mercoledì 27 febbraio 2013

Rendimenti trentennali al 2% ?

Se questo celebre strategist statunitense ha ragione conviene avere un po' di Treasury bonds trentennali in portafoglio...

Forbes: Let’s hit first long treasuries. The yield now on the 30-year bond is 3%?

Shilling: 3%.

Forbes: The ten-year, 1.6%, 1.8%? Pick a number. When we last talked it was 4.5% on the 30-year, which seemed low at the time and was almost 3% on the ten. How much more is there and how long can it last?

Shilling: I’m suggesting 2% on the long bond and 1% on the ten-year.

Forbes: Time frame?

Shilling: One of the great forecasters said, “You know, you either forecast what’s going to happen or when it’s going to happen, but not both.” I would say over the next year or so, and that’s assuming that this grand disconnect does get closed. If we go from 3% to 2% on the long bond that’s a total return, assuming it takes place over a year so you get a year’s worth of interest. That’s a total return of about 16% and it’s about 25% on a 30-year zero coupon bond. That’s pretty attractive, relative to what I think would happen in stocks, which would be on the negative side.

Il "great forecaster" citato da Shilling è Clive Granger.
Potete leggere il resto dell'intervista qui: Gary Shilling: Why You Should Sell Stocks And Buy Treasurys - Forbes

lunedì 25 febbraio 2013

La sconfitta degli Austeriani e il ritorno della crisi dell'Eurozona.

Wolfgang Munchau sul Financial Times di questa mattina conclude così (profeticamente) il suo articolo dedicato alle politiche (sbagliate) di austerità attuate in Europa 

I am not surprised that European electorates are rejecting these policies, and the politicians who delivered them. Tonight we will know how Italy has voted. My hunch is that it is not going to be a good evening for the “Austerians”.

Beh è andata proprio così, e non era poi difficile da prevedere. L'articolo di Munchau è davvero da leggere, ad esempio sottolinea il danno procurato dalla disoccupazione prolungata proprio sui giovani 

...austerity – higher 
taxes and cuts in public sector 
investments – weaken the economy’s 
capacity in the short run, and 
possibly also in the long run. If you 
have youth unemployment of more 
than 50 per cent for a sustained 
period, as is now the case in Greece, 
Italy and Spain, many of those 
people will never find good jobs in 
their lives. Economists speak of a socalled 
“hysteresis” effect – 
permanent economic damage that 
will not be repaired even if there is a 
full recovery. Austerity could well 
leave an economic and social scar 
across the eurozone. 
Italy and Spain would have been a
lot better off to come up with a list 
of front-loaded targeted structural 
reforms and backloaded fiscal
consolidation. When you do it the 
other way round, cutting investment 
and raising taxes in a recession, you 
never get out of the hole, and you 
waste your political capital on 
austerity, leaving none for reforms.
Con i risultati delle elezioni in Italia che si annunciavano molto diversi da quanto anticipato dagli exit polls alla chiusura dei seggi i mercati hanno tutti innescato la marcia indietro: oltre ai movimenti dei mercati azionari è da sottolineare il crollo dell'euro, che in mattinata e nel primo pomeriggio era risalito fino a 1,33 ma che rapidamente dopo le prime proiezioni è sceso fino a 1,305, un movimento del 2% in poche ore.
Per chi pensava che la crisi dell'eurozona fosse ormai dietro le spalle si è trattato di un brusco risveglio. Dall'altra parte dell'oceano in molti se lo aspettavano, basta dare un'occhiata alla prima pagina del Wall Street Journal Europe di oggi. 

domenica 24 febbraio 2013

Spingendo la Cinquecento. Aggiornamento al 22 febbraio 2013

Oggi e domani si vota, e l'Italia conquista le prime pagine dei giornali. Penso che le riconquisterà martedì, quando saranno noti i risultati del voto e probabilmente occuperà di nuovo la copertina dell'Economist, anche se un po' diversa da quella della scorsa settimana...

