martedì 31 gennaio 2012

I bilanci delle banche centrali a confronto

Vi segnalo un'interessante analisi comparativa dell'espansione dei bilanci delle banche centrali dalla Cina all'Europa: se si accetta come definizione di quantitative easing l'espansione del bilancio di una banca centrale è innegabile come persino la BCE non si sia fatta pregare negli ultimi mesi, con un aumento del 44% negli ultimi 6-7 mesi. Si scopre poi che i bilanci della banca centrale cinese e della BCE sono più ampi di quello della Fed (l'unica ad ammettere apertamente di ricorrere al QE) e che complessivamente The combined size of these eight central banks’ balance sheets (Cina, Europa, Giappone, USA, Germania, Francia, Svizzera e Regno Unito) has almost tripled in the last six years from $5.42 trillion to more than $15 trillion and is still on the rise! 

lunedì 30 gennaio 2012

Robert Shiller critica l'austerity nell'eurozona

Shiller Sees Perils of Constant 'Austerity' - WSJ.com

Yale University economist Robert Shiller has a message for German Chancellor Angela Merkel: You are telling the wrong story. To Mr. Shiller, whose influential book "Animal Spirits" explored the "stories" that individual investors tell themselves, says Ms. Merkel's constant refrain on the need for austerity to resolve the euro-zone debt crisis, a position she reiterated Wednesday in a speech to the World Economic Forum here, will kill investors' willingness to take on risk. "Our confidence, our willingness to be entrepreneurial, to spend, depends on the kinds of stories that we are telling. And right now the stories are not so inspirational," Mr. Shiller said in an interview. "We are talking about a possible breakup of the euro, [a currency project] which has been held up as a great inspiration for the future. And the story of a government bailout is also really a story of failure. So I think of these things as weighing on us for years to come, these stories." By this logic, the challenge for policy makers is to change the story.
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domenica 29 gennaio 2012

Aggiornamento al 27 gennaio 2012

Continua il recupero dell'euro, in rialzo del 2,2% sul dollaro dopo l'eccellente +2% della settimana precedente. L'impegno della Fed a mantenere i tassi fermi fino al 2014 ha indubbiamente indebolito la valuta americana. La forza dell'euro ha ridimensionato i rialzi dell'indice immobiliare globale e delle materie prime. Le obbligazioni governative dell'eurozona hanno recuperato le perdite della settimana precedente chiudendo con un +1,9%. In leggero progresso anche l'indice  Eurostoxx con un +0,6%: dall'inizio dell'anno le azioni europee hanno guadagnato il 6,1%, la migliore performance tra gli asset seguiti da Alfa o Beta? 
Le strategie  top2  e top3 questa settimana hanno rispettivamente perso lo 0,5% e guadagnato lo 0,1%. Nel 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4%, nel 2010 il 22.4% e il 18.2% mentre hanno chiuso negativamente il 2011 (-13,2% e -6,6%).

La strategia che investe negli asset con  tendenza di medio periodo positiva questa settimana  ha guadagnato lo 0,1%. Positivo il 2009 +11,7%  e il 2010 con un rendimento pari al +12.1% leggermente negativo invece il 2011 con un -3,3%. Il rendimento annualizzato composto nel triennio è pari al  +6,2%, con un massimo drawdown del 9.2% e volatilità 10.4%.

La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle tre strategie negli ultimi 3 anni:


Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle tre strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.


E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.

Nella classifica settimanale degli asset il primo posto è nuovamente occupato dalle obbligazioni trentennali dell'eurozona mentre il secondo posto è occupato ex-aequo  dall'indice SP500 e dall'indice immobiliare globale. Questi tre asset sono anche i soli ad avere la tendenza di medio periodo positiva. La buona intonazione generale dei mercati nell'ultimo paio di mesi si riflette nel fatto che tutti gli asset hanno la tendenza di breve periodo positiva. Il portafoglio della strategia top2 investe il capitale dividendolo al 50%  nelle obbligazioni trentennali dell'eurozona,  al 25% nell'indice SP500 e il restante 25% nell'indice immobiliare globale. La top3  mantiene la composizione della settimana scorsa e riserva  1/3 del capitale all'indice SP500, 1/3 alle obbligazioni trentennali dell'eurozona e 1/3 all'indice immobiliare globale. La strategia che investe negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva anche questa settimana ha la stessa composizione di portafoglio della top3.

In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande  più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.

