domenica 29 aprile 2012

Le politiche economiche degli zombie. Aggiornamento al 27 aprile 2012

Secondo Krugman gli austeriani stanno finalmente battendo ritirata, almeno sul fronte delle idee (assai meno su quello delle politiche economiche):  something has changed in the past few weeks. Several events — the collapse of the Dutch government over proposed austerity measures, the strong showing of the vaguely anti-austerity François Hollande in the first round of France’s presidential election, and an economic report showing that Britain is doing worse in the current slump than it did in the 1930s — seem to have finally broken through the wall of denial. Suddenly, everyone is admitting that austerity isn’t working.
The question now is what they’re going to do about it. And the answer, I fear, is: not much.
For one thing, while the austerians seem to have given up on hope, they haven’t given up on fear — that is, on the claim that if we don’t slash spending, even in a depressed economy, we’ll turn into Greece, with sky-high borrowing costs.
Now, claims that only austerity can pacify bond markets have proved every bit as wrong as claims that the confidence fairy will bring prosperity. Almost three years have passed since The Wall Street Journal breathlessly warned that the attack of the bond vigilantes on U.S. debt had begun; not only have borrowing costs remained low, they’ve actually fallen by half. Japan has faced dire warnings about its debt for more than a decade; as of this week, it could borrow long term at an interest rate of less than 1 percent.
C'è anche chi prevede i tassi decennali U.S.A. scendere fino allo 0,5%.Scrive infatti Faber: If you align the Japan series starting in 1990 and the US in 2000 you have a similar trend in interest rates.  The interesting thing to note is that after initally crossing below 2% JGBs have not risen above that ceiling for the past 10 years.  Nor has their yield curve ever gone negative in the past 20 years.  Japanese bonds have returned over 30% since initially crossing below 2% and Japanese stocks have had negative returns over the period…. Ridicolo? Forse. O forse no?
Se davvero, come dice Krugman, siamo destinati a sopravvivere in un mondo di politiche economiche zombie allora anche la prospettiva dei tassi decennali U.S.A. allo 0,5% diventa meno incredibile...
...serious analysts now argue that fiscal austerity in a depressed economy is probably self-defeating: by shrinking the economy and hurting long-term revenue, austerity probably makes the debt outlook worse rather than better.
So we’re now living in a world of zombie economic policies — policies that should have been killed by the evidence that all of their premises are wrong, but which keep shambling along nonetheless. And it’s anyone’s guess when this reign of error will end.



Ma c'è un po' di speranza. Mentre Standard and Poor's abbassava il rating della Spagna (da A a BBB+), rivedendo al ribasso le stime di crescita e al rialzo (!!!) quelle del tasso di disoccupazione (già al 24,4% !!! ma il tasso di disoccupazione giovanile è il 50%) il Wall Street Journal osservava come l'austerità non possa essere la soluzione per la crisi spagnola In Spain, where the debt-to-GDP level of 68.5% is well below the 87.2% euro-area aggregate, arguably the most urgent challenge is to overhaul a growth model crushed by the collapse of the construction industry and related businesses. While the budget deficit needs to be reduced from 8.5% of GDP, doing so quickly will hurt growth. Worse, the pain of austerity—unemployment is 23.6%—risks undermining support for structural reforms that could boost long-term growth. And with concerns over austerity pushing up bond yields, the country effectively faces tighter monetary and fiscal policy at the same time.(...) Europe may be shifting stance. ECB President Mario Draghi says euro-zone nations need a "growth pact" and even German Chancellor Angela Merkel is talking about growth—although both rule out economic stimulus. A debate about whether the euro zone should rethink the 3% target might ultimately be a good thing.


A dispetto delle cattive notizie la settimana appena conclusosi è stata davvero molto buona per tutti gli asset seguiti da Alfa o Beta? L'indice Eurostoxx ha segnato il miglior progresso (+1,6%) seguito dall'indice SP500 in euro (+1,5%) e dall'indice immobiliare globale (+1,5% in euro). In rialzo anche le  materie prime (+1,1% in euro), le obbligazioni  trentennali dell'eurozona (+0,6%) e iil cambio euro/dollaro (+0,3%). 


