domenica 25 settembre 2011

Aggiornamento al 23 settembre 2011

La settimana scorsa si era conclusa con un rimbalzo dei mercati azionari, quella appena finita ha visto i mercati lasciare sul terreno molto più di quello che avevano guadagnato. L'indice S&P500 ha perso il 6.5% in dollari (-4.5% se valutato in euro) e l'indice Eurostoxx gli ha fatto compagnia con un -6.6%. Ma la maglia nera della settimana è stato l'indice CRB: le materie prime hanno perso l'8.4% in dollari (-6.4% in euro) colpite dalla fuga dal rischio e dal pessimismo sulle prospettive dell'economia. Il pessimismo si è  accentuato dopo la decisione del FOMC della banca federale statunitense che invece di annunciare un nuovo round di quantitative easing ha preferito una strategia di twisting della curva dei rendimenti con l'annunciato intervento per 400 miliardi di dollari con vendite sui titoli del Tesoro U.S.A. di breve termine e acquisti di quelli a lungo termine.

Nella classifica degli asset l'indice delle materie prime CRB scivola dal terzo al quarto posto, superato dal cambio euro/dollaro. Un solo asset ha la  tendenza di medio periodo positiva: le obbligazioni trentennali dell'eurozona. La  strategia top2 suddivide quindi ancora il capitale in parti uguali tra l'indice Euro Government Bond 30yr e la liquidità. La top3 suddivide il capitale in tre parti eguali: per 1/3 investe nell'indice Euro Government Bond 30yr mentre 2/3 del capitale sono mantenuti in liquidità. Le strategie top2 top3 di Alfa o Beta mantengono anche questa settimana un profilo molto prudente, con la metà o più del capitale parcheggiata in liquidità e il resto investito in obbligazioni.

In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande  più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.

In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.

Dall'inizio del 2011 il rendimento (valutato in euro) di un portafoglio che ogni settimana investe nei primi 2 asset (top2) della tabella (se hanno la tendendza di medio periodo positiva, in liquidità altrimenti) è pari al
-12.1%, se investito nei primi tre asset (top3) il rendimento è stato del  -5.4%. Questa settimana la top2 ha guadagnato l'1.5% e la top3 ha visto un progresso dell'1%.

Nell'intero 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4% e nel 2010 il 22.4% e il 18.2%.

La strategia che settimanalmente investe il capitale dividendolo in parti uguali negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva ha solo un asset in portafoglio: le obbligazioni trentennali dell'eurozona e ha dunque segnato anch'essa un progresso pari al +3.0%. Nel 2010 ha avuto un rendimento pari al 12.1% e da inizio 2009 ad oggi ha reso il 25.2%, con un massimo drawdown inferiore al 7%. La volatilità è di poco superiore al 10%.  Il rendimento dal primo gennaio 2011 a oggi è stato appena positivo (+0.01%).

Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle tre strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.



La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle tre strategie negli ultimi 32 mesi:



E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.


Ecco l'aggiornamento al 23 settembre 2011.


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