Ecco l'aggiornamento al 27 gennaio 2012.

domenica 22 gennaio 2012

Aggiornamento al 20 gennaio 2012

Il recupero dell'euro, in rialzo di quasi il 2% sul dollaro, ha ridimensionato i rialzi dell'indice azionario U.S.A. e dell'indice immobiliare globale, e portando in terreno negativo il progresso (in dollari) delle materie prime. Le obbligazioni governative dell'eurozona perdono oltre l'1% mentre l'indice Eurostoxx segna un progresso di quasi il 3,9%. 
Le strategie  top2  e top3,  investite rispettivamente
in liquidità e obbligazioni dell'eurozona e in liquidità, obbligazioni e indice SP500, questa settimana hanno perso rispettivamente lo 0,5% e lo 0,3%. Nel 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4%, nel 2010 il 22.4% e il 18.2% mentre hanno chiuso negativamente il 2011 (-13,2% e -6,6%).

La strategia che investe negli asset con  tendenza di medio periodo positiva questa settimana investiva in eurobbligazioni e azioni U.S.A. e ha perso lo 0,5%. Positivo il 2009 +11,7%  e il 2010 con un rendimento pari al +12.1% leggermente negativo invece il 2011 con un -3,3%. Il rendimento annualizzato composto nel triennio è pari al  +6,2%, con un massimo drawdown del 9.2% e volatilità 10.4%.

La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle tre strategie negli ultimi 3 anni:


Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle tre strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.


E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.

Nella classifica settimanale degli asset il primo posto è ora occupato dall'indice SP500 mentre il secondo posto è occupato ex-aequo dalle obbligazioni trentennali dell'eurozona e dall'indice immobiliare globale. Questi tre asset sono anche i soli ad avere la tendenza di medio periodo positiva.  Il portafoglio della strategia top2 investe il capitale dividendolo al 50% nell'indice SP500, al 25% nelle obbligazioni trentennali dell'eurozona e al 25% nell'indice immobiliare globale. La top3 riserva  1/3 del capitale all'indice SP500, 1/3 alle obbligazioni trentennali dell'eurozona e 1/3 all'indice immobiliare globale. La strategia che investe negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva questa settimana ha la stessa composizione di portafoglio della top3.

In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande  più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.

Ecco l'aggiornamento al 20 gennaio 2012.

lunedì 16 gennaio 2012

Aggiornamento al 13 gennaio 2012

La perdita del rating AAA della Francia meriterebbe un commento adeguato, più per il significato simbolico che per la sostanza economica, sotto gli occhi di tutti da tempo. Il club della tripla A si assottiglia sempre di più, anche se continua a comprendere quasi tutti i paesi del nordeuropa, persino la Gran Bretagna (!)...

In settimana i mercati hanno visto un tentativo di recupero da parte dell'euro, con una fiammata al rialzo giovedì, velocemente rientrata con i declassamenti di Standard and Poor's. Le obbligazioni governative dell'eurozona e l'indice Eurostoxx hanno comunque chiuso con buoni rialzi (+1,7% entrambi), così come l'indice azionario U.S.A (+1,2% in euro). e l'indice immobiliare globale (+1,3% in euro).
Le strategie  top2  e top3,  investite rispettivamente
in liquidità ed obbligazioni dell'eurozona e in liquidità, obbligazioni e indice SP500, questa settimana hanno guadagnato rispettivamente lo 0,8% e l'1,0%. Nel 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4%, nel 2010 il 22.4% e il 18.2% mentre hanno chiuso negativamente il 2011 (-13,2% e -6,6%).

La strategia che investe negli asset con  tendenza di medio periodo positiva questa settimana investiva in eurobbligazioni e azioni U.S.A. e ha guadagnato l'1,4%. Positivo il 2009 +11,7%  e il 2010 con un rendimento pari al +12.1% leggermente negativo invece il 2011 con un -3,3%. Il rendimento annualizzato composto nel triennio è pari al  +6,4%, con un massimo drawdown del 9.2% e volatilità 10.4%.

La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle tre strategie negli ultimi 3 anni:


Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle tre strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.


E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.

Non ci sono variazioni nella classifica settimanale degli asset, con il primo posto sempre occupato dalle obbligazioni trentennali dell'eurozona, il secondo posto dall'indice immobiliare globale e il terzo dall'indice SP500. Il portafoglio della strategia top2 investe il capitale dividendolo in parti uguali tra liquidità e obbligazioni trentennali dell'eurozona, la top3 riserva  1/3 del capitale alla liquidità,  1/3 alle obbligazioni trentennali dell'eurozona e 1/3 all'indice SP500. La strategia che investe negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva dividerà invece il capitale in parti uguali nelle obbligazioni trentennali dell'eurozona e nell'indice azionario americano SP500.