La strategia  top2  questa settimana ha avuto un rendimento pari al +1,5% e la top3 pari al +1,2%.  Nel 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4%, nel 2010 il 22.4% e il 18.2% mentre hanno chiuso negativamente il 2011 (-13,2% e -6,6%). Il rendimento composto annualizzato dal 1 gennaio del 2009 ad oggi è rispettivamente pari a +6,6% e +5,2% con massimo drawdown 16,9% e 15,1% e volatilità  11,4% e 10,9%. Negli ultimi dodici mesi entrambe le strategie sono state considerevolmente meno volatili, ignorando in gran parte gli alti e bassi legati alla crisi del debito dei PIIGS: la volatilità della  top2 è stata del 9,7% e addirittura quella della  top3 un (relativamente) tranquillo 8,1%.


La strategia che investe negli asset con  tendenza di medio periodo positiva questa settimana  ha chiuso invariata (il portafoglio era lo stesso della  top3).  Positivo il 2009 +11,7%  e il 2010 con un rendimento pari al +12.1% leggermente negativo invece il 2011 con un -3,3%.   Il rendimento composto annualizzato dal 1 gennaio del 2009 ad oggi è  pari al  +6,0%, con un massimo drawdown del 9,2% e volatilità 10,2%.


La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle tre strategie negli ultimi 3 anni:




Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle tre strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.




E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.


Quattro asset hanno la  tendenza di medio periodo positiva: l'indice SP500, l'indice immobiliare globale, le obbligazioni dell'eurozonae l'indice Eurostoxx (che sale al quarto posto, mentre il cambio euro/dollaro scivola al quinto, benchè abbia ora la tendenza di breve periodo positiva). Tra questi quattro solo  l'indice SP500 e l'indice immobiliare globale hanno anche la tendenza di breve periodo positiva.


Invariato il portafoglio delle strategie top2 (50%  del capitale nelle obbligazioni trentennali dell'eurozona e  50% nell'indice SP500) e top3 ( che investe  il capitale dividendolo per   1/3 nell'indice SP500, 1/3 nelle obbligazioni trentennali dell'eurozona e 1/3 nell'indice immobiliare globale) mentre la strategia che investe negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva  divide ora il capitale in quattro parti uguali tra obbligazioni trentennali dell'eurozona, indice SP500, indice immobiliare globale e indice Eurostoxx.


In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande  più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.


Ecco l'aggiornamento al 27 aprile  2012.



martedì 24 aprile 2012

La bolla immobiliare in Spagna

La dimensione della bolla immobiliare spagnola, relativamente alla ricchezza e alla popolazione, è impressionante e fa sembrare la bolla USA una bazzeccola: guardate i grafici in questo post

The Pain in Spain


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lunedì 23 aprile 2012

Aggiornamento al 20 aprile 2012.


Le novità della settimana sono due: il rimbalzo dell'euro sul dollaro (+1,1%) e il bel rialzo messo a segno dall'indice immobiliare globale (+1,1% in euro ma oltre il 2,1% in dollari). Deboli le materie prime (-1,6% in euro) mentre l'indice SP500 in euro (-0,6%), l'indice Eurostoxx (+0,6%) e le obbligazioni  
trentennali dell'eurozona (-0,5%) hanno avuto solo leggeri aggiustamenti. 


La strategie  top2  questa settimana ha avuto un rendimento pari al -0,5% top3 ha chiuso invariata.  Nel 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4%, nel 2010 il 22.4% e il 18.2% mentre hanno chiuso negativamente il 2011 (-13,2% e -6,6%). Il rendimento composto annualizzato dal 1 gennaio del 2009 ad oggi è rispettivamente pari a +6,2% e +4,9% con massimo drawdown 16,9% e 15,1% e volatilità  11,4% e 10,9%.


La strategia che investe negli asset con  tendenza di medio periodo positiva questa settimana  ha chiuso invariata (il portafoglio era lo stesso della  top3).  Positivo il 2009 +11,7%  e il 2010 con un rendimento pari al +12.1% leggermente negativo invece il 2011 con un -3,3%.   Il rendimento composto annualizzato dal 1 gennaio del 2009 ad oggi è  pari al  +6,0%, con un massimo drawdown del 9,2% e volatilità 10,2%.


La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle tre strategie negli ultimi 3 anni:




Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle tre strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.




E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.


Nella classifica settimanale degli asset questa settimana solo l'indice immobiliare globale e il cambio euro/dollaro hanno la tendenza di breve periodo positiva, mentre gli indici SP500, l'indice immobiliare globale e le obbligazioni dell'eurozona hanno la tendenza di medio periodo positiva. Le obbligazioni dell'eurozona scivolano al terzo posto, mentre la prima posizione è occupata ex-aequo dall'indice SP500 e dall'indice immobiliare globale.


