domenica 27 gennaio 2013

Aggiornamento al 25 gennaio


Continua la fase positiva dei mercati che proseguono la loro corsa accompagnandola con una bassa volatilità. Tra gli asset segnaliamo la buona performance delle azioni europee (+1,2%) e il recupero dell'euro sul dollaro (+1,1%) che ha penalizzato le materie prime (-1,7% in euro). La debolezza delle obbligazioni trentennali dell'eurozona (-0,7%) ha penalizzato le strategie seguite da Alfa o Beta? Solo la top2 (+0,3%)
e la top3 (+0,6%) hanno registrato guadagni, mentre la peggiore è stata la strategia  momentum and mean reversion che ha perso lo 0,3%.



La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle cinque strategie ( top2, top3,  tendenza di medio periodo positiva,  momentum and mean reversion asset allocation passiva) negli ultimi 4 anni:


Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle cinque strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.


E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.

C'è stato qualche movimento nella classifica settimanale: le obbligazioni trentennali dell'eurozona scivolano in quarta posizione, superate dal cambio euro/dollaro (secondo) e dall'indice immobiliare globale (terzo). I portafogli della strategie seguite  hanno le composizioni seguenti (tutti i portafogli sono equipesati): 
  •  top2: cambio euro/dollaro e indice Eurostoxx (escono le obbligazioni trentennali dell'eurozona sostituite dal cambio euro/dollaro);
  •  top3:  indice immobiliare, cambio euro/dollaro e indice Eurostoxx (escono le obbligazioni trentennali dell'eurozona sostituite dall'indice immobiliare globale);
  •  tendenza di medio periodo positiva: cambio euro/dollaro,  indice immobiliare globale, indice Eurostoxx, indice Standard and Poor's 500, obbligazioni trentennali dell'eurozona e materie prime (invariato);
  • momentum and mean reversion:   cambio euro/dollaro e indice Standard and Poor's 500 (escono le obbligazioni trentennali dell'eurozona sostituite dal cambio euro/dollaro);
  • strategia passiva:  indice immobiliare globale, materie prime,  indice Eurostoxx, indice Standard and Poor's 500 e obbligazioni trentennali dell'eurozona (invariato per costruzione).
In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande  più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.

Ecco l'aggiornamento al 25 gennaio 2013. 


domenica 20 gennaio 2013

Aggiornamento al 18 gennaio 2013


Si è chiusa una buona settimana per tutti gli asset seguiti: la sorpresa maggiore è venuta dalle materie prime, che con un rialzo dell'1,7%  in euro hanno avuto il miglior rendimento. Molto forti i rialzi dei futures del gas naturale (+7,2% in dollari), dell'argento (+4,9%) mentre si nota anche il rialzo del petrolio WTI che si sta avvicinando nuovamente a quota 100 dollari, dopo aver sfiorato un minimo a 75 solo sei mesi fa.

Tutte le strategie seguite da Alfa o Beta? hanno registrato guadagni:
dalla migliore - la  strategia passiva, che ha guadagnato lo 0,8% - alla maglia nera, la top2 cha ha avuto un modesto rialzo  +0,1%. 

La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle cinque strategie ( top2, top3,  tendenza di medio periodo positiva,  momentum and mean reversion asset allocation passiva) negli ultimi 4 anni:


Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle cinque strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.


E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.

La forza delle materie prime ha permesso all'indice CRB di recuperare la tendenza di medio periodo positiva: tutti gli asset quindi sono al rialzo, non accadeva dal 5 ottobre 2012. Nella classifica settimanale le obbligazioni trentennali dell'eurozona hanno recuperato la seconda posizione persa la scorsa settimana, a scapito del cambio euro/dollaro nuovamente terzo. I portafogli della strategie seguite  hanno le composizioni seguenti (tutti i portafogli sono equipesati): 
  •  top2: obbligazioni trentennali dell'eurozona  e indice Eurostoxx (esce il  cambio euro/dollaro sostituito dalle obbligazioni trentennali dell'eurozona);
  •  top3:  obbligazioni trentennali dell'eurozona, cambio euro/dollaro e indice Eurostoxx (invariato);
  •  tendenza di medio periodo positiva: cambio euro/dollaro,  indice immobiliare globale, indice Eurostoxx, indice Standard and Poor's 500, obbligazioni trentennali dell'eurozona e materie prime (le materie prime si sono aggiunte agli altri asset);
  • momentum and mean reversion:   obbligazioni trentennali dell'eurozona e indice Standard and Poor's 500 (esce il cambio euro/dollari sostituito dalle obbligazioni trentennali dell'eurozona);
  • strategia passiva:  indice immobiliare globale, materie prime,  indice Eurostoxx, indice Standard and Poor's 500 e obbligazioni trentennali dell'eurozona (invariato per costruzione).
In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande  più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.

