domenica 30 settembre 2012

Aggiornamento al 28 settembre 2012


I mercati continuano la ricerca di un equilibrio, tra l'esaltazione dei programmi di quantitative easing delle banche centrali e le incertezze della politica in Europa e negli U.S.A.: l'incertezza si sa non è amata dagli investitori e degli speculatori. Alla differenza tra rischio e incertezza è dedicato il commento di questa settimana di John Mauldin, che si apre con una famosissima citazione di John Maynard Keynes:
“By ‘uncertain’ knowledge, let me explain, I do not mean merely to distinguish what is known for certain from what is only probable. The game of roulette is not subject, in this sense, to uncertainty; nor is the prospect of a Victory bond being drawn. Or, again, the expectation of life is only slightly uncertain. Even the weather is only moderately uncertain. The sense in which I am using the term is that in which the prospect of a European war is uncertain, or the price of copper and the rate of interest twenty years hence, or the obsolescence of a new invention, or the position of private wealth owners in the social system in 1970. About these matters there is no scientific basis on which to form any calculable probability whatever.”

L'incertezza continua a penalizzare l'euro e le azioni europee più di quanto non avvenga oltre l'Atlantico:
l'euro ha perso l'1% sul dollaro scendendo in settimana fino a un minimo di 1,283. L'indice Eurostoxx ha addirittura perso il 4,1%, trascinato al ribasso dalle banche che hanno perso quasi il 7% in quattro sedute.
Prosegue il rimbalzo delle obbligazioni trentennali dell'eurozona con un +1,4%. 

La strategia  top2 ha perso questa settimana il 2,2%, un po' meglio ha fatto ltop3 che ha comunque perso l'1%. Nel 2012 i rendimenti rispettivi sono stati finora pari al +5,9% e al +9,6%.  Nel 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4%, nel 2010 il 22.4% e il 18.2% mentre hanno chiuso negativamente il 2011 (-13,2% e -6,6%). Il rendimento composto annualizzato dal 1 gennaio del 2009 ad oggi è rispettivamente pari a +6,5% e +5,8% con massimo drawdown 16,9% e 15,1% e volatilità  11,3% e 10,8%. Negli ultimi dodici mesi entrambe le strategie sono state considerevolmente meno volatili: la volatilità della  top2 è stata del 7,6% e quella della  top3 il 6,9%.

La strategia che investe negli asset con  tendenza di medio periodo positiva questa settimana ha perso lo 0,4%: la diversificazione ha aiutato a contenere i danni! Nel 2012 il rendimento finora è stato pari al +6,5%. Positivo il 2009 +11,7%  e il 2010 con un rendimento pari al +12.1% leggermente negativo invece il 2011 con un -3,3%.  Il rendimento composto annualizzato dal 1 gennaio del 2009 ad oggi è  pari al  +7,0%, con un massimo drawdown del 9,2% e volatilità 10,2%.

La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle tre strategie negli ultimi 3 anni:


Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle tre strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.


E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.

Tutti gli asset hanno la tendenza di medio periodo positiva. Tutti gli  asset hanno la  tendenza di breve periodo positiva. 

Proseguono i balletti nella classifica degli asset: dopo la correzione l'indice Eurostoxx lascia la prima posizione (appena conquistata una settimana fa) scivolando alla quarta, al suo posto tornano le obbligazioni trentennali dell'eurozona che proseguono la serie positiva iniziata quindici giorni fa. Al secondo posto troviamo  l'indice SP500, al terzo l'indice immobiliare globale, chiudono la classifica il cambio euro/dollaro (quinto) e le materie prime (sesto posto). Il  portafoglio della strategia  top2 dividerà  il capitale in due parti uguali tra  le obbligazioni trentennali dell'eurozona e l'indice Sp500, mentre nel  portafoglio della strategia  top3 il capitale sarà diviso per  1/3 nelle obbligazioni trentennali dell'eurozona,  per 1/3 nelle azioni U.S.A. (indice SP500) e il rimenente 1/3 nell'indice immobiliare globale. La strategia che investe negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva divide il capitale in sei parti uguali: cambio euro/dollaro, materie prime, indice immobiliare globale, indice SP500,  obbligazioni trentennali dell'eurozona e indice Eurostoxx. 

In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande  più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.

Ecco l'aggiornamento al 28 settembre 2012. 


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