domenica 20 febbraio 2011

Aggiornamento al 18 febbraio 2011

Il ruggito dell'euro: mentre si riuniscono a Parigi i ministri del G20 la moneta unica europea ha messo a segno un piccolo rally che l'ha portata dal minimo di appena 1.343 di lunedì mattina a superare quota 1.37 nel pomeriggio di venerdì. Molti commentatori associano questo rimbalzo all'avanzata generale di tutti gli asset rischiosi e alle dichiarazioni di Lorenzo Bini Smaghi (membro del comitato esecutivo della BCE) secondo il quale le pressioni sul fronte dei prezzi potrebbero convincere la BCE ad innalzare i tassi di interesse. Insieme all'euro le prime pagine dei giornali finanziari sono dedicate ai nuovi massimi dell'argento, che superando quota 32 dollari sfonda una barriera che non veniva superata addirittura dal 1980: il rapporto tra il prezzo dell'oro e quello dell'argento è così ai minimi dal 1998.


In rialzo anche la maggior parte degli asset settimanalmente seguiti da Alfa o Beta? Il progresso più significativo lo hanno messo a segno le obbligazioni governative trentennali rimbalzando dell'1.2% da uno stato di cronico ipervenduto che le accompagna da molte settimane. Molto bene anche l'indice Eurostoxx con un +1.2% e come osservato sopra l'euro con un +1%. La forza dell'euro ha cancellato i progressi messi a segno dagli asset denominati in dollari: valutato in euro l'indice CRB è avanzato dello 0.1%, l'indice S&P500 è rimasto pressochè invariato in euro e l'indice immobiliare globale ha messo a segno un modesto +0.2% (sempre in euro).

Questa settimana la strategia top2 guadagna lo 0.1%  mentre la top3 guadagna lo 0.4%: la strategia top2 supera così di un soffio il massimo del 7 gennaio 2011 e segna il nuovo massimo storico. Il drawdown della top3 dal massimo del 7 gennaio 2011 scende invece allo 0.5%.

L'ordine in classifica degli asset questa settimana è invariato, con un testa a testa tra l'indice CRB e l'indice S&P500 che per ora conferma la prima piazza per l'indice di materie prime. La composizione dei portafogli delle strategie top2 e top 3 rimane invariata: la prima continua a suddividere il capitale in parti uguali tra le materie prime (CRB) e le azioni U.S.A. (S&P500); la top 3 lo suddivide in tre parti uguali, aggiungendo ai due asset precedenti l'indice Eurostoxx.  L'unico asset con tendenza a medio termine negativa sono le obbligazioni governative europee a scadenza trentennale.

In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande  più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.

In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.

Dall'inizio del 2010 il rendimento (valutato in euro) di un portafoglio che ogni settimana investe nei primi 2 asset (top2) della tabella è pari al 24.9%, se investito nei primi tre asset (top3) il rendimento scende al 20.3%. Nell'intero 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4%.

Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle due strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.

Il rendimento annuale composto della strategia top2 è del 17.3%, con una volatilità del 12.2%, un massimo drawdown del 7.6% e un indice di Sharpe circa 1.3

Il rendimento annuale composto della strategia top 3 è pari al 10.2%, con una volatilità del 12.3%, un massimo drawdown del 15.1% e un indice di Sharpe circa 0.7


La strategia che investe nei primi due asset a condizione che la tendenza di medio periodo sia positiva, e in contanti nel caso contrario, ha reso nell'intero 2009 il 13.9%. Nel 2010 ha coinciso con la top2 con l'eccezione di due sole settimane (questa e questa): la performance complessiva per il 2010 è stata leggermente peggiore della top2, con un +18.6%.

La strategia che semplicemente investe in parti uguali in tutti e 6 gli asset seguiti settimanalmente da Alfaobeta
ha chiuso la settimana con un progresso dello 0.6%. La strategia  ha reso nel 2010 il 12.6% con una volatilità del 10%  mentre  dall'1 gennaio 2009 ad oggi ha reso il 35.6% con un massimo drawdown del 14.8%. Nello stesso periodo il portafoglio top2 ha reso il 40.8% con un massimo drawdown del 7.6%. La strategia che settimanalmente investe il capitale dividendolo in parti uguali negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva (una versione più aggressiva della strategia di Faber che invece ripartisce il capitale
tra liquidità e gli asset con tendenza di medio periodo positivo) ha guadagnato questa settimana lo 0.5%, nel 2010 ha avuto un rendimento pari al 12.1% e da inizio 2009 ad oggi ha reso il 28.3%, con un massimo drawdown inferiore al 7%.

E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.

Ecco l'aggiornamento al 18 febbraio 2011.

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