Ecco l'aggiornamento al 18 gennaio 2013. 


sabato 19 gennaio 2013

Un 2013 migliore del previsto?

Ma non in Italia, dove secondo la Banca d'Italia la disoccupazione salirà ancora molto.
Per l'economia globale potrebbe invece essere un anno migliore, almeno secondo le conclusioni del dibattito dell'Economist nel quale gli ottimisti sono stati il 61%

Economist Debates: World economy

Persino El Erian, che ha le sue riserve nel breve periodo, pensa che almeno negli USA la crescita dovrebbe tornare a essere più forte.

giovedì 17 gennaio 2013

I fattori Fama-French di 16 paesi

Da alcuni mesi sulla mia pagina personale alla Scuola Normale è possibile trovare le serie storiche dei fattori di Fama-French relativi a 16 paesi: Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, Hong Kong, India, Italia, Giappone, Singapore, Corea del Sud, Svezia, Svizzera, Regno Unito e USA. Le serie temporali hanno cadenza mensile, risalgono fino al 1988 (un po' dopo per i mercati emergenti) e sono costruite mediante la piattaforma di backtesting sviluppata da FactSet grazie al lavoro di Flavia Poma e di Enrico Venturi di FactSet Italia. Spero nelle prossime settimane di riuscire a dedicare alcuni post all'argomento e così riuscire a fornire una prospettiva storica all'evoluzione delle strategie value/growth e small/large caps negli ultimi trenta anni.

martedì 15 gennaio 2013

Il Giappone verso la ripresa o verso il disastro?

Due opinioni opposte sul futuro del Giappone da due commentatori autorevoli e molto seguiti: ieri sul New York Times Paul Krugman inneggiava alla nuova politica espansiva del premier Abe, oggi John Mauldin prevede disastri all'orizzonte.

Secondo Krugman l'Europa e soprattutto gli USA si preoccupano troppo della sostenibilità del debito e non abbastanza dell'occupazione e della crescita, che devo essere adeguatamente stimolata anche attraverso l'intervento diretto dello Stato:

While getting out of a prolonged slump turns out to be very difficult, that’s mainly because it’s hard getting policy makers to accept the need for bold action. That is, the problem is mainly political and intellectual, rather than strictly economic. For the risks of action are much smaller than the Very Serious People want you to believe.

Consider, in particular, the alleged dangers of debt and deficits. Here in America, we are constantly warned that we must slash spending now now now or we’ll turn into Greece, Greece I tell you. But Greece, a country without a currency, doesn’t look much like the United States; surely Japan offers a more relevant model. And while doomsayers keep predicting a fiscal crisis in Japan, hyping each uptick in interest rates as a sign of the imminent apocalypse, it keeps not happening: Japan’s government can still borrow long term at a rate of less than 1 percent.

Enter Mr. Abe, who has been pressuring the Bank of Japan into seeking higher inflation — in effect, helping to inflate away part of the government’s debt — and has also just announced a large new program of fiscal stimulus. How have the market gods responded?

The answer is, it’s all good. Market measures of expected inflation, which were negative not long ago — the market was expecting deflation to continue — have now moved well into positive territory. But government borrowing costs have hardly changed at all; given the prospect of moderate inflation, this means that Japan’s fiscal outlook has actually improved sharply. True, the foreign-exchange value of the yen has fallen considerably — but that’s actually very good news, and Japanese exporters are cheering.

In short, Mr. Abe has thumbed his nose at orthodoxy, with excellent results.
Now, people who know something about Japanese politics warn me not to think of Mr. Abe as a good guy. His foreign policy, they tell me, is very bad, and his support for stimulus may have more to do with old-fashioned pork-barrel (tofu barrel?) politics than with a sophisticated rejection of conventional wisdom.
But none of that may matter. Whatever his motives, Mr. Abe is breaking with a bad orthodoxy. And if he succeeds, something remarkable may be about to happen: Japan, which pioneered the economics of stagnation, may also end up showing the rest of us the way out.