Io per parte mia ho finalmente le idee chiare. Dopo giornate colme di incertezza e disperazione per la  difficoltà di orientarmi tra i 184 contrassegni elettorali ammessi alle elezioni 
alcune ore su Facebook sono state sufficienti per scegliere: voterò con convinzione Feudalesimo e Libertà alla Camera e Disfare per Accelerare il declino al Senato (questo voto lo dedico a un collega così probo, autorevole e tempestivo da essere considerato tra i cento pensatori più influenti del mondo). Il programma di Disfare è peraltro molto più di un programma...è una sintesi degli ultimi trent'anni di storia patria, e la prova dell'assoluto fallimento di una generazione...la nostra (classe 1963, nostra di chi? Mia e di...). Certamente è un programma sulla cui realizzazione si può contare, a differenza di tutti gli altri, indipendentemente dall'esito della consultazione elettorale.


Anche questa settimana i mercati non si sono mossi molto, anche se alcuni trend stanno indebolendosi e il quadro generale mostra una stanchezza dopo un semestre di progressi sostenuti. L'euro si è molto indebolito sul dollaro (-1,3%), il progresso maggiore lo ha nuovamente compiuto l'indice immobiliare globale con un +1% in euro.
La migliore delle strategie seguite settimanalmente da questo blog è stata la top3, con un progresso dello 0,8%, seguita dalla top2 (+0,7%). La peggiore è stata la  tendenza di medio periodo positiva (+0,2%)

La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle cinque strategie ( top2, top3,  tendenza di medio periodo positiva,  momentum and mean reversion asset allocation passiva) negli ultimi 4 anni:


Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle cinque strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.


E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.

Nessun cambiamento nelle posizioni della classifica settimanale ma il quadro generale di aumentata debolezza si percepisce dal deterioramento delle tendenze di breve periodo degli asset, positive solo per l'indice azionario americano e per l'indice immobiliare globale. Le materie prime inoltre non hanno la tendenza di medio periodo negativa.  portafogli della strategie seguite  hanno le composizioni seguenti (tutti i portafogli sono equipesati): 
  •  top2: indice SP500 e indice Eurostoxx (invariato);
  •  top3: indice SP500, indice Eurostoxx e indice immobiliare globale (invariato);
  •  tendenza di medio periodo positiva: cambio euro/dollaro,  indice immobiliare globale, indice Eurostoxx, indice Standard and Poor's 500, obbligazioni trentennali dell'eurozona (escono le materie prime);
  • momentum and mean reversion:    indice Eurostoxx e obbligazioni trentennali dell'eurozona (invariato);
  • strategia passiva:  indice immobiliare globale, materie prime,  indice Eurostoxx, indice Standard and Poor's 500 e obbligazioni trentennali dell'eurozona (invariato per costruzione).
In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande  più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.

Ecco l'aggiornamento al 22 febbraio 2013


lunedì 18 febbraio 2013

Addio Italia? Aggiornamento al 15 febbraio.



Tra una settimana gli italiani saranno chiamati alle urne e l'Economist si chiede chi possa salvare il nostro paese.  Il nostro paese ha un rapporto debito/GDP superiore al 130% e la ricchezza per abitante è diminuita in termini reali negli ultimi dieci anni (non parliamo dell'ultimo anno): dal 2000 ad oggi tra i paesi dell'OECD solo Eritrea, Haiti e Zimbabwe hanno fatto peggio di noi!! Il settimanale inglese è però convinto che l'Italia possa ancora cavarsela, se l'esito delle elezioni non sarà disastroso. Io invece temo che l'esito delle elezioni sarà pessimo e comunque non credo che ci sia qualcuno in grado di salvare l'Italia.  Il nostro paese era già molto malato venti anni fa, quando forse ci fu  una possibilità di riprendersi che abbiamo giocato molto male. Ora secondo me è troppo tardi anche se simpatizzo per chi, forse donchisiottescamente, pensa che sia ancora possibile fermare la caduta del paese...Lieto di essere smentito dai fatti, se verranno...