In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande  più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.

Ecco l'aggiornamento al 13 gennaio 2012.



domenica 8 gennaio 2012

Aggiornamento al 6 gennaio 2012

Un inizio d'anno a due velocità: in rialzo il mercato azionario negli U.S.A., l'indice immobiliare globale  e le materie prime; in forte ribasso l'euro e le obbligazioni trentennali dell'eurozona, colpite dalla crisi in Ungheria, dal deficit di bilancio spagnolo più debole del previsto, e in generale dalla sensazione diffusa che il mondo si prepari ad assistere a un deragliamento dell'Unione Europea tanto lento quanto ineluttabile.

Le strategie  top2  e la top3 erano investite in liquidità ed obbligazioni dell'eurozona: questa settimana hanno perso rispettivamente lo  0,8% e lo 0,6%. Nel 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4%, nel 2010 il 22.4% e il 18.2% mentre hanno chiuso negativamente il 2011 (-13,2% e -6,6%).

La strategia che investe negli asset con  tendenza di medio periodo positiva questa settimana era completamente investita in eurobbligazioni e ha dunque iniziato l'anno in negativo con un -1,7%.
Positivo il 2009 +11,7%  e il 2010 con un rendimento pari al +12.1% leggermente negativo invece il 2011 con un -3,3%. Il rendimento annualizzato composto nel triennio è pari al  +5,9% annualizzato, con un massimo drawdown del 9.2% e volatilità 10.4%.

La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle tre strategie negli ultimi 3 anni:





Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle tre strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.




E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.


Non ci sono variazioni nella classifica settimanale degli asset, con il primo posto sempre occupato dalle obbligazioni trentennali dell'eurozona, il secondo posto dall'indice immobiliare globale e il terzo dall'indice SP500. L'indice azionario USA di nuovo la tendenza di medio periodo positiva (che la scorsa settimana aveva perso per un soffio: chi l'avesse mantenuto nel portafoglio avrebbe compensato ampiamente la debolezza delle obbligazioni dell'eurozona). Il portafoglio della strategia top2 investe il capitale dividendolo in parti uguali tra liquidità e obbligazioni trentennali dell'eurozona, la top3 riserva  1/3 del capitale alla liquidità,  1/3 alle obbligazioni trentennali dell'eurozona e 1/3 all'indice SP500. La strategia che investe negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva dividerà invece il capitale in parti uguali nelle obbligazioni trentennali dell'eurozona e nell'indice azionario americano SP500.

In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande  più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.

In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.

Ecco l'aggiornamento al 6 gennaio 2012.


martedì 3 gennaio 2012

Il buon 2011 del pigro cuggino

Il portafoglio raccomandato da  Michael Cuggino ha chiuso positivamente anche il 2011. Il suo Permanent Portfolio Fund (PRPFX) ha reso il 5,3% (in dollari) con un rendimento annualizzato negli ultimi 5 anni pari all'8,7%. Il clone italiano, che ho costruito in questo post utilizzando ETF armonizzati negoziati alla borsa di Milano, è così costituito:

Il rendimento  (in euro)  nel 2011 del "cuggino italiano" è stato del  5,74%. Nel periodo 24 ottobre 2007 - 30 dicembre 2011 il portafoglio ha avuto un rendimento pari al 31% con un massimo drawdown di -8%.
Qui accanto potete vedere l'andamento del portafoglio dal 24 ottobre 2007 al 2 gennaio 2012. Il rendimento annuale composto è stato pari al 6.87%,  la volatilità pari all'8%, l'indice di Sharpe  0.66 e il Calmar 0,86. Risultati di tutto rispetto vista la semplicità dell'idea. 

domenica 1 gennaio 2012

Adieu 2011! Aggiornamento al 30 dicembre 2011

 E' bello lasciarsi alle spalle il 2011, un anno dalle mille crisi, con una volatilità mozzafiato che ha messo in ginocchio anche celebri speculatori e investitori. Il New York Times osserva come 


