE EPRA-NAREIT, 25% copertura cambio

La fase presente di debolezza dei mercati è resa evidente dal fatto che tutti gli asset hanno la tendenza a breve termine negativa con la sola eccezione delle obbligazioni dell'area euro a scadenza trentennale. Rimane positiva la tendenza di medio periodo per il cambio euro/dollaro, l'indice CRB, l'indice FTSE EPRA/NAREIT Global (immobili) e l'indice S&P500. Nel caso dell'indice CRB una ulteriore correzione di poco superiore al 2% sarebbe sufficiente per passare a una tendenza di medio periodo negativa; nel caso dell'indice S&P500 sarebbe sufficiente un calo inferiore all'1%!

In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande  più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.

In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.

Dall'inizio del 2011 il rendimento (valutato in euro) di un portafoglio che ogni settimana investe nei primi 2 asset (top2) della tabella è pari al -10.5%, se investito nei primi tre asset (top3) il rendimento è stato del  -4.9%. Nell'intero 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4% e nel 2010 il 22.4% e il 18.2%.

Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle due strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.


Il rendimento annuale composto della strategia top2 è del 8.9%, con una volatilità del 12.2%, un massimo drawdown del 12.4% e un indice di Sharpe di circa 0.7.

Il rendimento annuale composto della strategia top 3 è pari al 5.8%, con una volatilità dell'11.8%, un massimo  drawdown del 15.1% e un indice di Sharpe pari a circa  0.4.

La strategia che investe nei primi due asset a condizione che la tendenza di medio periodo sia positiva, e in contanti nel caso contrario, ha reso nell'intero 2009 il 13.9%. Nel 2010 ha coinciso con la top2 con l'eccezione di due sole settimane (questa e questa): la performance complessiva per il 2010 è stata leggermente peggiore della top2, con un +18.6%.

La strategia che semplicemente investe in parti uguali in tutti e 6 gli asset seguiti settimanalmente da Alfaobeta
ha chiuso la settimana con una perdita dello 0.7% allontanandosi così dal massimo raggiunto sette settimane fa: il il drawdown è ora pari al 3.2%.  La strategia ha reso nel 2010 il 12.6% con una volatilità del 10% mentre dall'1 gennaio 2009 ad oggi ha reso il 31% con un massimo drawdown del 14.8%. Il rendimento dal primo  gennaio 2011 è stato leggermente negativo -0.8%. Il portafoglio top2 ha reso il 23.4% dall'1 gennaio 2009 a oggi, con un massimo drawdown del 12.4%: l'ultimo massimo è stato raggiunto il 7 marzo scorso e da allora il drawdown è proprio pari al 12.4%. Il rendimento del portafoglio top2 dal primo gennaio 2011 a oggi è stato pari al -10.5%.
La strategia che settimanalmente investe il capitale dividendolo in parti uguali negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva (una versione più aggressiva della strategia di Faber che invece ripartisce il   capitale tra liquidità e gli asset con tendenza di medio periodo positivo) ha chiuso questa settimana con un -1.1%. Nel 2010 ha avuto un rendimento pari al 12.1% e da inizio 2009 ad oggi ha reso il 23.1%, con un massimo drawdown inferiore al 7%. La volatilità è ben inferiore al 10%.  Il rendimento dal primo gennaio 2011 a oggi è stato pari al -1.6%.

E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.

Ecco l'aggiornamento al 17 giugno 2011.


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