Di parere completamente opposto è John Mauldin che da anni sostiene che Japan Is a Bug in Search of a Windshield (cioè...il Giappone è un moscerino in cerca di un parabrezza....). Secondo Mauldin i fondamentali economici del Giappone, primo tra tutti il debito pubblico, uniti alle pessime prospettive demografiche e alla progressiva perdita di capacità di risparmio delle famiglie possono solo condurre a una conclusione disastrosa.

Japan now has a breathtaking 230% ratio of government debt to GDP (the last estimate I have seen), and it is growing at 10%-plus a year. The government will borrow almost 45% of its budget this year. Has there ever been a more clear disaster in the making? Yet shorting the Japanese bond has been called “the widow-maker.” I think it was Soros who once quipped that you can’t call yourself a global macro trader until you have lost money shorting JGBs (Japanese government bonds).

La politica del premier Abe condurrà necessariamente a una massiccia svalutazione dello yen, accompagnata da un innalzamento dei tassi di interesse, a livelli che Mauldin non giudica sostenibili: 

The new Japanese government, led by Prime Minister Abe and former Prime Minister and now Minister of Finance Aso, have very explicitly demanded that the Bank of Japan target 2% inflation. They have made clear their intention to replace the governors of the current BoJ board with members who agree with this policy. They have the political clout to do so. Whether at the upcoming meeting or after April, when a new head of the BoJ is appointed, that is going to happen. These moves mean there will be a massive printing of yen. In response, the yen has already weakened by over 10%.
You can control the quantity of money or the price of money but not both. (Yes, I know that one influences the other, but I am referring here to large-scale printing of money.) One has to assume that the law of gravity will not be repealed and that investors will want something more than 2% on the ten-year bond if inflation is at 2%. If the ten-year bond were to rise by 2%, Japan would soon be spending over 50% of its tax revenues on the interest carry alone. I submit that this is not a workable business model.

Tra l'altro l'indebolimento dello yen renderà i vicini - la Corea e la Cina in primis - molto nervosi, in un momento in cui le tensioni nazionaliste sono già molto forti (come le dispute per le isole Senkaku...) 

Understand,  inflation targeting is also currency-valuation targeting. They clearly want the yen to devalue. I have been writing for years that the yen would eventually be 125, then 150, then 200 to the dollar. It has been 300 in my lifetime, and unless the Japanese change direction, there is no reason it can’t get there again. This means that Mrs. Watanabe will see her energy bills double. This will call into question the Japanese decision to close their nuclear energy plants – something that Abe is already reconsidering.
Think the Koreans will be happy when you can buy a Lexus cheaper than you can buy a Kia? (Disclosure: I love my Japanese Infiniti, the first “foreign” car I have bought, except for a two-month dalliance with a disaster of a Volkswagen 30 years ago.) Think Samsung and LG will be happy when Panasonic and Sony can eat their lunch pricewise? Welcome to the era of real currency wars.

Indiscutibilmente Mauldin ha un dono per la scrittura, così vi lascio con la scelta tra i due disastri che il nostro analista prevede per il paese del sole levante
Japan is now committed to either Disaster A or Disaster B. Remember those really bad Japanese “horror” movies of the ’50s and ’60s? Godzilla first released in 1954, and there were dozens of remakes and follow-on movies. It seemed endless. And while the current government policy will not trash downtown Tokyo, it will seriously damage the savings and buying power of two generations. Disaster A is monetization, which is clearly not good when the Japanese want to buy anything not made in Japan (like energy, steel, commodities, a lot of food, etc.) Disaster B is the deflationary depression that budget balancing will yield. Which leads us to the next factor:

3.      Once the government is committed to the new strategy, any retreat will cause a market upheaval. This is not a short-term commitment. It seems to me that the Japanese truly believe that their lack of economic growth can be solved through inflation. Their politicians seem to be channeling their inner Paul Krugman, or at the least taking Bernanke’s advice from 2000, when he published a paper called “Japan’s Slump: A Case of Self-Induced Paralysis?”

When your debt and deficit are as massive as Japan’s, the only way to resolve the issue is to inflate away the debt or willingly enter into a depression. They obviously think they can control both the debt and inflation.