On 35 trading days in the year, the broader market closed with a gain or loss of 2 percent or more — the most number of days of that magnitude since the financial crisis of 2008-9 and making 2011 among the most volatile on record for stocks.
“It has been such a difficult year,” said Rick Bensignor, the chief market strategist for Merlin Securities. “Things changed on a dime.”
Oil prices shot up to $114 a barrel before plunging to $76 and rising again to $100 in reaction to revolutions in the Middle East and North Africa. Investors piled into the perceived haven of United States Treasury bonds even after the nation’s credit rating suffered its first-ever downgrade. The earthquake and tsunami in Japan exacted a devastating human and economic toll.
And the debt crisis in Europe upended governments, stirred fears of sovereign defaults and imposed severe financing strains on banks. Possibilities that were once remote became questions for debate in 2011: Will the euro zone break up? Is this a replay of the 2008 financial crisis?
Sentiment was also hobbled by a deadlock in Washington over fiscal policy and by the potential for slowing growth in emerging markets.
“Investors are scared to death,” said Philip J. Orlando, a chief market strategist for Federated Investors. “You have a massive flight to safety.”
Despite the bruising it took in 2011, Wall Street managed to score one of the better global performances. Major European and Asian indexes lost anywhere from 6 percent (Britain) to 26 percent (Italy) for 2011.

L'indice MSCI World calcolato in dollari ha perso nel 2011 oltre il 5%, con una discesa di oltre l'11% nel secondo semestre, dopo una correzione di oltre il 24% dal massimo dell'anno raggiunto in aprile. Tra i principali mercati azionari solo gli U.S.A. hanno chiuso l'anno in leggero progresso. I ribassi in Europa sono stati consistenti, soprattutto in Italia, Portogallo e Spagna, ma non hanno risparmiato neppure Germania e Francia. Catastrofica la Grecia, e in forte ribasso anche i mercati di Brasile, Cina e soprattutto India. 

L'indice Stoxx 600 ha perso nel 2011 il 13,6% (dividendi esclusi) mentre l'indice EuroStoxx ha lasciato sul terreno quasi il 20% (un po' meglio se si tiene conto dei dividendi -17,8%). E' andata male anche per le materie prime, con le sole eccezioni di mais, riso, petrolio e oro. A dispetto della crisi del debito sovrano, solo le obbligazioni trentennali dell'eurozona (+5,7%) e quelle statunitensi (+9,6% per i Treasuries in dollari) hanno chiuso l'anno in attivo. La debolezza dell'euro sul dollaro ha portato in positivo i rendimenti dell'indice immobiliare globale e dell'indice SP500 valutati in euro.

Le tre strategie seguite settimanalmente da Alfa o Beta? hanno chiuso l'anno in negativo: la top2  ha perso il 13,2%, la top3 il 6,6% mentre la strategia che investe negli asset con  tendenza di medio periodo positiva ha perso il 3,3%. 


Questa settimana la top2  e la top3 hanno realizzato rispettivamente  +0,4% e +0,3%. Nell'intero 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4% e nel 2010 il 22.4% e il 18.2%.

La strategia che investe negli asset con  tendenza di medio periodo positiva ha avuto nel 2010 un rendimento pari al 12.1% e da inizio 2009 ad oggi ha reso il 21%, corrispondente al 6,6% annualizzato. Nel triennio il massimo drawdown è stato pari al 9.2% e la volatilità 10.4%. La strategia  questa settimana ha reso lo 0.4%.
 
 Non ci sono variazioni nella classifica settimanale degli asset, con il primo posto sempre occupato dalle obbligazioni trentennali dell'eurozona, il secondo posto dall'indice immobiliare globale e il terzo dall'indice SP500. L'indice azionario USA non ha più la tendenza di medio periodo positiva (per un soffio!). Non cambiano i portafogli delle strategie top2 e  top3: la top2  investe il capitale dividendolo in parti uguali tra liquidità e obbligazioni trentennali dell'eurozona, la top3 riserva  2/3 del capitale alla liquidità e 1/3 alle obbligazioni trentennali dell'eurozona. La strategia che investe negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva concentrerà invece il capitale nelle obbligazioni trentennali dell'eurozona (anche se si potrebbe decidere di aspettare l'apertura del mercato U.S.A. domani per vedere se la discesa dell'indice azionario americano SP500 al di sotto della media mobile a 200 sedute è confermata oppure no).

In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande  più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.

In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.

Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle tre strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.


La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle tre strategie negli ultimi 3 anni:


E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.

 Ecco l'aggiornamento al 30 dicembre 2011. Buon anno!