Invariato il portafoglio delle strategie: top2 (50%  del capitale nelle obbligazioni trentennali dell'eurozona e  50% nell'indice SP500), top3 ( che investe  il capitale dividendolo per   1/3 nell'indice SP500, 1/3 nelle obbligazioni trentennali dell'eurozona e 1/3 nell'indice immobiliare globale) e la strategia che investe negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva (che divide ora il capitale in tre parti uguali tra obbligazioni trentennali dell'eurozona, indice SP500 e indice immobiliare globale, la stessa composizione e ponderazione del portafoglio della strategia top3).


In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande  più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.


Ecco l'aggiornamento al 20 aprile  2012.




mercoledì 18 aprile 2012

Il fondo hedge che cinguetta...

L'idea di utilizzare delle misure del sentiment degli investitori e dei traders per il market timing si è evoluta considerevolmente negli ultimi anni, grazie alla disponibilità di dati semplicemente inaccessibili in passato.

Uno degli sviluppi più originali si basa sulle misure di sentiment che si possono dedurre dall'analisi dei social networks (si veda, ad esempio, l'articolo Modeling public mood and emotion: Twitter sentiment and socioeconomic phenomena). 

In Twitter mood predicts the stock market gli autori Johan Bollen, HuinaMao, Xiao-Jun Zeng analizzano la correlazione tra i tweets contenenti le faccine ( :) oppure :( e così via) scambiati quotidianamente e i rendimenti giornalieri dell'indice Dow Jones Industrial Average (DJIA). Più precisamente, oltre a guardare la correlazione i ricercatori hanno fatto un'analisi di causalità di Granger, una tecnica di analisi statistica che permette di stabilire se la considerazione di una certa serie temporale (in questo caso le indicazioni di umore dedotte dalle faccine scambiate su Twitter) migliora l'accuratezza della previsione di un'altra prefissata serie temporale (le variazioni giornaliere dell'indice DJIA).

I risultati sono sorprendenti, con un'accuratezza dell'87.6% nella previsione del segno (positivo o negativo) delle variazioni giornaliere dell'indice!

Non stupisce che l'industria degli hedge funds non si sia fatta sfuggire un'occasione simile, e abbia lanciato un fondo (semi)-quantitativo che si basa su questa idea. Nel video qui sotto, tratto dal sito http://www.opalesque.tv/ potete ascoltare un'intervista con Paul Hawtin, il fondatore di Derwent Capital Markets e il gestore del Derwent Absolute Return Fund. Qui invece potete seguire i rendimenti mensili (dal gennaio 2012) del fondo.


martedì 17 aprile 2012

Continuano i confronti: indici di hedge funds

Proseguiamo  il confronto del rendimento delle strategie di Alfa o Beta? con i rendimenti conseguiti dall'industria dell'asset management, iniziato in questo post, occupandoci di fondi hedge.

Qui potete trovare degli indici di hedge funds divisi per categorie (Global, Equity, Event Driven, Macro, Relative Value, FX Hedged, regionali).

Le categorie con le quali il confronto è meno disomogeneo sono gli indici Global e Macro:


mentre riporto qui sotto i rendimenti delle strategie  top2, top3 e tendenza di medio periodo positiva dal 2009 ad oggi:



lunedì 16 aprile 2012

Aggiornamento al 13 aprile 2012

Continua la fase di debolezza dei mercati, particolarmente acuta quelli azionari: -1,9% l'indice SP500 in euro, -3,5% l'indice Eurostoxx. Molto deboli anche le materie prime (-1,1% in euro) mentre 
il cambio euro/dollaro (-0,1%), le obbligazioni trentennali dell'eurozona (+0,4%) e l'indice immobiliare globale (-0,2%) hanno avuto solo leggeri aggiustamenti. 


Le strategie  top2  e top3 questa settimana hanno rispettivamente avuto rendimenti pari al -0,7% e -0,5%. Nel 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4%, nel 2010 il 22.4% e il 18.2% mentre hanno chiuso negativamente il 2011 (-13,2% e -6,6%). Il rendimento composto annualizzato dal 1 gennaio del 2009 ad oggi è rispettivamente pari a +6,4% e +4,9% con massimo drawdown 16,9% e 15,1% e volatilità  11,4% e 10,9%.


