Ecco l'asset allocation consigliata da Morningstar:
Gli asset azionari pesano al 50% e si sommano a un 19% di obbligazioni governative inflation-linked, 4% di liquidità, 9% di obbligazioni a breve termine e il rimanente 18% investito in obbligazioni corporate e municipali.
Utilizzando l'asset allocation backtester di assetplay.net il migliore clone del portafoglio che mi è riuscito di costruire con gli asset a disposizione è costruito come vedete in figura
Ed ecco come se l'è cavata nel periodo 1972-2008 (in dollari U.S.A.): un rendimento annualizzato del 9.4% con una deviazione standard del 10% e un massimo drawdown (su dati annuali) intorno al 19%.In questo caso i risultati sono deludenti: il rendimento annualizzato supera a fatica quello del profilo moderato, mentre la volatilità e soprattutto il drawdown sono decisamente superiori. Quest'ultimo mi sembra davvero troppo alto: quasi il 20% su dati annualizzati si traduce probabilmente nel 25-30% o più su dati mensili o settimanali, difficile da sopportare per la maggior parte degli investitori). Altre formule analizzate su Alfaobeta, come l'asset allocation secondo mio cuggino e i portafogli ben diversificati discussi in questo post hanno generato rendimenti comparabili con un rischio molto inferiore (nel primo caso il drawdown è poco più di due terzi di quello del portafoglio analizzato oggi), oppure rendimenti decisamente superiori (quasi il 12%) con un rischio confrontabile (come nel secondo caso, date un'occhiata all'ultimo portafoglio tra quelli discussi qui).
Ricordo a tutti i lettori che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.
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