This means you should NOT run out and short Japanese government bonds. Repeat, NOT. The only way for the Japanese to make their plan work without having to battle the Godzilla of a destitute bond market is for the BoJ to move out the yield curve and monetize the debt. They will eventually hit all bids on JGBs. For all intents and purposes, the BoJ will become the yen bond market. You will get all the yen they promised when you bought those bonds … but the contract never stipulates what those yen will actually buy.

The plan is evidently that, with a little inflation, they will jump-start the economy; and with growth they can eventually balance the budget and return to a normal bond market. Rots of ruck, guys.
Just a couple years ago this letter seemed as if it was All Greece, All the Time. Since Japan is, say, about 100 times more important than Greece, we will be revisiting it at length in the coming months. 

domenica 13 gennaio 2013

Aggiornamento all'11 gennaio 2013


La forza della moneta unica europea continua a sorprendere: questa settimana il cambio euro/dollaro ha compiuto un balzo di oltre il 2% che ha annullato tutti i progressi degli asset denominati nella valuta americana trascinandoli in negativo: l'indice azionario USA ha così perso l'1,7% in euro, l'indice immobiliare globale l'1,3% e le materie prime l'1,2%.
Tutte le strategie seguite da Alfa o Beta? hanno così pagato pegno (non coprono il cambio) e con la sola eccezione della top2 cha ha avuto un modesto rialzo  +0,1%. La maglia nera spetta alla strategia momentum and mean reversion  che, dopo un inizio spumeggiante (aveva guadagnato ben il 3,3% nelle prime tre giornate borsistiche del 2013) questa settimana ha perso lo 0,8% proprio come la  strategia passiva.  E' andata un po' meglio alla  top3 che ha perso solo lo 0,3% e soprattutto alla strategia tendenza di medio periodo positiva che ha perso solo lo 0,1%. 

La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle cinque strategie ( top2, top3,  tendenza di medio periodo positiva,  momentum and mean reversion asset allocation passiva) negli ultimi 4 anni:


Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle cinque strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.


E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.

La forza dell'euro ha portato a qualche cambiamento nelle posizioni della classifica settimanale: al secondo posto è balzato il cambio euro/dollaro mentre le obbligazioni trentennali dell'eurozona scivolano in terza posizione scalzando l'indice immobiliare globale che si trova ora al quarto posto. I portafogli della strategie seguite  hanno le composizioni seguenti (tutti i portafogli sono equipesati): 
  •  top2:  cambio euro/dollaro e indice Eurostoxx (escono le obbligazioni trentennali dell'eurozona sostituite dal cambio euro/dollaro);
  •  top3:  obbligazioni trentennali dell'eurozona, cambio euro/dollaro e indice Eurostoxx (esce l'indice immobiliare globale sostituito dal cambio euro/dollaro);
  •  tendenza di medio periodo positiva: cambio euro/dollaro,  indice immobiliare globale, indice Eurostoxx, indice Standard and Poor's 500 e obbligazioni trentennali dell'eurozona (invariato);
  • momentum and mean reversion:   cambio euro/dollaro e indice Standard and Poor's 500 (escono le obbligazioni trentennali dell'eurozona sostituite dal cambio euro/dollaro);
  • strategia passiva:  indice immobiliare globale, materie prime,  indice Eurostoxx, indice Standard and Poor's 500 e obbligazioni trentennali dell'eurozona (invariato per costruzione).
In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande  più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.

Ecco l'aggiornamento all'11 gennaio 2013. 


mercoledì 9 gennaio 2013

Il cuggino italiano: un 2012 ancora a cinque stelle!

Il clone italiano del portafoglio raccomandato da Michael Cuggino non ha deluso neppure nel 2012, a dispetto di un 25% investito in liquidità (LEONIA) con una renumerazione di appena lo 0,1% in un anno ( i precedenti post su questo portafoglio li trovate qui,  quae ancora qui. ). La performance del portafoglio è così buona nei suoi quasi cinque anni di esistenza da superare due terzi dei fondi con una volatilità confrontabile (nell'ultimo triennio) e classificati da Morningstar con cinque stelle. Ecco le statistiche relative al profilo rischio/rendimento del portafoglio



mentre  i rendimenti annualizzati calcolati su 3 e 5 anni e la deviazione standard nell'ultimo triennio, utili per il confronto con i dati di Morningstar, sono stati 
rendimento annualizzato composto (5 anni) 7,89%
rendimento annualizzato composto (3 anni) 5,58%
deviazione standard (3 anni) 6,32%