La strategia che investe negli asset con  tendenza di medio periodo positiva questa settimana  ha perso l'1,3%, particolarmente penalizzata dalla presenza delle azioni europee nella composizione del portafoglio.  Positivo il 2009 +11,7%  e il 2010 con un rendimento pari al +12.1% leggermente negativo invece il 2011 con un -3,3%.   Il rendimento composto annualizzato dal 1 gennaio del 2009 ad oggi è  pari al  +6,1%, con un massimo drawdown del 9,2% e volatilità 10,2%.


La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle tre strategie negli ultimi 3 anni:




Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle tre strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.




E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.


Nella classifica settimanale degli asset questa settimana nessuno degli asset ha la tendenza di breve periodo positiva, un segno ulteriore dell'indebolimento del quadro complessivo, ulteriormente evidenziato dalle azioni europee che ora hanno anche la tendenza  di medio periodo negativa. Continua il balletto nelle prime due posizioni tra l'indice SP500 (che scivola nuovamente al secondo posto) e le obbligazioni dell'eurozona.


Invariato il portafoglio delle strategie top2 (50%  del capitale nelle obbligazioni trentennali dell'eurozona e  50% nell'indice SP500) e top3 ( che investe  il capitale dividendolo per   1/3 nell'indice SP500, 1/3 nelle obbligazioni trentennali dell'eurozona e 1/3 nell'indice immobiliare globale).  La strategia che investe negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva divide ora il capitale in tre parti uguali tra obbligazioni trentennali dell'eurozona, indice SP500 e indice immobiliare globale, la stessa composizione e ponderazione del portafoglio della strategia top3.


In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande  più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.


Ecco l'aggiornamento al 13 aprile  2012.


sabato 14 aprile 2012

Alfaobeta a confronto con i professionisti: non sempre "you get what you pay for...".

La performance delle strategie top2, top3  e tendenza di medio periodo positiva settimanalmente tracciata da Alfa o Beta? non è stata particolarmente entusiasmante negli ultimi 15 mesi:
ecco i rendimenti ottenuti nel periodo 2 gennaio 2011 - 6 aprile 2012 (ovviamente la valuta di riferimento è l'euro)


top2                                                       -10,44%

top3                                                         -2,58%

tendenza di medio periodo positiva       -1,85%




Gli ultimi quindici mesi sono però stati difficili per chiunque implementasse strategie di tipo trend-following: è interessante confrontarsi con i rendimenti ottenuti da alcuni professionisti.

Il fondo GTAA è il fondo lanciato nell'ottobre del 2010 da Cambria Asset Management, e il portfolio manager è lo stesso Mebane Faber, al cui fortunato articolo A Quantitative Approach to Tactical Asset Allocation si ispira in parte la strategia tendenza di medio periodo positiva (che tuttavia è più aggressiva, investendo intermente il capitale disponibile negli asset con tendenza di medio periodo positiva). Ecco il rendimento di GTAA dal 2 gennaio del 2011 al 6 aprile 2012

GTAA        (in dollari)                                                 -5,01%  

GTAA        (in euro)                                                   -3,18%  

Ecco i rendimenti ottenuti (in dollari) da alcuni famosissimi gestori di managed futures (i cinque più importanti al mondo in termini di AUM - assets under management) nel periodo 4 gennaio 2012 - 12 aprile 2012



Qui trovate il profilo del fondo AQR Managed Futures (-8,46% in dollari): il costo annuale dell'ETN è pari all'1,5%.

Qui invece trovate quello dell'ETN ELEMENTS Linked to the S&P Commodity Trends Indicator - Total Return (LSC), emesso da HSBC USA e con un costo annuale dello 0,75%.

Il fondo Altegris Managed Futures Strategy A (MFTAX) ha addirittura un costo annuale del 3,86% ... che si somma a una commissione massima di ingresso (Max Front End Sales Load) del 5.75%.

Infine MutualHedge Frontier Legends A (MHFAX): il costo annuale è appena il 5,93%....e la commissione massima di ingresso...5,75%. Se ve la applicano, il primo anno già dovete sperare in un +12,79% solo per finire in pari con i costi (!)

