giovedì 15 settembre 2011

Ah questi giovani!

 Un giovane trader di UBS perde 2 miliardi con operazioni "non autorizzate": secondo il WSJ

UBS isn't yet saying how the money was lost, although a 31-year-old London-based employee has been arrested. But the mind boggles as to how it could have run up a loss equivalent to 28 times its second-quarter average daily value-at-risk via unauthorized trades. Even in the current volatile markets when large swings can trigger big losses on unhedged positions, sizable trades must have gone undetected. At least no client money was lost, but the fact the bank could become so exposed is alarming.

Gli analisti di Morningstar si affannano a spiegare come la banca possa facilmente assorbire il colpo:

the loss, while painful, will have only a marginal impact on the company's value. As of June 30, UBS had CHF 47 billion in equity and a hefty 16.1% core Tier 1 ratio, which means it will be able to absorb the loss without resorting to a capital raise or other painful measures...

...prima di osservare come un ulteriore problema sia il danno alla reputazione di UBS: we're quite concerned about the impact this will have on UBS' reputation, and therefore its future business prospects.


UBS oggi perde il 10% in borsa e viene scambiata intorno agli 11 dollari, con uno sconto di oltre il 45% sul fair value che secondo Morningstar si attesta a circa 20 dollari, benchè gli analisti ammettano che l'incertezza sulla stima è molto alta.

Ma ha ancora senso l'analisi fondamentale dei titoli? In un momento storico in cui le correlazioni tra i diversi settori  sono così alte da rendere quasi completamente vano ogni tentativo di diversificazione? In un post  sul blog del Financial Times Alphaville viene ripresa una analisi di ConvergEx dalla quale è tratta la tabella che riproduco qui accanto e che mostra l'aumento della correlazione tra i settori negli ultimi 3-4 mesi.
Già un anno fa in un post sullo stesso tema osservai come si era presentata una situazione di mercato analoga con la correlazione implicita calcolata dai prezzi delle opzioni put superiore all'80%.
Oggi siamo nuovamente su valori superiori all'80% come indica il grafico dell'indice KCJ qui accanto. La differenza con un anno fa è che si tratta di un fenomeno più naturale: allora l'aumento della correlazione era avvenuto in un mercato in ascesa, mentre oggi si è verificato in un mercato in discesa, e quando la volatilità aumenta è normale - entro certi limiti - che aumenti anche la correlazione tra i settori. Rimane il fatto che ormai da più di un anno è molto difficile fare selezione di titoli, lo stock picking sembra essere un'arte in via di estinzione in un mercato dominato dai temi macroeconomici e dal rischio politico. 

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