I mercati si sono mossi molto poco questa settimana: 
il progresso maggiore lo ha compiuto l'indice immobiliare globale con un modesto +0,4% in euro, mentre la maglia nera spetta alle materie prime con un calo dello 0,9%.

Le strategie seguite settimanalmente da questo blog hanno tutte avuto progressi o cali compresi tra il +0,1% e il -0,1%.

La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle cinque strategie ( top2, top3,  tendenza di medio periodo positiva,  momentum and mean reversion asset allocation passiva) negli ultimi 4 anni:


Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle cinque strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.


E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.

Poco mossa anche la classifica settimanale:  il cambio euro/dollaro è scivolato al quarto posto, superato dall'indice immobiliare globale. La debolezza del mercato azionario europeo ha penalizzato l'indice Eurostoxx che non ha più la tendenza di breve periodo positiva. portafogli della strategie seguite  hanno le composizioni seguenti (tutti i portafogli sono equipesati): 
  •  top2: indice SP500 e indice Eurostoxx (invariato);
  •  top3: indice SP500, indice Eurostoxx e indice immobiliare globale (che sostituisce il cambio euro/dollaro);
  •  tendenza di medio periodo positiva: cambio euro/dollaro,  indice immobiliare globale, indice Eurostoxx, indice Standard and Poor's 500, obbligazioni trentennali dell'eurozona e materie prime (invariato);
  • momentum and mean reversion:    indice Eurostoxx e obbligazioni trentennali dell'eurozona (invariato);
  • strategia passiva:  indice immobiliare globale, materie prime,  indice Eurostoxx, indice Standard and Poor's 500 e obbligazioni trentennali dell'eurozona (invariato per costruzione).
In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande  più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.

Ecco l'aggiornamento al 15 febbraio 2013


lunedì 11 febbraio 2013

Aggiornamento all'8 febbraio 2013


Sic transit glora mundi! Una settimana  fa festeggiavamo il trionfo dell'euro sul dollaro... questa settimana è bastato che il governatore della BCE sfumasse leggermente le sue posizioni per produrre una correzione del 2%... la debolezza dell'euro ha premiato tutti gli asset denominati in dollari, che segano così dei progressi anche importanti (in euro): l'indice Standard and Poor's 500 ha infatti chiuso l'ottava con un +2,4% in euro, l'esatto contrario  delle azioni europee che hanno perso il 2,4%..



Solo la strategia di asset allocation passiva  ha segnato un (modesto) progresso questa settimana (+0,3%) mentre la peggiore è stata la top2 (-2,2%)
punita dal calo dell'euro e dell'indice Eurostoxx. 


La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle cinque strategie ( top2, top3,  tendenza di medio periodo positiva,  momentum and mean reversion asset allocation passiva) negli ultimi 4 anni:


Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle cinque strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.


E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.

C'è stato qualche movimento nella classifica settimanale:  il cambio euro/dollaro è scivolato al terzo posto mentre in prima posizione troviamo ora l'indice azionario USA, seguito dall'indice Eurostoxx. Al quarto posto l'indice immobiliare globale, invariate le ultime due posizioni.  I portafogli della strategie seguite  hanno le composizioni seguenti (tutti i portafogli sono equipesati): 
  •  top2: indice SP500 e indice Eurostoxx (l'indice azionario USA sostituisce il cambio euro/dollaro);
  •  top3: cambio euro/dollaro, indice SP500 e indice Eurostoxx (l'indice azionario USA sostituisce l'indice immobiliare globale);
  •  tendenza di medio periodo positiva: cambio euro/dollaro,  indice immobiliare globale, indice Eurostoxx, indice Standard and Poor's 500, obbligazioni trentennali dell'eurozona e materie prime (invariato);
  • momentum and mean reversion:    indice Eurostoxx e obbligazioni trentennali dell'eurozona (invariato);
  • strategia passiva:  indice immobiliare globale, materie prime,  indice Eurostoxx, indice Standard and Poor's 500 e obbligazioni trentennali dell'eurozona (invariato per costruzione).
In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande  più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.