Meditate, gente, meditate (e magari fate un po' di pubblicità ad Alfa o Beta?)...

giovedì 12 aprile 2012

OT: l'analisi quantitativa di una vita (al computer)

Il New York Times dedica un articolo all'analisi quantitativa di 23 anni di posta elettronica che potete leggere sul blog di Stephen Wolfram.


One day I’m sure everyone will routinely collect all sorts of data about themselves. But because I’ve been interested in data for a very long time, I started doing this long ago. I actually assumed lots of other people were doing it too, but apparently they were not. And so now I have what is probably one of the world’s largest collections of personal data.
Wolfram è un tipo un po' particolare: oltre ad aver conservato i messaggi di posta elettronica ricevuti e spediti negli ultimi 23 anni ha anche registrato tutti i tasti che ha battuto sulla tastiera del suo computer...
 For many years, I’ve captured every keystroke I’ve typed—now more than 100 million of them
e tutte le telefonate che ha fatto (negli ultimi anni ha trascorso in media quasi 5 ore al giorno al telefono, non lo invidio proprio...)

Secondo Wolfram e il NYTimes questo tipo di registrazioni 
... may someday end up serving as a kind of personal historian, as well as a potential coach for improving work habits and productivity. The data could also be a treasure trove for people writing their autobiographies, or for biographers entrusted with the information.
Dr. Wolfram has also scanned 230,000 pages of paper documents and, when possible, fed them through an optical character reader. He has at the ready his medical test data, complete genome, GPS location tracks, room-by-room motion sensor data and much more — all possible fodder for future analysis.
People, sometimes known as self-quants, have been hard at work in the medical arena. One is Larry Smarr, a computer science professor at the University of California, San Diego, who also directs the California Institute for Telecommunications and Information Technology in La Jolla.
Dr. Smarr wears one wireless sensor to monitor the calories he burns and another to see how well he sleeps. He is keeping track of the bacteria in his body, about 100 different variables in his blood and many other fine points in his biochemistry.
After examining the data, he makes changes to improve his health. (So far, he’s lost weight and gained hours of deep sleep, he says.)
“There’s so much information you can track,” Dr. Smarr says. “And the cost of measuring and analyzing the data about ourselves just keeps on decreasing.”
Non sono sicuro di cosa voglia dire, e ancor meno sono sicuro dell'uso che un giorno sarà possibile fare dell'ingente mole di dati personali che più o meno inconsapevolmente ogni giorno lasciamo dietro di noi. Tuttavia non sarei così certo di quanto scrive, nello stesso numero del NYTimes, uno psicologo, rispondendo alla domanda se gli algoritmi possano o meno calcolare in modo attendibile l'affinità tra due persone: 
It may not be a problem that software can solve on its own, said Eli Finkel, a professor of social psychology at Northwestern University. “Technology is not the way to figure out who is compatible and will never be,” he said. “At the end of the day, the human algorithm — neural tissue in our cranium called a brain — has evolved over a long period of time to size up people efficiently. On a blind date, a person arrives and in that instant I can say I’m glad I did this or regret it.”
Professor Finkel, along with several other researchers, published a study this year raising doubts about the idea that a personality test or algorithm of the kind popularized on eHarmony, can help you meet a potential mate.
Sites that say algorithms can help you find your soul mate “are probably spitting in the wind,” said Harry Reis, a professor of psychology at the University of Rochester and a co-author of the algorithm paper, who has written upwards of 120 papers on online dating.
EHarmony counters that the algorithms it uses do work, citing research it conductedinvestigating the satisfaction of couples who met through the site, and their divorce rate.
The system that eHarmony has built is “based on years of empirical and clinical research on married couples,” said Becky Teraoka, an eHarmony spokeswoman. They include “aspects of personality, values and interest, and how pairs match on them, that are most predictive of relationship satisfaction.”
While Professors Finkel and Reis question the value of algorithms, they do say that online dating is useful because it can broaden the pool of people you come across on a regular basis.

lunedì 9 aprile 2012

L'inizio della stagione delle trimestrali

 Domani Alcoa sarà la prima grande società americana ad annunciare i risultati trimestrali. Secondo gli analisti la stagione alle porte sarà la più delicata dell'ultimo paio d'anni, con una crescita attesa degli utili inferiore all'1% (rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno), il tasso di crescita più basso dalla fine della crisi finanziaria. Negli ultimi due trimestri i tassi di crescita sono stati dell'8,4% (per il quarto trimestre del 2011) e dell'11% (per il terzo trimestre). Il settore più forte dovrebbe essere proprio quello finanziario, con una crescita degli utili nel 2012 secondo le stime superiore al 13%. Deboli le utilities e le telecomunicazioni, con utili attesi in calo rispettivamente del 5,7% e dello 0,6%. 

