domenica 16 settembre 2012

Aggiornamento al 14 settembre 2012


 A giudicare dalla tabella qui accanto, che riporta i rendimenti degli asset durante l'ultima settimana e dal 31 dicembre 2011 a oggi, il 2012 è stato finora un buon anno per le borse, per l'Europa e per la moneta unica. Il poderoso rally delle ultime settimane ha cancellato ogni traccia residua della crisi dei PIIGS. Almeno per il momento. Questa settimana la migliore performance è stata messa a segno proprio dalla moneta unica, che si è rafforzata di bel il 2,4% sul dollaro. Un'enormità: dai minimi di fine luglio ad oggi l'euro ha guadagnato quasi il 10%. Altro che GrExit o Euro-del-Nord contro Euro-del-Sud! Mah. L'unica nota stonata viene proprio dalle obbligazioni trentennali dell'eurozona, che questa settimana si sono considerevolmente indebolite: anche se l'indice mantiene in portafoglio circa il 27% di BTP e il 9% di Bonos, i progressi di Spagna e Italia sono stati compensati dai tassi in rialzo delle obbligazioni tedesche (il peso maggiore è proprio sui Bund, circa il 35%), delle obbligazioni francesi (che pesano il 21%) e olandesi (8%).


La strategia  top2 ha perso questa settimana lo 0,9%, penalizzata dalla debolezza delle obbligazioni dell'eurozona e dalla forza dell'euro che ha cancellato i progressi dell'indice immobiliare globale in dollari.
La top3 questa settimana ha avuto un rendimento pari al +0,1%. Nel 2012 i rendimenti rispettivi sono stati finora pari al +9,3% e al +11,1%.  Nel 2009 le stessa strategie avevano reso rispettivamente il 12.2% e il 2.4%, nel 2010 il 22.4% e il 18.2% mentre hanno chiuso negativamente il 2011 (-13,2% e -6,6%). Il rendimento composto annualizzato dal 1 gennaio del 2009 ad oggi è rispettivamente pari a +7,5% e +6,3% con massimo drawdown 16,9% e 15,1% e volatilità  11,3% e 10,8%. Negli ultimi dodici mesi entrambe le strategie sono state considerevolmente meno volatili: la volatilità della  top2 è stata del 7,2% e quella della  top3 il 6,8%.

La strategia che investe negli asset con  tendenza di medio periodo positiva questa settimana ha segnato un progresso pari allo 0,5%. Nel 2012 il rendimento finora è stato pari al +7,7%. Positivo il 2009 +11,7%  e il 2010 con un rendimento pari al +12.1% leggermente negativo invece il 2011 con un -3,3%.  Il rendimento composto annualizzato dal 1 gennaio del 2009 ad oggi è  pari al  +7,4%, con un massimo drawdown del 9,2% e volatilità 10,2%.

La tabella qui sotto riassume il profilo rischio/rendimento delle tre strategie negli ultimi 3 anni:


Nella figura è raffigurato l'andamento di un euro investito nelle tre strategie dal 3 gennaio 2009 ad oggi.


E' bene ricordare che i rendimenti calcolati non tengono neppure conto dei costi di transazione e del prelievo fiscale. Mi preme comunque sottolineare che le analisi e le simulazioni descritte in questo blog sono da considerarsi sempre e comunque risultati teorici e relativi al passato. Chiunque decidesse di utilizzare le strategie descritte o qualsiasi altra informazione tratta da questo blog per decisioni di investimento se ne assume completamente la responsabilità.

Tutti gli asset hanno la tendenza di medio periodo positiva. Tutti gli  asset hanno la  tendenza di breve periodo positiva. Ha ragione Pangloss: viviamo nel migliore dei mondi possibili!

Il rally dell'euro e la debolezza dell'indice obbligazionario hanno portato ad alcuni cambiamenti importanti nella classifica: l'indice Eurostoxx occupa il secondo posto, al primo troviamo l'indice immobiliare globale. Le obbligazioni trentennali dell'eurozona sono ora scivolate all'ultimo posto. Il  portafoglio della strategia  top2 dividerà  il capitale in due parti uguali tra l'indice immobiliare globale e l'indice Eurostoxx mentre nel  portafoglio della strategia  top3 il capitale sarà diviso per  1/3 nell'indice Eurostoxx,  per 1/3 nelle azioni U.S.A. (indice S&P500) e il rimenente 1/3 nell'indice immobiliare globale. La strategia che investe negli asset che hanno una tendenza di medio periodo positiva divide il capitale in sei parti uguali: cambio euro/dollaro, materie prime, indice immobiliare globale, indice SP500,  obbligazioni trentennali dell'eurozona e indice Eurostoxx. Vista la debolezza del dollaro potrebbe essere una buona idea coprire il cambio in ciascuno di questi portafogli per la parte di allocazione esposta al cambio euro/dollaro (cioè al 50% per la top2, al 66% per la top3 e al 50% per la strategia tendenza di medio periodo positiva).

In questo post trovate le risposte ad alcune delle domande  più frequenti relative alla metodologia che utilizzo per la costruzione della tabella e dei portafogli che aggiorno settimanalmente.
In questo post ho descritto quali ETF negoziati a Milano  replicano (in positivo o in negativo) gli indici che sono settimanalmente tracciati qui su Alfaobeta. Se volete fare delle analisi da soli, in questo post ho spiegato come procurarsi gratuitamente le serie storiche dei prezzi e dei NAV degli ETF mentre qui potete trovare qualche informazione sui costi di transazione nel mercato dei cambi.

Ecco l'aggiornamento al 14 settembre 2012. 


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