Ecco l'aggiornamento all'8 febbraio 2013


lunedì 4 febbraio 2013

Attenzione ai barometri! Aggiornamento all'1 febbraio 2013

Con un rialzo del 5,04% l'indice S&P 500 ha concluso il miglior mese di gennaio dal 1997: un buon segno? I difensori dei cicli e ricicli stagionali nei mercati ne sono convinti: secondo il cosiddetto January effect, popolarizzato dallo Stock Trader's Almanac, quando il mercato azionario USA (misurato dall'indice S&P500) chiude in rialzo il mese di gennaio l'aspettativa è che anche l'anno sia positivo, al contrario quando gennaio è negativo anche l'anno dovrebbe chiudersi in ribasso.
Dal 1950 al 2012 ha funzionato nel 75% dei casi. Due notevoli eccezioni: il 2009, che partì con il piede sbagliatissimo (-8,6% in gennaio) ma si concluse con un forte rialzo (+ 23.5%), e il 2001, quando al contrario l'indice  S&P 500 guadagnò il  3.5% in gennaio ma concluse l'anno con un calo del  13%. Se volete divertirvi ad analizzare  la serie storica dei rendimenti mensili dal 1987 al 2012 potete scaricarla qui
Al di là dell'anedottica di mercato, la robustezza statistica di questo tipo di considerazioni è debolissima, unita poi alla pressochè totale assenza di una base economica per giustificare questo tipo di previsioni è bene non fare affidamento sui barometri (neppure quelli di gennaio) per i propri investimenti...Se volete approfondire l'argomento potete trovare qui uno studio con conclusioni negative, e qui un altro con conclusioni...positive...

La settimana che si è appena conclusa ha visto trionfare il cambio euro-dollaro tra gli asset che seguiamo, con un rialzo dell'1,3%: la forza dell'euro ha penalizzato tutti gli asset denominati in dollari, cancellando i rialzi dell'S&P500 e ridimensionando il forze rialzo delle materie prime (+0,6% in euro ma quasi +2% in dollari).
Due le strategie seguite da Alfa o Beta? che hanno segnato progressi questa settimana: la top2 (+0,2%)
e la momentum and mean reversion (+0,3%). In negativo le altre tre strategie, la peggiore è stata la strategia di asset allocation passiva che ha perso lo 0,5%.

La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle cinque strategie ( top2, top3,  tendenza di medio periodo positiva,  momentum and mean reversion asset allocation passiva) negli ultimi 4 anni:



Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle cinque strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.


E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.

C'è stato qualche movimento nella classifica settimanale: dopo il rally degli ultimi giorni il cambio euro/dollaro occupa la prima posizione, seguito dall'indice Eurostoxx. Sale al quarto posto l'indice S&P 500 mentre  
la prolungata debolezza delle obbligazioni trentennali dell'eurozona le fa scivolare in quinta posizione.  I portafogli della strategie seguite  hanno le composizioni seguenti (tutti i portafogli sono equipesati): 
  •  top2: cambio euro/dollaro e indice Eurostoxx (invariatoo);
  •  top3:  indice immobiliare, cambio euro/dollaro e indice Eurostoxx (invariato);
  •  tendenza di medio periodo positiva: cambio euro/dollaro,  indice immobiliare globale, indice Eurostoxx, indice Standard and Poor's 500, obbligazioni trentennali dell'eurozona e materie prime (invariato);
  • momentum and mean reversion:    indice Eurostoxx e obbligazioni trentennali dell'eurozona (che sostituiscono rispettivamente il cambio euro/dollaro e l'indice S&P 500);
  • strategia passiva:  indice immobiliare globale, materie prime,  indice Eurostoxx, indice Standard and Poor's 500 e obbligazioni trentennali dell'eurozona (invariato per costruzione).
In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande  più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.

Ecco l'aggiornamento all'1 febbraio 2013