domenica 8 aprile 2012

La festa per la fine dell'eurozona: pizza, chitarra e mandolino. Aggiornamento al 6 aprile 2012

Sbatti il mostro in prima pagina! Così mercoledì mattina il WSJ dedicava l'apertura all'Italia:

Italy Austerity Poses Threat to Economy

facendo poi riferimento alle dichiarazioni del ministro Passera (in perfetto stile Catalano di Quelli della Notte...gli americani sono sempre più fortunati di noi, loro possono contare sugli Yogiismi, e a differenza di Catalano Yogi Berra è stato un grande campione...)
"With austerity, one doesn't grow," Industry Minister Corrado Passera said Tuesday in Rome.
(...) The scenario—unfolding now in Italy, Greece and Spain—would leave troubled euro-zone countries with higher public debt ratios even as they take painful efforts to reduce them. That, in turn, would leave the currency union as a whole vulnerable to further market and political tension.
Italy's fiscal tightening, which began in 2010, is designed to enact tax increases and public-spending cuts amounting to 7% of GDP by 2013. The bulk of the measures are tax increases—on workers' income, but also on consumption and on property assets—which many economists say have a more recessionary effect than public-spending cuts.
A 1% decline in GDP in Italy would amount to €16 billion ($21.3 billion) in lost activity, far larger than the improvement in the budget figure.
L'improvvisa scoperta da parte della grande stampa internazionale che difficilmente si risolverà la crisi del debito dell'eurozona a suon di tagli e di nuove tasse si accompagna con altre lodevoli iniziative.  I cinque finalisti per il premio Wolfson sul miglior modo di dissolvere l'eurozona (250000 sterline decisamente ben spese, visti i miliardi in arbitraggi che l'operazione garantirà ai più abili e... meglio informati...) dimostrano come le migliori intelligenze siano al lavoro per il nostro futuro: 
Wolfson said he had been "fantastically impressed by the entries", and said the idea was to provide "an answer to a problem which at some point Europe is going to have to face".
He added that a breakup would involve the devaluation of a large number of currencies, which in turn would prompt fears of large-scale default. "That threat raises issues of capital flight and how you control capital flows."
The shortlisted entrants said at a London press conference that they remained unconvinced that recent attempts to shore up the single currency would work in anything other than the short term. These have included a second bailout for Greece, the most heavily indebted eurozone member, an increase from €500bn (£420bn) to €800bn in the size of the war chest to stave off speculative attacks, and steps by the European Central Bank to flood eurozone banks with ultra-cheap money.
"Greece will leave within the not too distant future", Bootle said, adding that he hoped the ideas prompted by the prize would help to minimise the disruption of departure. He said that a breakup would not only help the weaker members of the single currency, but also help Germany to rebalance its economy away from exports and towards strong domestic demand.
Tepper said he thought there would be an attempt to muddle along, but eventually those "countries that see an economic benefit to exit will do so. Economic pressures will force countries to exit."
Scott, a former economic adviser to Tony Blair, described the single currency as "a doomsday machine that is not only undermining economies but undermining democracy".
He added: "The question of currency breakup is clearly enormously complex, spanning financial and legal arrangements. We were impressed by a number of the entrants' efforts to grapple with these issues. We felt it was only fair to give finalists the opportunity to refine their thoughts." 

Ma  anche le nuove generazioni non si tirano indietro! 
Ha avuto un'ampia eco la  proposta di un bambino olandese di 11 anni: la metafora utilizzata dimostra che è sciocco disperare, finchè c'è pizza c'è speranza...
Herman explains: "All these euros together form a pancake or a pizza (see on top in the picture). Now the Greek government can start to pay back all their debts, everyone who has a debt gets a slice of the pizza."

Siamo dunque in buone mani, sereni e tranquilli: tutto si aggiusterà, e gli italiani potranno sicuramente continuare ad abitare il paradiso terrestre dell'eurozona, magari con qualche protesta tedesca, che mal sopportano i nostri canti di gioia, accompagnati da chitarra e mandolino (senza esagerare però...altrimenti ci cacciano!)


