segnalo un bel post di cxoadvisory nel quale esaminano il rendimento di semplici strategie di rotazione settoriale dal 1999 ad oggi:
Materials Select Sector SPDR (XLB)
Energy Select Sector SPDR (XLE)
Financial Select Sector SPDR (XLF)
Industrial Select Sector SPDR (XLI)
Technology Select Sector SPDR (XLK)
Consumer Staples Select Sector SPDR (XLP)
Utilities Select Sector SPDR (XLU)
Health Care Select Sector SPDR (XLV)
Consumer Discretionary Select SPDR (XLY)
The three strategies are: (1) at the end of each month, allocate all funds to the sector ETF with the highest total return over the past six months (6-1); (2) at the end of each month, allocate all funds to the sector ETF with the highest total return over the six months ending the prior month (6-1-1); and, (3) at the end of each month, allocate all funds either to the sector ETF with the highest total return over the past six months or to cash depending on whether the S&P 500 Index is above or below its 10-month simple moving average (6-1-SMA10). (...) Using monthly adjusted closing prices for the sector ETFs, the S&P 500 index, 3-month Treasury bills (T-bills) and S&P Depository Receipts (SPY) over the period 1/99-11/09 (126 months), we find that:
Le stesse strategie implementate sugli indici settoriali europei confermano una sovraperformance di tutto rispetto nel ventennio 1988-2009. Nella tabella qui sotto indico i risultati ottenuti confrontando 4 strategie:
top 1: ogni 21 giorni di apertura di borsa (un mese borsistico) investire tutto il capitale disponibile nell'indice con il più alto rendimento a 6 mesi;
timing top 1: ogni 21 giorni di apertura di borsa (un mese borsistico) investire tutto il capitale disponibile nell'indice con il più alto rendimento a 6 mesi se l'indice Stoxx 600 è superiore alla media mobile su 200 giorni, investire in liquidità a 1 mese altrimenti;
indice Stoxx 600: buy and hold sull'indice;
timing indice Stoxx600: ogni 21 giorni di apertura di borsa (un mese borsistico) investire tutto il capitale disponibile nell'indice Stoxx 600 se questo è superiore alla media mobile su 200 giorni, investire in liquidità a 1 mese altrimenti;
Ai miei occhi il risultato più spettacolare è la consistente riduzione del rischio (misurato mediante il massimo drawdown) che il timing sembra permettere. Naturalmente i due importanti bear markets dell'ultimo decennio sono in gran parte responsabili della sovraperformance del timing sia in termini di rendimento che in termini di rischio. Non bisogna aspettarsi miracoli: se avessimo iniziato la simulazione nel 1987 la strategia di timing non avrebbe evitato il Black Monday, e nell' ottobre 1987 avrebbe comunque perso tra il 27 e il 34
per cento. Ecco come cambia la tabella sopra spostandosi indietro di qualche mese e inziando il backtest il 3 luglio 1987
Siccome un grafico vale più di mille parole ecco il confronto tra le 4 strategie
Per la simulazione ho impiegato le 22 serie storiche degli indici dow jones stoxx europei che riporto qui sotto (la tabella, con i valori alla chiusura del 24 dicembre e i rendimenti a 1 e a 3 anni, è presa dal sito www.stoxx.com)
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