Per confronto trovate qui sotto i dati relativi ai fondi di investimento classificati con cinque stelle e rischio confrontabile (deviazione standard compresa tra 5 e 8%). Si tratta di un universo di  57 fondi. 


http://tools.morningstar.it/img/clear.gifNomeRischioDev. Stdhttp://tools.morningstar.it/img/clear.gif
YTD%
http://tools.morningstar.it/img/clear.gif
1a%
3a5a10a
Morningstar(3A)Ann.%Ann.%Ann.%
(Rel Categoria)
http://tools.morningstar.it/img/clear.gif

http://tools.morningstar.it/img/clear.gif

http://tools.morningstar.it/img/clear.gif

http://tools.morningstar.it/img/clear.gif

http://tools.morningstar.it/img/clear.gif

Ethna-AKTIV E ASopra la Media5,070,710,816,055,689,52

Amundi Equipe 4Basso5,181,019,263,530,97-

Epsilon Fund Euro Bond ISopra la Media5,250,3815,856,026,82-

T. Rowe Price Euro Corporate Bond Fund ZSopra la Media5,26-0,2116,517,696,995,52

PRIMAforza 4 YSotto la Media5,281,511,126,52,03-

M&G Optimal Income Fund Euro Class A-H Gross Shares Acc (Hedged)Alto5,310,5713,139,5610,54-

M&G Optimal Income Fund Euro Class C-H Gross Shares Acc (Hedged)Alto5,330,5813,6710,1611,14-

AXA World Funds Euro 7-10 A Capitalisation EURSopra la Media5,57-0,4513,337,176,63-

AXA World Funds Euro 7-10 E Capitalisation EURSopra la Media5,57-0,4513,046,96,36-

AXA World Funds Euro 7-10 I Capitalisation EURAlto5,57-0,4313,737,536,995,55

AXA World Funds Euro 7-10 I Distribution EURSopra la Media5,57-0,4413,727,546,99-

Fidelity Funds - Multi Asset Strategic Fund Y-Acc-USDMedio5,591,617,534,6--

JPMorgan Investment Funds – Global Balanced (EUR) B (acc) - EURMedio5,71,810,456,893,345,38

JPMorgan Investment Funds – Global Balanced (EUR) C (acc) - EURMedio5,71,810,627,053,495,59

New Millennium Augustum High Quality Bond I AccAlto5,930,4512,933,594,95-

Bantleon Opportunities L PTSopra la Media6,06-0,3212,229,55--

Fonditalia Global TBasso6,171,8914,647,97--

Carmignac Patrimoine A EUR AccSotto la Media6,241,437,514,35,638,03

Carmignac Patrimoine E EUR AccSotto la Media6,241,426,973,785-

MFS Meridian Funds Global Total Return A1 USD AccMedio6,281,259,099,545,014,86

MFS Meridian Funds Global Total Return A2 USD IncMedio6,31,269,099,545,024,85

MFS Meridian Funds Global Total Return I1 USD AccMedio6,31,2510,1610,676,16-

Scottish Widows Investment Partnership European Corporate Bond J AccSopra la Media6,39-0,1316,588,527,49-

Invesco Balanced-Risk Allocation Fund CMedio6,48-0,077,1411,24--

Invesco Balanced-Risk Allocation Fund AMedio6,49-0,076,510,57--

Invesco Balanced-Risk Allocation Fund EMedio6,51-0,075,9710,01--

AXA World Funds Global Emerging Markets Bonds F Capitalisation EUR hedged (95%)Sotto la Media6,540,7215,6311,799,5410,1

MFS Meridian Funds Global Total Return I1 GBP IncMedio6,542,4711,1610,876,28-

AXA World Funds Global Emerging Markets Bonds I Capitalisation EUR hedged (95%)Sotto la Media6,560,7215,8411,999,71-