La breve settimana appena trascorsa (venerdì i mercati erano chiusi) ha sostanzialmente confermato le preoccupazioni crescenti sull'eurozona. Ne hanno risentito il cambio euro/dollaro (-1,9%), le azioni europee (-3,2%) e le obbligazioni trentennali dell'eurozona (-1,5%). La debolezza del cambio ha cancellato le correzioni sui mercati azionari U.S.A., sugli indici immobiliari e delle materie prime, riportando in positivo i rendimenti in euro. 

Le strategie  top2  e top3 questa settimana hanno rispettivamente avuto rendimenti pari al -0,2% e +0,2%. Nel 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4%, nel 2010 il 22.4% e il 18.2% mentre hanno chiuso negativamente il 2011 (-13,2% e -6,6%). Il rendimento composto annualizzato dal 1 gennaio del 2009 ad oggi è rispettivamente pari a +6,7% e +5,1% con massimo drawdown 16,9% e 15,1% e volatilità  11,4% e 11,0%.

La strategia che investe negli asset con  tendenza di medio periodo positiva questa settimana  ha perso lo 0,9%.  Positivo il 2009 +11,7%  e il 2010 con un rendimento pari al +12.1% leggermente negativo invece il 2011 con un -3,3%.   Il rendimento composto annualizzato dal 1 gennaio del 2009 ad oggi è  pari al  +6,5%, con un massimo drawdown del 9,2% e volatilità 10,2%.

La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle tre strategie negli ultimi 3 anni:


Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle tre strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.


E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.

La classifica settimanale degli asset questa settimana vede il sorpasso compiuto dall'indice SP500 (che torna ad occupare la prima posizione) ai danni delle obbligazioni dell'eurozona che scivolano al secondo posto, perdipiù con  tendenza di breve periodo negativa. L'euro conserva la quinta posizione ma ha nuovamente la tendenza di medio periodo negativa, cancellando il segnale positivo della scorsa settimana. Invariato il portafoglio delle strategie top2 (50%  del capitale nelle obbligazioni trentennali dell'eurozona e  50% nell'indice SP500) e top3 ( che investe  il capitale dividendolo per   1/3 nell'indice SP500, 1/3 nelle obbligazioni trentennali dell'eurozona e 1/3 nell'indice immobiliare globale).  La strategia che investe negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva divide invece il capitale in quattro parti uguali tra obbligazioni trentennali dell'eurozona, indice SP500, indice immobiliare globale e indice Eurostoxx.

In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande  più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.

Ecco l'aggiornamento al 6 aprile 2012.


mercoledì 4 aprile 2012

Quante farfalle nei giardini dell'HFT! La S.E.C. apre un'inchiesta sul trading ad alta frequenza

Il dibattito sulle tecniche utilizzate nel trading algoritmico ad alta frequenza (HFT) e sulla loro legittimità diventa sempre più acceso: il WSJ oggi dà la notizia di una investigazione della S.E.C. ad ampio raggio. Secondo il quotidiano



[SECPROBE]
One such area under SEC scrutiny is the use of routing and trading instructions, known as order types. Many investors use relatively simple order types, such as limit orders, which specify a price at which an investor is willing to buy or sell a stock.
But exchanges also offer more sophisticated order types commonly used by rapid-fire traders that could potentially give them an edge over other investors, according to industry experts. Some allow computer-driven traders to hide orders and prevent them from routing to other exchanges, where the traders may have less control over the order execution.
One order type, called "Hide Not Slide" and offered by the exchange operator Direct Edge Holdings LLC, is among those being scrutinized by the SEC, according to people familiar with the matter. The agency is also looking at a similar order type offered by computerized stock exchange BATS Global Markets Inc., the people said.
Other exchanges also offer order types that share similar characteristics. Representatives of Direct Edge and BATS declined to comment.
The SEC is examining whether such order types unfairly allow high-speed traders to jump ahead of other investors in an exchange's "order book," or the queue of buy and sell orders that are typically ranked by price and when they were received, according to people familiar with the matter.
Another area of focus for the SEC are the rebates some traders earn from exchanges even as other investors pay fees to complete trades, say people familiar with exchange operations and the SEC probes.
The SEC stepped up its scrutiny of these high-speed trading firms and exchanges after the May 6, 2010 "flash crash," when computerized trading triggered a 9% selloff within minutes.
Some aspects of the SEC's inquiry are tied to at least one whistleblower, according to people familiar with the matter.
One of the most prominent lines of inquiry involves BATS, which last month pulled its initial public offering after halting trading due to what it described as a software glitch. On the morning BATS shares began trading, The Wall Street Journal disclosed details of the SEC's investigation into whether superfast-trading firms have exploited their links to BATS and other exchanges to gain an unfair advantage over other investors.
Il livello dello scontro è tale che il WSJ pubblica simultaneamente alle notizie (dovute) riportate nell'articolo precedente una difesa a spada tratta dell'HFT  dal titolo eloquente:

Can We Live With High-Speed Trading? The alternative is to place politics above innovation.


