domenica 6 marzo 2011

Aggiornamento al 4 marzo 2011

Per fortuna non ho investimenti quotati a Riad! In due giorni questa settimana la borsa saudita ha perso l'11%, con i finanziari che hanno addirittura perso il doppio. Ma il fatto più significativo per Alfa o Beta? questa settimana è stata l'accelerazione della corsa dell'euro che l'ha portato per qualche istante nella giornata di venerdì a superare quota 1,4. L'euro ha tratto la sua forza dalle dichiarazioni che il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet ha rilasciato giovedì nella conferenza stampa di fine vertice. Trichet ha spiegato come a inizio aprile potrebbe arrivare un primo aumento del costo del denaro, probabilmente nell’ordine di 25 punti base. La corsa dell'euro ha approffittato anche  della sempre più consistente divergenza di opinioni e di toni tra una BCE ossessivamente preoccupata dall'inflazione e una Fed concentrata  esclusivamente sul fronte occupazione e crescita. Il giorno prima infatti Bernanke aveva addirittura accennato alla possibilità di un terzo round di quantitative easing. Rimangono sull'euro le ombre della crisi del debito dei PIGS e della salute delle banche (venerdì hanno preso il via i nuovi stress test il cui esito sarà reso noto a giugno). Intanto giovedì prossimo 10 marzo si riunirà il comitato esecutivo della BoE (Bank of England): se le dichiarazioni del governatore Marvyn King dovessero essere dello stesso tono di quelle di Trichet non mi sorprenderebbe che lo sfondamento di quota 1,4 da parte dell'euro si realizzasse.

Tra gli asset settimanalmente seguiti da Alfa o Beta? chiudono la settimana in rialzo l'indice CRB (+1.6% in euro) l'euro (+1.6%) e l'indice immobiliare globale (0.8% in euro). Prosegue invece la correzione degli indici azionari: -1.5% l'indice S&P500 in euro (in realtà il rendimento delle azioni U.S.A. in dollari è stato leggermente positivo, ma la forza dell'euro ha cancellato il piccolo passo in avanti dell'indice) e -0.8% l'indice Eurostoxx. Crollano le obbligazioni governative trentennali (-1.2%) spinte al ribasso dalla prospettiva di un rialzo dei tassi dell'eurozona.

Questa settimana la strategia top2 guadagna lo 0.1% mentre la top3 perde lo 0.2%: la strategia top2 segna così un nuovo massimo storico. Il drawdown della top3 dal massimo del 7 gennaio 2011 sale invece all'1.6%.

L'ordine in classifica degli asset questa settimana vede l'ascesa dell'euro che si assesta al terzo posto e la discesa dal terzo al quinto posto dell'indice Eurostoxx. Già la settimana scorsa avevamo osservato come l'euro avesse una tendenza di breve periodo fortemente rialzista e il sorpasso di questa settimana conferma le attese. Le prime due posizioni rimangono occupate dall'indice CRB e dall'indice S&P500 e alla quasta posizione rimane l'indice immobiliare globale FTSE EPRA/NAREIT.

La composizione del portafoglio della strategia top2 rimane invariata: il capitale viene diviso a metà tra le materie prime (CRB) e le azioni U.S.A. (S&P500); la strategia top3 invece suddivide il capitale in tre parti uguali, aggiungendo ai due asset precedenti il cambio euro/dollaro. L'unico asset con tendenza a medio termine negativa sono le obbligazioni governative europee a scadenza trentennale.

In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande  più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.

In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.

Dall'inizio del 2011 il rendimento (valutato in euro) di un portafoglio che ogni settimana investe nei primi 2 asset (top2) della tabella è pari al 2.2%, se investito nei primi tre asset (top3) il rendimento scende allo 0.7%. Nell'intero 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4% e nel 2010 il 22.4% e il 18.2%. I rendimenti nei primi due mesi del 2011 della top2 e della top3 hanno risentito negativamente della forza dell'euro: in particolare la top2 è stata costantemente investita nell'indice CRB e nell'indice S&P500 e il rendimento in dollari della top2 dal 1 gennaio ad oggi è stato pari al 7.0%. Chi volesse coprire il rischio di cambio ha ora a disposizione anche due ETN negoziati a Milano: EUS3.MI consente di prendere una posizione al rialzo sul cambio dollaro/euro con leva 3x, mentre USE3.MI corrisponde a una posizione rialzista sul cambio euro/dollaro con leva 3x. Quest'ultimo, negoziato dal 12 febbraio scorso, ha avuto un rialzo di circa il 10% (il cambio euro/dollaro ha guadagnato circa il 3.2% dalla chiusura dell'11 febbraio a quella del 3 marzo).

Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle due strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.

Il rendimento annuale composto della strategia top2 è del 17.1%, con una volatilità del 12.0%, un massimo drawdown del 7.6% e un indice di Sharpe circa 1.3

Il rendimento annuale composto della strategia top 3 è pari al 9.5%, con una volatilità del 12.2%, un massimo drawdown del 15.1% e un indice di Sharpe circa 0.6.

La strategia che investe nei primi due asset a condizione che la tendenza di medio periodo sia positiva, e in contanti nel caso contrario, ha reso nell'intero 2009 il 13.9%. Nel 2010 ha coinciso con la top2 con l'eccezione di due sole settimane (questa e questa): la performance complessiva per il 2010 è stata leggermente peggiore della top2, con un +18.6%.

La strategia che semplicemente investe in parti uguali in tutti e 6 gli asset seguiti settimanalmente da Alfaobeta
ha chiuso la settimana con un +0.1%. La strategia ha reso nel 2010 il 12.6% con una volatilità del 10% mentre dall'1 gennaio 2009 ad oggi ha reso il 35.0% con un massimo drawdown del 14.8%. Nello stesso periodo il portafoglio top2 ha reso il 40.9% con un massimo drawdown del 7.6%. La strategia che settimanalmente investe il capitale dividendolo in parti uguali negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva (una versione più aggressiva della strategia di Faber che invece ripartisce il capitale tra liquidità e gli asset con tendenza di medio periodo positivo) ha chiuso positivamente questa settimana con un +0.35%, nel 2010 ha avuto un rendimento pari al 12.1% e da inizio 2009 ad oggi ha reso il 27.7%, con un massimo drawdown inferiore al 7%.

E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.

Ecco l'aggiornamento al 4 marzo 2011.

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