Epsilon QReturnMedio6,681,949,212,632,485,25

Threadneedle (Lux) Global Asset Allocation WMedio6,681,668,429,754,645,42

Threadneedle (Lux) Global Asset Allocation W EURMedio6,681,678,439,744,64-

Aviva Investors Global Convertibles I GBP IncSotto la Media6,70,928,398,34,13-

Raiffeisen 337 - Strategic Allocation Master I (I) TMedio6,730,8710,8114,54--

UBI SICAV Hi Yld Bd I AccSotto la Media6,760,7216,1311,45--

Dexia Bonds Euro Convergence I Acc EURMedio6,780,2324,369,557,18-

ACMBernstein European Income Portfolio A EURAlto6,9020,68,836,85,86

ACMBernstein European Income Portfolio I EURAlto6,9021,329,447,396,44

ACMBernstein European Income Portfolio I EUR USDAlto6,970,1121,199,587,486,39

ACMBernstein European Income Portfolio A EUR   USDAlto6,980,1120,5996,915,82

CB-Accent Lux Crossinvest Opportunity BMedio7,11,256,165,32--

CB-Accent Lux Crossinvest Opportunity AMedio7,111,266,745,82--

Schroder ISF Global Diversified Growth C EUR AccMedio7,32,1106,112,25-

Igm Fondo di Fondi Bilanciato Azionario BMedio7,342,2313,274,76--

Raiffeisen-GlobalAllocation-StrategiesPlus S TMedio7,350,136,0111,75--

M&G Global Convertibles Euro C AccSotto la Media7,421,912,377,685,52-

Goldman Sachs Growth & Emerging Markets Debt Portfolio IO EUR Hedged AccSopra la Media7,510,4921,1214,6210,33-

Amundi Funds Convertible Europe FE ClassMedio7,561,4913,386,11--

DWS Invest Top Dividend FCSotto la Media7,642,939,2510,572,6-

F&C Emerging Markets Bond C Euro HedgedSotto la Media7,650,5414,4711,19,43-

Etica Bilanciato RSopra la Media7,71,7612,876,684,45-

M&G Global Macro Bond Euro A Gross Accumulation ClassSopra la Media7,761,110,7211,488,645,27

HSBC Global Investment Funds Global Emerging   Markets Bond IH EURSopra la Media7,830,3418,2114,46--

Goldman Sachs Global High Yield Portfolio IO EUR Hedged CapMedio7,860,7915,9712,028,85-

Loomis Sayles Global Opportunistic Bond Fund S/D (USD)Sopra la Media7,88-1,438,4610,169,085,17

Goldman Sachs Global High Yield Portfolio I EUR HMedio7,90,7915,2211,36--

JPMorgan Investment Funds – Global Income A (div) - EURAlto7,991,4215,818,42--

Scegliendo come periodo di riferimento il triennio 2010-2012 i risultati del cuggino sono buoni ma non eccezionali: 49 fondi hanno un rendimento annualizzato superiore e 8 hanno rendimenti inferiori. Estendendo l'analisi al quinquennio 2008-2012, l'universo per il confronto si riduce a 41 fondi (gli altri 16 non sono in vita da almeno cinque anni). Il rendimento del cuggino pari al 7,89% annuo è superiore a quello di 32 fondi, e inferiore solo a quello di 9 (per la precisione a quello dei fondi M&G Optimal Income Fund Euro Class C-H Gross Shares Acc (Hedged), M&G Optimal Income Fund Euro Class A-H Gross Shares Acc (Hedged), Goldman Sachs Growth & Emerging Markets Debt Portfolio IO EUR Hedged Acc, AXA World Funds Global Emerging Markets Bonds I Capitalisation EUR hedged (95%), 
AXA World Funds Global Emerging Markets Bonds F Capitalisation EUR hedged (95%), F&C Emerging Markets Bond C Euro Hedged,  Loomis Sayles Global Opportunistic Bond Fund S/D (USD), Goldman Sachs Global High Yield Portfolio IO EUR Hedged Cap, M&G Global Macro Bond Euro A Gross Accumulation Class). Il risultato è molto buono anche allargando il confronto a tutti i fondi con cinque stelle in vita da almeno cinque anni (659 fondi in tutto): solo 200 fondi hanno fatto meglio (ma molti di questi esponendo l'investitore a rischi ben superiori, sia in termini di volatilità che di drawdown).


Vi ricordo che il clone, costruito in questo post utilizzando ETF armonizzati negoziati alla borsa di Milano, è così costituito:

Il grafico qui sotto  mostra l'evoluzione di un investimento di 1000 euro  dal 24 ottobre 2007 al 26 ottobre 2012