Dopo una difesa di BATS l'autore entra nel merito di alcune delle accuse specificatamente mosse all'HFT.  

High-speed trading exacerbates volatility. But lately volatility appears to have subsided and the high-speed traders are still around, which suggests the vast uncertainties associated with the mortgage meltdown and global debt crisis are a better explanation of yo-yoing markets in the last few years.

The latest accusation is that electronic trading corrupts the major indexes. Because so much trading takes place in off-exchange "dark pools" and matching engines, one estimate holds that only 30% of trades end up reflected in the Dow Jones industrial Average and the S&P 500 index.

But the question has to be, So what? Wasn't the gripe that high-speed trading is noise trading, conveying no real information to prices? And the very arbitrage that high-speed traders engage in keeps prices in lockstep between the visible and invisible trading venues.

In all that humans do, errors and snafus are endemic. Most innovations are of little real value in the long run, and shaving thousandths of a penny off transaction costs certainly isn't curing cancer. Against these modest expectations, electronic trading at least has disproved the idea that trading in a given stock is a natural monopoly because of the benefits of concentrating liquidity. Cheap, fast electronic trading, by arbitraging away price differences, allows us to benefit from competition among exchanges while still getting good price discovery.

Nostalgists and reactionaries, even when they have a case, need to keep in mind the cost when politicians and regulators are licensed to decide which innovations will be permitted. Powerful institutions like the New York Stock Exchange and Nasdaq have been forced to adapt. Perhaps the real miracle is that the American political system still allows a new fat cat to come along and knock down an old fat cat.

The 1987 crash was also blamed on computerized trading strategies. For the retail investor, the thing to keep in mind is that you don't have to buy or sell until you see a price you like. Market volatility, especially volatility caused by passing computer glitches, meanwhile is just spectacle. 

Alcune osservazioni sono comprensibili e forse condivisibili ma la conclusione è francamente ridicola e ignora decenni di ricerche di finanza ed economia comportamentali. Dire che il piccolo investitore può felicemente ignorare la volatilità dei mercati è una chiara ammissione di non aver fatto nemmeno uno sforzo per capire la frustrazione di quanti il 6 maggio 2010 si sono visti chiudere posizioni perchè stop orders venivano eseguiti in un momento di "yo-yoing" (costoso questo yo-yo...). 

Rispondere So what? a chi si preoccupa della mancanza di trasparenza della struttura che i mercati mobiliari 
hanno assunto sarebbe forse ammissibile (anche se personalmente non sono d'accordo) se non si continuasse nello stesso articolo a insistere sul contributo che l'HFT darebbe all'efficienza dei mercati. Efficienza questa che richiede trasparenza dei prezzi e rendicontabilità delle transazioni. Infine il punto più importante è sistematicamente eluso: è davvero desiderabile un mercato nel quale le asimmetrie tecnologico-informative siano esacerbate? Ribadisco qui le conclusioni dell'articolo che abbiamo scritto (Fabrizio Lillo ed io) sul Sole 24 Ore circa un anno fa


Benchè l'HFT non abbia direttamente causato il flash crash, è stato senz'altro complice del contagio e ha contribuito a generale lo stato di instabilità del mercato. Ricerche empiriche mostrano che grandi fluttuazioni di prezzo sono ben più frequenti in anni recenti. In questa situazione una perturbazione relativamente modesta può essere amplificata da feedback positivi e avere un effetto devastante su un sistema di mercati altamente interconnessi, richiamando alla memoria la metafora dell'effetto farfalla popolarizzata dalla teoria del caos deterministico. Il ruolo dell'HFT nella stabilità dei mercati non è completamente chiarito. L'industria, la comunità accademica e i regolatori dovrebbero rivolgere i loro sforzi verso la comprensione e la regolamentazione di questa importante componente dei mercati finanziari.